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MR Z - Real, il peggio che potesse capitare, ma è un'occasione unica
13.12.2016 19:13 di Napoli Magazine

NAPOLI - Certo, avrebbe potuto avere il Napoli la fortuna sfacciata che è toccata alla Juventus. Confrontarsi con il Porto. Chiunque avrebbe fatto i salti mortali per giocarsela con la squadra, sulla carta, più debole del lotto delle partecipanti. Ed invece ci siamo beccati il Real Madrid. Il peggio che ci potesse capitare. Eppure la doppia sfida con i blancos è un'occasione unica, quasi un punto di arrivo per una società che si può finalmente riprendere il proscenio della Champions League dopo 30 anni di assenza. Quattro anni fa, agli ottavi di finale, ci toccò il Chelsea. Fu uno scontro epico e, soprattutto al San Paolo, nella gara di andata, potemmo vivere momenti esaltanti. Ma il Real Madrid è un'altra cosa. Gli spagnoli, in questo doppio scontro, sono ovviamente i grandi favoriti. Ma io dico che il Napoli non deve sentirsi battuto. Le partite, per vincerle o per perderle, bisogna prima giocarle. Un minimo di vantaggio per gli azzurri può essere rappresentato dal fatto di disputare il ritorno al San Paolo, dove non è facile passare per nessuno, forse perfino per i galattici spagnoli. E poi c'è il coraggio dell'incoscienza che può contare tanto. Il Napoli, infatti, dal questo scontro ha tutto da guadagnare e ben poco da perdere. Se dovesse venire eliminato, sarebbe tutto normale, nessuno potrebbe sollevare critiche o fare rimproveri. Sicuramente perciò i ragazzi di Sarri si presenteranno al doppio appuntamento (15 febbraio al Santiago Bernabeu e 7 marzo al San Paolo) con l'aria sbarazzina e l'atteggiamento strafottente di chi non ha paura. Ed anche sul piano tecnico, in fondo, la gara non è inevitabilmente chiusa e segnata. Il Real è più forte, non c'è dubbio. Ma giocare con il Napoli non è una passeggiata di salute. Quando una squadra è dotata, come hanno dimostrato gli azzurri, di una personalità così straripante e di una abilità tecnico-tattica così evidente, come si è visto domenica a Cagliari, nulla è precluso. Ho molto apprezzato e condiviso il messaggio che mi ha indirizzato ieri, poco dopo il sorteggio, Umberto Mazza, inguaribile tifoso azzurro. Mi ha scritto: "Il sorteggio con il Real deve essere per noi motivo di orgoglio e di gioia. Era un sogno per noi giocare in questi grandi palcoscenici. Ora ci siamo. Abbiamo la spensieratezza di chi sa che nulla ha da perdere e la consapevolezza del nostro valore: giochiamocela, senza alcuna paura". Ha ragione Umberto. Mancano due mesi al primo dei due grandi appuntamenti e già cresce in tutti noi l'ansia dell'attesa. E che cosa accadrà al San Paolo la sera del 7 marzo? Non oso immaginare la forza dirompente, la potenza cosmica del boato senza confini che concluderà l'inno della manifestazione, con l'urlo liberatorio "The Champions!". E non è detto che i bianchi, pur abituati a calcare mille scene e ad affrontare mille battaglie, non finiscano per rimanerne tramortiti.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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MR Z - Real, il peggio che potesse capitare, ma è un'occasione unica

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13/12/2024 - 19:13

NAPOLI - Certo, avrebbe potuto avere il Napoli la fortuna sfacciata che è toccata alla Juventus. Confrontarsi con il Porto. Chiunque avrebbe fatto i salti mortali per giocarsela con la squadra, sulla carta, più debole del lotto delle partecipanti. Ed invece ci siamo beccati il Real Madrid. Il peggio che ci potesse capitare. Eppure la doppia sfida con i blancos è un'occasione unica, quasi un punto di arrivo per una società che si può finalmente riprendere il proscenio della Champions League dopo 30 anni di assenza. Quattro anni fa, agli ottavi di finale, ci toccò il Chelsea. Fu uno scontro epico e, soprattutto al San Paolo, nella gara di andata, potemmo vivere momenti esaltanti. Ma il Real Madrid è un'altra cosa. Gli spagnoli, in questo doppio scontro, sono ovviamente i grandi favoriti. Ma io dico che il Napoli non deve sentirsi battuto. Le partite, per vincerle o per perderle, bisogna prima giocarle. Un minimo di vantaggio per gli azzurri può essere rappresentato dal fatto di disputare il ritorno al San Paolo, dove non è facile passare per nessuno, forse perfino per i galattici spagnoli. E poi c'è il coraggio dell'incoscienza che può contare tanto. Il Napoli, infatti, dal questo scontro ha tutto da guadagnare e ben poco da perdere. Se dovesse venire eliminato, sarebbe tutto normale, nessuno potrebbe sollevare critiche o fare rimproveri. Sicuramente perciò i ragazzi di Sarri si presenteranno al doppio appuntamento (15 febbraio al Santiago Bernabeu e 7 marzo al San Paolo) con l'aria sbarazzina e l'atteggiamento strafottente di chi non ha paura. Ed anche sul piano tecnico, in fondo, la gara non è inevitabilmente chiusa e segnata. Il Real è più forte, non c'è dubbio. Ma giocare con il Napoli non è una passeggiata di salute. Quando una squadra è dotata, come hanno dimostrato gli azzurri, di una personalità così straripante e di una abilità tecnico-tattica così evidente, come si è visto domenica a Cagliari, nulla è precluso. Ho molto apprezzato e condiviso il messaggio che mi ha indirizzato ieri, poco dopo il sorteggio, Umberto Mazza, inguaribile tifoso azzurro. Mi ha scritto: "Il sorteggio con il Real deve essere per noi motivo di orgoglio e di gioia. Era un sogno per noi giocare in questi grandi palcoscenici. Ora ci siamo. Abbiamo la spensieratezza di chi sa che nulla ha da perdere e la consapevolezza del nostro valore: giochiamocela, senza alcuna paura". Ha ragione Umberto. Mancano due mesi al primo dei due grandi appuntamenti e già cresce in tutti noi l'ansia dell'attesa. E che cosa accadrà al San Paolo la sera del 7 marzo? Non oso immaginare la forza dirompente, la potenza cosmica del boato senza confini che concluderà l'inno della manifestazione, con l'urlo liberatorio "The Champions!". E non è detto che i bianchi, pur abituati a calcare mille scene e ad affrontare mille battaglie, non finiscano per rimanerne tramortiti.

 

 

Mario Zaccaria

 

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