LA TESTA NEL PALLONE
LA TESTA NEL PALLONE - Liguoro su "NM": "Napoli, a volte ritornano..."
17.11.2016 12:48 di Napoli Magazine

NAPOLI - La pausa del campionato e' stata riempita da un interessante confronto tra Italia e Germania. Il pareggio, soprattutto con lo zero a zero, da' la piena sensazione di un equilibrio che, in questo caso, apre la porta a buone aspettative per il prossimo futuro della nazionale italiana. Se ne e' fatto interprete, a fine partita, lo stesso Gianpiero Ventura che ha sottolineato come il futuro della Nazionale si presenti ''molto piu' roseo di quanto si possa pensare''. Il pareggio - ha aggiunto - va accettato ''anche se non abbiamo concesso nulla''. Parole rincuoranti, sostenute dalle buone prestazioni  dei nuovi azzurri come Rugani, De Rossi, Belotti. Nel gruppo anche  Immobile, che non ha trascurato energie in campo. Ora torna il Campionato, che vedra' il Napoli in campo a Udine. Un incontro che ha tanti precedenti e possiede un interessante patrimonio di ricordi, risalenti a precedenti epoche del calcio che diffondono, al giorno d'oggi, la memoria visiva di un diverso modo di interpretare il gioco del calcio. Cosi', nella storia del Napoli c'e' la pagina degli incontri con le ''zebrette'' in anni lontani. Nel libro dei ricordi, ad esempio, c'e' la partita del Settembre del 1952 nello stadio del Vomero. Tra gli azzurri , tanti nomi da sottolineare. Tra i pali Bepi Casari, il portiere dal grande stile sportivo e umano. Uno slogan a lui rivolto diceva tutto sulle sue capacità: ''Oj Pe' fa tu!''. 
Col numero 3 del terzino di sinistra era in campo un calciatore che  sempre lanciava il suo cuore oltre l'ostacolo, Luciano Comaschi. Solida e attenta la linea mediana: Gramaglia, Viney e Granata. Classe e impegno costante. In prima linea Vitali, Formentin, Amadei e Pesaola facevano da cerchio magico per Hans Jeppson. Amadei esibiva la sua classe innata, Viney alzava barricate al limine dell'aria di rigore, Formentin conquistava palloni e rinviava, ''Jeppesonne'', il centravanti svedese, con classe e potenza nel tiro scagliava in rete il pallone. In una domenica del '54 al Vomero arrivo' l'Udinese. Segno' un gol ma ne subi' tre, firmati due volte da Jeppson e una da Giancarlo Vitali, ottima ala destra. ''A volte ''ritornano'', si dice. 

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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17/11/2024 - 12:48

NAPOLI - La pausa del campionato e' stata riempita da un interessante confronto tra Italia e Germania. Il pareggio, soprattutto con lo zero a zero, da' la piena sensazione di un equilibrio che, in questo caso, apre la porta a buone aspettative per il prossimo futuro della nazionale italiana. Se ne e' fatto interprete, a fine partita, lo stesso Gianpiero Ventura che ha sottolineato come il futuro della Nazionale si presenti ''molto piu' roseo di quanto si possa pensare''. Il pareggio - ha aggiunto - va accettato ''anche se non abbiamo concesso nulla''. Parole rincuoranti, sostenute dalle buone prestazioni  dei nuovi azzurri come Rugani, De Rossi, Belotti. Nel gruppo anche  Immobile, che non ha trascurato energie in campo. Ora torna il Campionato, che vedra' il Napoli in campo a Udine. Un incontro che ha tanti precedenti e possiede un interessante patrimonio di ricordi, risalenti a precedenti epoche del calcio che diffondono, al giorno d'oggi, la memoria visiva di un diverso modo di interpretare il gioco del calcio. Cosi', nella storia del Napoli c'e' la pagina degli incontri con le ''zebrette'' in anni lontani. Nel libro dei ricordi, ad esempio, c'e' la partita del Settembre del 1952 nello stadio del Vomero. Tra gli azzurri , tanti nomi da sottolineare. Tra i pali Bepi Casari, il portiere dal grande stile sportivo e umano. Uno slogan a lui rivolto diceva tutto sulle sue capacità: ''Oj Pe' fa tu!''. 
Col numero 3 del terzino di sinistra era in campo un calciatore che  sempre lanciava il suo cuore oltre l'ostacolo, Luciano Comaschi. Solida e attenta la linea mediana: Gramaglia, Viney e Granata. Classe e impegno costante. In prima linea Vitali, Formentin, Amadei e Pesaola facevano da cerchio magico per Hans Jeppson. Amadei esibiva la sua classe innata, Viney alzava barricate al limine dell'aria di rigore, Formentin conquistava palloni e rinviava, ''Jeppesonne'', il centravanti svedese, con classe e potenza nel tiro scagliava in rete il pallone. In una domenica del '54 al Vomero arrivo' l'Udinese. Segno' un gol ma ne subi' tre, firmati due volte da Jeppson e una da Giancarlo Vitali, ottima ala destra. ''A volte ''ritornano'', si dice. 

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
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