NAPOLI - Il Napoli in vetta alla classifica e, alle spalle, gli sforzi altrui che mirano alla sua posizione, guadagnata con un bel gioco in campionato. E' il momento importante del torneo, vicino ai momenti decisivi: per lo sprint occorrono, come sempre, concentrazione  e decisione. E' la situazione che impegna le squadre sistemate nei luoghi importanti della graduatoria, quelli alti e quello bassi. Per gli azzurri c'è l'area '' buona'' dell'alta classifica che, al di là del premio ''scudetto'' , promette presenza importante nei tornei internazionali. Una situazione positiva, già conosciuta dalla squadra azzurra in altri momenti della sua storia calcistica. Oggi come allora, occorre grande impegno fino all'area di chiusura del campionato: una forte volontà di ''esserci'' e  di impegnare la squadra nei tornei post- campionato.  Il Napoli di oggi possiede le possibilità di far bene in questa fase e non mancano volontà e forza necessaria, come le avevano gli azzurri di anni passati. La capacità di ''far bene'' è legata sempre alle virtù sportive dei calciatori e alla loro capacità di impegno senza ostacoli.  Oggi come in anni passati,  la ''decisione'' nel giocare rendeva e rende possibili risultati importanti. Nel Napoli di anni fa non mancavano i  ''vessilliferi'' di tale impegno.  A molti  di loro dedicai una serie di ''poesie sportive'',  pubblicate dall'editore Colonnese. Tra essi, Beppe Bruscolotti e Beppe Savoldi, ''difesa e attacco'' .

-Bruscolotti: '' Sulla linea a difesa, dove tonde granate esplodevano sorde
sul bastione guardato dal numero uno,
la' un palo di ferro, piantato nel suolo
eppur mobile e lesto a bloccare l'insidia
di tiri appuntiti,
aspettava nel vento, i nemici stizziti.
Era un palo col numero 2,
sistemato su un pezzo di terra
a forma di cuore...

-Savoldi: ''Meteora coi baffi piombata
nel solco ingiallito dei numeri 9
dove ancora
piegati al ricordo finivano i fili
dell'erba pressata
dal calmo Amadei, da Jeppson lo svevo,
dal leone Vinicio.
E ora lui, punta ferma,
si ingegnava a tentare l'impresa.
Non riuscì il buon Savoldi
a strappare al destino
lo scudetto ''proibito''.... ''