LA TESTA NEL PALLONE
LA TESTA NEL PALLONE - Liguoro scrive su "NM": "Napoli, un interrogativo piuttosto inquietante"
21.12.2017 17:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il cammino del Napoli in Coppa Italia non si è fermato e procede con brio, come dimostra la vittoria sull'Udinese. Un risultato che apre un possibile epilogo di ottimo profilo del calendario calcistico, campionato e Coppa. Solo un inquietante pensiero mette in circolazione preoccupazioni striscianti: potrà il Napoli tener fermo il suo profilo nelle fasi finali del campionato, dopo che l'impegno per neutralizzare la relativa esiguità delle risorse calcistiche avrà indebolito la personalità combattiva e ben disegnata della squadra? Un interrogativo piuttosto inquietante, che nasce dalla ''rosa'' non troppo folta e molto ''impegnata'' nel sovrapporsi degli impegni sul campo. Una realtà che mette in luce il cammino degli azzurri in campionato e, insieme, il forte e duro impegno di tutta la squadra, nel torneo e in Coppa Italia. L'aderenza corale al ''disegno di gioco'', che ha acceso i riflettori sugli azzurri, ha nello stesso tempo chiesto a loro un impegno forte e continuo: impegno limpido e mai ridotto. La memoria dei tifosi partenopei che già seguivano il Napoli tempo addietro è andata a quegli azzurri che riuscivano a dare alla squadra un profilo di forte volontà agonistica per dare forte concretezza al gioco. Nel versante della memoria restano molti nomi e tante ''visioni'' di forti ricordi. Eccone alcuni. Negli anni '50 un ''tenace, robusto gladiatore'' fu Luciano Comaschi, terzino di forte complessione ''a guardia della zona del rigore''. Una inesauribile mezz'ala di raccordo era Giuseppe Ciccarelli, pronto a marcare l'avversario e anche a segnare. Cresciuto nel vivaio del Napoli, Dolo Mistone divenne titolare nel 1959, fino al 1963. Dal '53 al '61 a difendere la porta del Napoli ci fu Ottavio Bugatti, portiere elastico e scattante, che fu anche chiamato in Nazionale. Era nato a san Giovanni a Teduccio Antonio Juliano, mezz'ala che sapeva ordinare il gioco e segnare gol. Arrivò dal Brasile Faustinho Jarbas, detto CANE' , attaccante azzurro per sei anni che divenne napoletano d'elezione. Tanti sono i nomi da sottolineare: calciatori che sapevano ''gettare il cuore oltre l'ostacolo'' . Ricordiamo infine Dino Zoff, venuto al Napoli dal Mantova, un ''portierone'' che fu per cinque anni tra i pali azzurri . La ''storia'' del Napoli annovera giocatori di classe e risultati importanti, accanto a talune parentesi negative. Una storia memorabile che ancora va avanti.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
ULTIMISSIME LA TESTA NEL PALLONE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
LA TESTA NEL PALLONE - Liguoro scrive su "NM": "Napoli, un interrogativo piuttosto inquietante"

di Napoli Magazine

21/12/2024 - 17:20

NAPOLI - Il cammino del Napoli in Coppa Italia non si è fermato e procede con brio, come dimostra la vittoria sull'Udinese. Un risultato che apre un possibile epilogo di ottimo profilo del calendario calcistico, campionato e Coppa. Solo un inquietante pensiero mette in circolazione preoccupazioni striscianti: potrà il Napoli tener fermo il suo profilo nelle fasi finali del campionato, dopo che l'impegno per neutralizzare la relativa esiguità delle risorse calcistiche avrà indebolito la personalità combattiva e ben disegnata della squadra? Un interrogativo piuttosto inquietante, che nasce dalla ''rosa'' non troppo folta e molto ''impegnata'' nel sovrapporsi degli impegni sul campo. Una realtà che mette in luce il cammino degli azzurri in campionato e, insieme, il forte e duro impegno di tutta la squadra, nel torneo e in Coppa Italia. L'aderenza corale al ''disegno di gioco'', che ha acceso i riflettori sugli azzurri, ha nello stesso tempo chiesto a loro un impegno forte e continuo: impegno limpido e mai ridotto. La memoria dei tifosi partenopei che già seguivano il Napoli tempo addietro è andata a quegli azzurri che riuscivano a dare alla squadra un profilo di forte volontà agonistica per dare forte concretezza al gioco. Nel versante della memoria restano molti nomi e tante ''visioni'' di forti ricordi. Eccone alcuni. Negli anni '50 un ''tenace, robusto gladiatore'' fu Luciano Comaschi, terzino di forte complessione ''a guardia della zona del rigore''. Una inesauribile mezz'ala di raccordo era Giuseppe Ciccarelli, pronto a marcare l'avversario e anche a segnare. Cresciuto nel vivaio del Napoli, Dolo Mistone divenne titolare nel 1959, fino al 1963. Dal '53 al '61 a difendere la porta del Napoli ci fu Ottavio Bugatti, portiere elastico e scattante, che fu anche chiamato in Nazionale. Era nato a san Giovanni a Teduccio Antonio Juliano, mezz'ala che sapeva ordinare il gioco e segnare gol. Arrivò dal Brasile Faustinho Jarbas, detto CANE' , attaccante azzurro per sei anni che divenne napoletano d'elezione. Tanti sono i nomi da sottolineare: calciatori che sapevano ''gettare il cuore oltre l'ostacolo'' . Ricordiamo infine Dino Zoff, venuto al Napoli dal Mantova, un ''portierone'' che fu per cinque anni tra i pali azzurri . La ''storia'' del Napoli annovera giocatori di classe e risultati importanti, accanto a talune parentesi negative. Una storia memorabile che ancora va avanti.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com