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IL PENSIERO - Puca: "Proposte indecenti (di mercato)"
28.08.2015 11:46 di Napoli Magazine

NAPOLI - Gianni Puca, autore teatrale di Gino Rivieccio, scrive a "Napoli Magazine" il suo pensiero sul Napoli: "La prima partita di campionato, ha dimostrato ciò che già si poteva dedurre ampiamente. Del resto, anche i droni lo avevano confermato, tentando più volte il suicidio nel mentre osservavano sconsolati i movimenti della difesa, che in alcuni frangenti più che il calcio totale di Sacchi ha ricordato il calcio balilla e alcuni schemi da subbuteo. La rosa va assolutamente completata, e non sono neppure pochi i ruoli scoperti. Mancano entrambi i terzini titolari, un centrale difensivo di spessore, un mediano di qualità e un vice Higuain. Leggo, invece, di trattative per portare sotto il Vesuvio improbabili trequartisti da trenta miliardi di lire, che fanno rigirare nella tomba Omar Sivori e quelli che come lui hanno dato lustro al ruolo più romantico del calcio. Per fortuna non vedremo più la maglia numero dieci, appartenuta all’Innominabile che dribblò l’intera Gran Bretagna partendo da metà campo, ma anche solo sentir associare nella stessa frase la poetica parola trequartista ai nomi di onesti pedalatori di Samp e Empoli, fa venire la pelle d’oca. Per Vecino, leggo, “la Fiorentina gradirebbe Gabbiadini come contropartita”. L'Inter per Mertens ci vorrebbe dare Juan Jesus. Il Torino per Darmian voleva El Kaddouri, Jorginho, Zapata e 10 milioni. Per Soriano ci chiedono 15 milioni e il poster di Careca. Per Saponara chiedono il Maschio Angioino e la comproprietà del Vesuvio. Per Maksimovic, Cairo vorrebbe Posillipo, Marechiaro e Sofia Loren. Per Oikononmiricordoilnomou chiedono El Kaddouri e dieci milioni. Il cavaliere di decrescenziana memoria sarebbe saltato dal sonno e avrebbe esclamato: “Dieci meliune! Uh, anema d’’o Priatorio”. Cioè, noi dovremmo dare 10 milioni per un simil Britos alla stessa società che ci ha rifilato il pacco uruguayano e dargli un trequartista che è più forte di quello per il quale l’Empoli ci chiede altri 15 milioni? Se tali operazioni andassero realmente in porto dovremmo chiamarci Atletico Gioconda, non più S.S.C.Napoli. Mi chiedo se al Signor Italo Allodi, a Luciano Moggi o Pierpaolo Marino si sarebbero mai permessi di fare queste proposte oscene. Il solo fatto che queste pseudo proposte ci arrivino mi preoccupa molto. Vuol dire che le altre società hanno una considerazione davvero bassa della competenza dei nostri dirigenti. Chissà se ai bei tempi avrebbero mai pensato ad uno scambio Zola per Pistone oppure Bagni per Centofanti. Queste proposte sono più indecenti di quelle che potrebbero fare a Vincent Cassel in un locale per scambisti, offrendo una notte di passione con Mariangela Fantozzi in cambio di pari opportunità con la Bellucci. La dirigenza del Napoli, se son vere queste notizie, si dovrebbe indignare fortemente e cercare all’estero calciatori veri, non sopravvalutati come quelli che i commercianti della nostra serie A vogliono rifilarci, rispolverando dal deposito, in tempo di saldi, capi difettati e di scarsa qualità. Se dobbiamo prendere un terzino destro dell’Empoli per adattarlo a sinistra, o un trequartista della stessa squadra e vendere un ex Real Madrid per giocare con un modulo nuovo anziché con uno che almeno in attacco era già collaudato, vuol dire che da due anni di dannoso integralismo non abbiamo imparato nulla. Rischiamo di tornare all’era del Rafaelitico, con la differenza che lo spagnolo si portava i calciatori da Real e Liverpool, e Sarri pare si sia fermato a Empoli. Siamo ancora alla prima partita di campionato, potenzialmente possiamo arrivare molto in alto in questo campionato livellato verso il basso, ma se si punta su Vecino non si può sperare di andare lontano. Noi tifosi napoletani, però, per definizione, siamo ottimisti, siamo affetti da azzurrocitosi cronica, e vogliamo credere che anziché a Resina o alla Maddalena, Giuntoli sia in giro per l’Europa a comprare terzini e centrali, di difesa e centrocampo. In questo periodo, si possono fare affari in botteghe che hanno prodotti di qualità a buon prezzo. Ma bisogna andare a Dortmund, a Monaco di Baviera, a Madrid, a Liverpool. Non bisogna fermarsi a Empoli. Le squadre si fanno con le idee, sono fondamentali il lavoro, gli schemi, ma soprattutto i grandi calciatori. Sacchi portò qualcosa di nuovo nel calcio, ma perché aveva Van Basten, Gullit, Rijkaard, Baresi, Maldini e Ancelotti. Se si fosse portato a Milano solo Mussi dal Parma e qualche pupillo di Rimini e Fusignano non sarebbe andato da nessuna parte. Le nostre non vogliono essere critiche distruttive, ma costruttive. Criticare il mercato, dalla settimana prossima, non servirà più a nulla. Dal primo settembre, l’unica parola che avrà un senso sarà: Forza Napoli!".

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di Napoli Magazine

28/08/2024 - 11:46

NAPOLI - Gianni Puca, autore teatrale di Gino Rivieccio, scrive a "Napoli Magazine" il suo pensiero sul Napoli: "La prima partita di campionato, ha dimostrato ciò che già si poteva dedurre ampiamente. Del resto, anche i droni lo avevano confermato, tentando più volte il suicidio nel mentre osservavano sconsolati i movimenti della difesa, che in alcuni frangenti più che il calcio totale di Sacchi ha ricordato il calcio balilla e alcuni schemi da subbuteo. La rosa va assolutamente completata, e non sono neppure pochi i ruoli scoperti. Mancano entrambi i terzini titolari, un centrale difensivo di spessore, un mediano di qualità e un vice Higuain. Leggo, invece, di trattative per portare sotto il Vesuvio improbabili trequartisti da trenta miliardi di lire, che fanno rigirare nella tomba Omar Sivori e quelli che come lui hanno dato lustro al ruolo più romantico del calcio. Per fortuna non vedremo più la maglia numero dieci, appartenuta all’Innominabile che dribblò l’intera Gran Bretagna partendo da metà campo, ma anche solo sentir associare nella stessa frase la poetica parola trequartista ai nomi di onesti pedalatori di Samp e Empoli, fa venire la pelle d’oca. Per Vecino, leggo, “la Fiorentina gradirebbe Gabbiadini come contropartita”. L'Inter per Mertens ci vorrebbe dare Juan Jesus. Il Torino per Darmian voleva El Kaddouri, Jorginho, Zapata e 10 milioni. Per Soriano ci chiedono 15 milioni e il poster di Careca. Per Saponara chiedono il Maschio Angioino e la comproprietà del Vesuvio. Per Maksimovic, Cairo vorrebbe Posillipo, Marechiaro e Sofia Loren. Per Oikononmiricordoilnomou chiedono El Kaddouri e dieci milioni. Il cavaliere di decrescenziana memoria sarebbe saltato dal sonno e avrebbe esclamato: “Dieci meliune! Uh, anema d’’o Priatorio”. Cioè, noi dovremmo dare 10 milioni per un simil Britos alla stessa società che ci ha rifilato il pacco uruguayano e dargli un trequartista che è più forte di quello per il quale l’Empoli ci chiede altri 15 milioni? Se tali operazioni andassero realmente in porto dovremmo chiamarci Atletico Gioconda, non più S.S.C.Napoli. Mi chiedo se al Signor Italo Allodi, a Luciano Moggi o Pierpaolo Marino si sarebbero mai permessi di fare queste proposte oscene. Il solo fatto che queste pseudo proposte ci arrivino mi preoccupa molto. Vuol dire che le altre società hanno una considerazione davvero bassa della competenza dei nostri dirigenti. Chissà se ai bei tempi avrebbero mai pensato ad uno scambio Zola per Pistone oppure Bagni per Centofanti. Queste proposte sono più indecenti di quelle che potrebbero fare a Vincent Cassel in un locale per scambisti, offrendo una notte di passione con Mariangela Fantozzi in cambio di pari opportunità con la Bellucci. La dirigenza del Napoli, se son vere queste notizie, si dovrebbe indignare fortemente e cercare all’estero calciatori veri, non sopravvalutati come quelli che i commercianti della nostra serie A vogliono rifilarci, rispolverando dal deposito, in tempo di saldi, capi difettati e di scarsa qualità. Se dobbiamo prendere un terzino destro dell’Empoli per adattarlo a sinistra, o un trequartista della stessa squadra e vendere un ex Real Madrid per giocare con un modulo nuovo anziché con uno che almeno in attacco era già collaudato, vuol dire che da due anni di dannoso integralismo non abbiamo imparato nulla. Rischiamo di tornare all’era del Rafaelitico, con la differenza che lo spagnolo si portava i calciatori da Real e Liverpool, e Sarri pare si sia fermato a Empoli. Siamo ancora alla prima partita di campionato, potenzialmente possiamo arrivare molto in alto in questo campionato livellato verso il basso, ma se si punta su Vecino non si può sperare di andare lontano. Noi tifosi napoletani, però, per definizione, siamo ottimisti, siamo affetti da azzurrocitosi cronica, e vogliamo credere che anziché a Resina o alla Maddalena, Giuntoli sia in giro per l’Europa a comprare terzini e centrali, di difesa e centrocampo. In questo periodo, si possono fare affari in botteghe che hanno prodotti di qualità a buon prezzo. Ma bisogna andare a Dortmund, a Monaco di Baviera, a Madrid, a Liverpool. Non bisogna fermarsi a Empoli. Le squadre si fanno con le idee, sono fondamentali il lavoro, gli schemi, ma soprattutto i grandi calciatori. Sacchi portò qualcosa di nuovo nel calcio, ma perché aveva Van Basten, Gullit, Rijkaard, Baresi, Maldini e Ancelotti. Se si fosse portato a Milano solo Mussi dal Parma e qualche pupillo di Rimini e Fusignano non sarebbe andato da nessuna parte. Le nostre non vogliono essere critiche distruttive, ma costruttive. Criticare il mercato, dalla settimana prossima, non servirà più a nulla. Dal primo settembre, l’unica parola che avrà un senso sarà: Forza Napoli!".