L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Quando Marek mi parlo' del suo sogno, solo applausi per Hamsik, ora Sarri e' di nuovo un maestro, tutti di nuovo sul carro!"
17.12.2017 19:38 di Napoli Magazine

NAPOLI - Riecco il Napoli, il vero Napoli, a suon di gol. In mezz'ora annichilito il Torino, come ad inizio stagione, con un secondo tempo gestito senza troppi sussulti, escluso il gol della bandiera di Belotti, gentilmente concesso per ospitalità territoriale. Tre punti in cassaforte, di nuovo in vetta. Tutti di nuovo sul carro, dunque. Sarri da cialtrone e' tornato ad essere maestro. Koulibaly sfonda il muro granata di testa. Zielinski, da "semi-brocco", si traveste da fenomeno, anche se in un ruolo non suo, e firma la seconda stoccata. Infine Hamsik, 115 gol in azzurro, come Maradona. Tralasciando le polemiche sterili sugli ultimi risultati del Napoli, mi soffermerei un attimo sul capitano. E' vero che in questi anni partenopei non avra' avuto una grande costanza di rendimento, ma allo scoccare del 115° gol possono esserci soltanto elogi. Per l'uomo e per il professionista, che c'e' sempre stato. Mai una parola fuori posto, un capitano spesso silente, all'ombra del Vesuvio e del Villaggio Coppola, con tanto amore. Ha saputo superare momenti difficili, è cresciuto e perfino quelle urla che gli fece in campo, face to face, Gattuso qualche stagione fa, sembrano ormai un ricordo lontano. Di Marek ricordo tanti momenti. Dall'esordio in una conferenza stampa contestata col "Pocho" Lavezzi, accompagnato da mamma, papà e Miska, ai giri di campo che faceva nella pineta di Castel Volturno insieme al suo amico Garics. Tanti aneddoti, tante storie. Una che mi viene in mente in questo momento mi riporta a qualche mese prima del suo avvento a Napoli: aveva una mezza cresta bionda, poi accantonata, gli chiesi se avrebbe gradito un suo arrivo in azzurro, in un'intervista che mi concesse il disponibilissimo ufficio stampa delle rondinelle. Mi rispose quasi imbarazzato: "Sarebbe un sogno per me, come potrei dire di no ad una piazza del genere?". E il sogno si e' realizzato, ha alzato trofei, ha vinto e pianto con la maglia numero 17. Un numero che gli sconsigliammo, perche' nella cabala partenopea non portava bene, ma lui con altrettanta serenita' raccolse la sfida: "Sarà anche un numero particolare, ma e' il mio numero fortunato e sara' cosi' anche nel Napoli". In effetti lo sfizio di eguagliare Maradona come numero di gol se l'e' tolto, e guarda caso proprio alla 17.ma giornata di campionato. Vai avanti Marek, con l'augurio che possa vivere la favola piu' bella, con la fascia da capitano sul braccio, naturalmente. 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Quando Marek mi parlo' del suo sogno, solo applausi per Hamsik, ora Sarri e' di nuovo un maestro, tutti di nuovo sul carro!"

di Napoli Magazine

17/12/2024 - 19:38

NAPOLI - Riecco il Napoli, il vero Napoli, a suon di gol. In mezz'ora annichilito il Torino, come ad inizio stagione, con un secondo tempo gestito senza troppi sussulti, escluso il gol della bandiera di Belotti, gentilmente concesso per ospitalità territoriale. Tre punti in cassaforte, di nuovo in vetta. Tutti di nuovo sul carro, dunque. Sarri da cialtrone e' tornato ad essere maestro. Koulibaly sfonda il muro granata di testa. Zielinski, da "semi-brocco", si traveste da fenomeno, anche se in un ruolo non suo, e firma la seconda stoccata. Infine Hamsik, 115 gol in azzurro, come Maradona. Tralasciando le polemiche sterili sugli ultimi risultati del Napoli, mi soffermerei un attimo sul capitano. E' vero che in questi anni partenopei non avra' avuto una grande costanza di rendimento, ma allo scoccare del 115° gol possono esserci soltanto elogi. Per l'uomo e per il professionista, che c'e' sempre stato. Mai una parola fuori posto, un capitano spesso silente, all'ombra del Vesuvio e del Villaggio Coppola, con tanto amore. Ha saputo superare momenti difficili, è cresciuto e perfino quelle urla che gli fece in campo, face to face, Gattuso qualche stagione fa, sembrano ormai un ricordo lontano. Di Marek ricordo tanti momenti. Dall'esordio in una conferenza stampa contestata col "Pocho" Lavezzi, accompagnato da mamma, papà e Miska, ai giri di campo che faceva nella pineta di Castel Volturno insieme al suo amico Garics. Tanti aneddoti, tante storie. Una che mi viene in mente in questo momento mi riporta a qualche mese prima del suo avvento a Napoli: aveva una mezza cresta bionda, poi accantonata, gli chiesi se avrebbe gradito un suo arrivo in azzurro, in un'intervista che mi concesse il disponibilissimo ufficio stampa delle rondinelle. Mi rispose quasi imbarazzato: "Sarebbe un sogno per me, come potrei dire di no ad una piazza del genere?". E il sogno si e' realizzato, ha alzato trofei, ha vinto e pianto con la maglia numero 17. Un numero che gli sconsigliammo, perche' nella cabala partenopea non portava bene, ma lui con altrettanta serenita' raccolse la sfida: "Sarà anche un numero particolare, ma e' il mio numero fortunato e sara' cosi' anche nel Napoli". In effetti lo sfizio di eguagliare Maradona come numero di gol se l'e' tolto, e guarda caso proprio alla 17.ma giornata di campionato. Vai avanti Marek, con l'augurio che possa vivere la favola piu' bella, con la fascia da capitano sul braccio, naturalmente. 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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