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BUONI & CATTIVI - Napoli-Wolfsburg, voto 7,5 ad Higuain e ad Andujar
25.04.2015 10:56 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il volo continua. Il Wolfsburg, sia pure con qualche sofferenza in più del previsto, è in archivio; la semifinale fa ricco il menu nel pranzo di gala delle elette europee ed è bello sedersi al tavolo dei grandi, anche se è solo dei grandi-bis, visto che quello della Champions è per ora – solo per ora – roba per super-ricchi. In effetti il sorteggio delle semifinaliste, che per il Napoli ha significato l’accoppiata con il piccolo (sulla carta) Dnipro, è andato superbene, tanto quanto era andato supermale quello dei quarti, dove il Napoli pescò il Wolfsburg, appena battuto. I lupi tedeschi erano di fatto già fuori al 99% dopo l’1-4 della Volskwagen Arena; l’opera è stata completata con qualche sofferenza più del previsto; il risultatone dell’andata è pesato da morire afflosciando le poche, residue, velleità azzurre. Ma contava, ovvio, solo finire l’opera, ed  è stato fatto.

 

Capitolo sorteggio Europa League. Dal lotto delle probabili, dal sorteggio di Nyon stavolta è venuta fuori quella che, sempre sulla carta, era l’accoppiata più desiderata, il Dnipro, la squadra ucraina da dove arriva Strinic, che proprio perché ha giocato in Europa League con loro, col Napoli nella competizione europea deve obbligatoriamente restare a guardare già all’andata del 7 maggio a Napoli (ritorno il 14 a Kiev) e potrà tornare utile anche come ‘spia’, se vorrà. Per carità, è confronto da giocare con attenzione e rispetto, ma per chi ha eliminato la seconda squadra della  Bundesliga, il Wolfsburg, appunto - almeno rispetto a quello è match obiettivamente assai più agevole. Torniamo a dare un’occhiata al quarto vincente col Wolfsburg.

 

BUONI

 

Higuain 7,5 -  E’ di un’altra categoria, semplicemente è di un’altra categoria. Anzi, concedeteci il gioco di parole, di un’Alta Categoria. Molto alta. Più di sempre Gonzalo nostro stavolta ha conquistato tutti per il come s’è caricato la squadra sulle spalle e  l’ha portata lassù dove volano le aquile. Quelle reali. Solo non ha fatto gol. E allora? Apriva spazi, ispirava, faceva a botte da solo con la difesa dei superlupi di Germania, dava assist uno dietro l’altro, quelli dei gol di Callejon e Mertens per esempio. In ginocchio da lui, come sempre, più di sempre.

 

Andujar 7,5 – La parata dopo un minuto non solo era stata una grandissima parata, ma un prodigio che è significato l’evitar la corrida o almeno la bufera agonistica che i tedesconi  avrebbero scatenato se andavano in gol così presto intravvedendo una miracolosa possibilità di rimontissima.

 

Insigne 7 -  Quanto è mancato… Ogni volta che va in campo illumina gioco e compagni. Il suo football allegro, spensierato, disinvolto, ad altissimo tasso tecnico, pieno di voglia e di fame di calcio, è come una spina nel fianco alla squadra che sennò s’addormenterebbe. Squadra che a volte ci prova, ad appisolarsi, ma se c’è quel diavolo di Lorenzinho a darti gomitate nei fianchi e a farti battute e sberleffi, è una parola dormire. Che adorabile rompiscatole… 

 

Benitez 6,5 -  Onore al merito, mast’ Rafe’. Ha indovinato la squadra e soprattutto la tattica di taglio basso. Modesto, moderato, si è grandi anche partendo, quando serve, con le marce basse. Soprattutto non fa danni con scelte estreme.

 

 

Paolo Prestisimone


 

Napoli Magazine


 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Napoli-Wolfsburg, voto 7,5 ad Higuain e ad Andujar

di Napoli Magazine

25/04/2024 - 10:56

NAPOLI - Il volo continua. Il Wolfsburg, sia pure con qualche sofferenza in più del previsto, è in archivio; la semifinale fa ricco il menu nel pranzo di gala delle elette europee ed è bello sedersi al tavolo dei grandi, anche se è solo dei grandi-bis, visto che quello della Champions è per ora – solo per ora – roba per super-ricchi. In effetti il sorteggio delle semifinaliste, che per il Napoli ha significato l’accoppiata con il piccolo (sulla carta) Dnipro, è andato superbene, tanto quanto era andato supermale quello dei quarti, dove il Napoli pescò il Wolfsburg, appena battuto. I lupi tedeschi erano di fatto già fuori al 99% dopo l’1-4 della Volskwagen Arena; l’opera è stata completata con qualche sofferenza più del previsto; il risultatone dell’andata è pesato da morire afflosciando le poche, residue, velleità azzurre. Ma contava, ovvio, solo finire l’opera, ed  è stato fatto.

 

Capitolo sorteggio Europa League. Dal lotto delle probabili, dal sorteggio di Nyon stavolta è venuta fuori quella che, sempre sulla carta, era l’accoppiata più desiderata, il Dnipro, la squadra ucraina da dove arriva Strinic, che proprio perché ha giocato in Europa League con loro, col Napoli nella competizione europea deve obbligatoriamente restare a guardare già all’andata del 7 maggio a Napoli (ritorno il 14 a Kiev) e potrà tornare utile anche come ‘spia’, se vorrà. Per carità, è confronto da giocare con attenzione e rispetto, ma per chi ha eliminato la seconda squadra della  Bundesliga, il Wolfsburg, appunto - almeno rispetto a quello è match obiettivamente assai più agevole. Torniamo a dare un’occhiata al quarto vincente col Wolfsburg.

 

BUONI

 

Higuain 7,5 -  E’ di un’altra categoria, semplicemente è di un’altra categoria. Anzi, concedeteci il gioco di parole, di un’Alta Categoria. Molto alta. Più di sempre Gonzalo nostro stavolta ha conquistato tutti per il come s’è caricato la squadra sulle spalle e  l’ha portata lassù dove volano le aquile. Quelle reali. Solo non ha fatto gol. E allora? Apriva spazi, ispirava, faceva a botte da solo con la difesa dei superlupi di Germania, dava assist uno dietro l’altro, quelli dei gol di Callejon e Mertens per esempio. In ginocchio da lui, come sempre, più di sempre.

 

Andujar 7,5 – La parata dopo un minuto non solo era stata una grandissima parata, ma un prodigio che è significato l’evitar la corrida o almeno la bufera agonistica che i tedesconi  avrebbero scatenato se andavano in gol così presto intravvedendo una miracolosa possibilità di rimontissima.

 

Insigne 7 -  Quanto è mancato… Ogni volta che va in campo illumina gioco e compagni. Il suo football allegro, spensierato, disinvolto, ad altissimo tasso tecnico, pieno di voglia e di fame di calcio, è come una spina nel fianco alla squadra che sennò s’addormenterebbe. Squadra che a volte ci prova, ad appisolarsi, ma se c’è quel diavolo di Lorenzinho a darti gomitate nei fianchi e a farti battute e sberleffi, è una parola dormire. Che adorabile rompiscatole… 

 

Benitez 6,5 -  Onore al merito, mast’ Rafe’. Ha indovinato la squadra e soprattutto la tattica di taglio basso. Modesto, moderato, si è grandi anche partendo, quando serve, con le marce basse. Soprattutto non fa danni con scelte estreme.

 

 

Paolo Prestisimone


 

Napoli Magazine


 

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