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BUONI & CATTIVI - Juventus-Napoli, voto 3 per Britos e Benitez
24.05.2015 10:26 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ammutoliti, dominati, battuti e persino sbeffeggiati: da Torino torna un Napoli con la coda tra le gambe, praticamente non pervenuto. La Juve fa quello che vuole degli azzurri che dovevano vincere per alimentare i residui sogni-Champions; non solo non sfiorano neppure il pareggio, ma perdono, e di brutto, con una Juve2 che basta e avanza contro un Napoli1 che ha giocato da Napoli-1 (meno uno).

Triste, tristissima versione azzurra. Neppure la solita del “vorrei-ma-non-posso” cui siamo abituati, Usciamo dallo Juventus Stadium e dobbiamo persino pensare che perdendo col 3-1 finale ci è andata bene. Mai una volta abbiamo avuto la sensazione che la bussola, che segnava bianconero stabile dal 1’, potesse minimamente oscurarsi. Perché il Napoli non c’era, non c’è stato mai, zittito da una Juve superiore nell’approccio mentale in ogni angolo di campo. Eppure proprio nell’approccio gli azzurri avrebbero dovuto farsi sentire, visto che a loro servivano punti e alla Juve no. Ma è successo esattamente quello che si temeva: un Napoli senza corpo né anima è stato preso a schiaffi per 90’, deriso, umiliato e ovviamente battuto.

Le chance-Champions non sono del tutto esaurite: se la Roma (ufficialmente già seconda) batte la Lazio nel derby e poi il Napoli fa altrettanto con la Lazio è terzo, dunque ai preliminari. Ma nessuno, nessuno, anche nel più innamorato club azzurro, ieri sera aveva voglia di pensarci, perché perdere a Torino ci stava, certo, ma così no. Meno male che questa stagione è finita.  

BUONI

 

David Lopez 6,5 – Ha fatto il suo e anche quello di altri, tutti quelli della mediana sicuro. Il voto è meritato perché emerge - e tanto - dalla mediocrità generale. Il gol è frutto proprio della concentrazione che siamo disabituati a vedere tra gli azzurri. Prende d’infilata tutti perché “sta lì” con la testa: parte leggermente arretrato e arriva di sorpresa. Quella capocciatina furba sembra riaprire orizzonti insperati, ma è una pia illusione. Altri degni di essere inseriti tra i Buoni non ne abbiamo trovati. Perdonateci.

 

CATTIVI

 

Benitez 3 – Andrà con ogni probabilità a Madrid, se non è già andato. Ma lascia un ricordo in linea con il Napoli che ha fatto vedere in questa stagione: inerme, senza sangue nelle vene, senz’anima.  La mesta rappresentazione di Torino è stata un manifesto del suo calcio esangue. Ora ripartire, non da lui, che è sì un maestro, ma un Maestro vero deve dimostrare di esserlo oggi, non solo perché in passato ha vinto tanto.

 

Britos 3 – Non ci aveva capito niente per tutta la partita, con quei matti che corrono come assatanati, mentre lui sta lì lemme lemme a guardarli. Al momento ‘buono’ però decide di farsi notare: una capocciata ingenua e rabbiosa per farsi cacciar via tra frizzi e lazzi. Per carità, il Napoli non ha perso per la sua espulsione, però lui ha dato una bella mano.    

                 

Callejon 4 – Vederlo e non riconoscerlo più: ma siamo sicuri che sia davvero lo stesso giocatore della prima parte di stagione? Così dicono i cronisti, i giornalisti. Vatti a fidare dei giornalisti. Poi ci chiamano pennivendoli: e non hanno ragione?

 

 

Paolo Prestisimone


 

Napoli Magazine


 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Juventus-Napoli, voto 3 per Britos e Benitez

di Napoli Magazine

24/05/2024 - 10:26

NAPOLI - Ammutoliti, dominati, battuti e persino sbeffeggiati: da Torino torna un Napoli con la coda tra le gambe, praticamente non pervenuto. La Juve fa quello che vuole degli azzurri che dovevano vincere per alimentare i residui sogni-Champions; non solo non sfiorano neppure il pareggio, ma perdono, e di brutto, con una Juve2 che basta e avanza contro un Napoli1 che ha giocato da Napoli-1 (meno uno).

Triste, tristissima versione azzurra. Neppure la solita del “vorrei-ma-non-posso” cui siamo abituati, Usciamo dallo Juventus Stadium e dobbiamo persino pensare che perdendo col 3-1 finale ci è andata bene. Mai una volta abbiamo avuto la sensazione che la bussola, che segnava bianconero stabile dal 1’, potesse minimamente oscurarsi. Perché il Napoli non c’era, non c’è stato mai, zittito da una Juve superiore nell’approccio mentale in ogni angolo di campo. Eppure proprio nell’approccio gli azzurri avrebbero dovuto farsi sentire, visto che a loro servivano punti e alla Juve no. Ma è successo esattamente quello che si temeva: un Napoli senza corpo né anima è stato preso a schiaffi per 90’, deriso, umiliato e ovviamente battuto.

Le chance-Champions non sono del tutto esaurite: se la Roma (ufficialmente già seconda) batte la Lazio nel derby e poi il Napoli fa altrettanto con la Lazio è terzo, dunque ai preliminari. Ma nessuno, nessuno, anche nel più innamorato club azzurro, ieri sera aveva voglia di pensarci, perché perdere a Torino ci stava, certo, ma così no. Meno male che questa stagione è finita.  

BUONI

 

David Lopez 6,5 – Ha fatto il suo e anche quello di altri, tutti quelli della mediana sicuro. Il voto è meritato perché emerge - e tanto - dalla mediocrità generale. Il gol è frutto proprio della concentrazione che siamo disabituati a vedere tra gli azzurri. Prende d’infilata tutti perché “sta lì” con la testa: parte leggermente arretrato e arriva di sorpresa. Quella capocciatina furba sembra riaprire orizzonti insperati, ma è una pia illusione. Altri degni di essere inseriti tra i Buoni non ne abbiamo trovati. Perdonateci.

 

CATTIVI

 

Benitez 3 – Andrà con ogni probabilità a Madrid, se non è già andato. Ma lascia un ricordo in linea con il Napoli che ha fatto vedere in questa stagione: inerme, senza sangue nelle vene, senz’anima.  La mesta rappresentazione di Torino è stata un manifesto del suo calcio esangue. Ora ripartire, non da lui, che è sì un maestro, ma un Maestro vero deve dimostrare di esserlo oggi, non solo perché in passato ha vinto tanto.

 

Britos 3 – Non ci aveva capito niente per tutta la partita, con quei matti che corrono come assatanati, mentre lui sta lì lemme lemme a guardarli. Al momento ‘buono’ però decide di farsi notare: una capocciata ingenua e rabbiosa per farsi cacciar via tra frizzi e lazzi. Per carità, il Napoli non ha perso per la sua espulsione, però lui ha dato una bella mano.    

                 

Callejon 4 – Vederlo e non riconoscerlo più: ma siamo sicuri che sia davvero lo stesso giocatore della prima parte di stagione? Così dicono i cronisti, i giornalisti. Vatti a fidare dei giornalisti. Poi ci chiamano pennivendoli: e non hanno ragione?

 

 

Paolo Prestisimone


 

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