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IL SUPER PENSIERO - Pastore su "NM": "Che peccato non poter godere dell'accoglienza del pubblico del San Paolo all'ottimo Higuain"
29.11.2017 10:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Che peccato! Già, che peccato non poter godere dell'accoglienza del pubblico del San Paolo all'ottimo Higuain. Ma che volete farci? Si è fatto la bua al ditino per un'incauta mossa di Marchisio e si è operato per riparare ai gravissimi danni della prima falange di un dito della mano sinistra, restando a Torino, ben lontano dai trionfali applausi che il popolo di Fuorigrotta gli avrebbe riservato. Facciamocene una ragione e consideriamo piuttosto che, nonostante l'assenza, la formazione juventina resta pur sempre fortissima. Nessuna squadra, in Italia, ha le possibilità di ricambio di quella bianconera, che può ovviare alle assenze non solo del suo centravanti ma anche di altri mammasantissima senza fare una piega. La Juventus ha sempre il pupetto Dybala, detto la "Joya" (si scrive così?: quando si tratta della Goeba divento immediatamente un crasso ignorante), ha sempre quel centravanti dalla pronucia difficilissima, e può contare su giocatori di livello internazionale. E' vero, la sua micidiale potenza è diminuita contestualmente all'uso della (o del?: un giorno o l'altro dovremo deciderci a dare un genere alla macchinetta) VAR, ma si tratta, come ciascuno può arguire, di un semplice caso e guai a pensarla diversamente, visto che lo stesso Buffon, di fronte all'italica ilarità per le sue proteste, si è affrettato a cambiare opinione. Napoli-Juventus, dunque. Con la squadra di Sarri non solo com l'handicap di non avere tante carte di riserva da giocare, ma anche reduce da impegni di coppa che sono stati sicuramente più gravosi di quelli affrontatai dai bianconeri. E' stanco il Napoli e lo si è visto nelle ultime uscite. La brillantezza, la spettacolarità del suo gioco, invidiato da tutte le squadre d'Europa (tranne che dal Manchester City) si sono un po' appannate e solo la grande abnegazione, l'eccezionale dedizione, il costante impegno non producono i danni che altrove certamente si sarebbero verificati. A questo punto, occorrerà stringere i denti, continuare a battersi a testa bassa, respingendo gli attacchi che da ogni parte provengono. Un nemico in meno, ora, ce l'abbiamo: quel gentiluomo di Tavecchio, ex presidente della Figc che, pur di non far valere i nostri diritti, inventò la "discriminazione territoriale", ovvero puro razzismo detto in termini eleganti. Lo stesso dirigente che non è intervenuto quando Lotito, per ovviare alla squalifica di un settore dell'Olimpico, ha dirottato i tifosi da una curva all'altra e nessuno si è sognato di gridare allo scandalo. E poi ci sono gli altri, la maggior parte degli arbitri che, col loro atteggiamento, danno parecchio da pensare. Offro un caffè a chi può segnalarmi un cartellino giallo mostrato ad uno juventino che, nel caso di una punizione a sfavore, ha allontanato la palla per perdere tempo. Non si è di parte solo se si danno i rigori all'una o all'altra squadra; lo si è ancor di più con l'atteggiamento, col fingere di non vedere il falletto, con lo sguardo minaccioso. Signori che avete la pazienza di leggermi, non datemi del fissato,per favore: seguite con attenzione non solo il gioco e la sua qualità, ma anche l'atteggiamento del direttore di gara. E non so se mi fanno più rabbia alcune decisioni o i commenti che sento da parte dei telecronisti o degli opinionisti. Ma forse la cosa che mi fa più infuriare è l'inciviltà che una parte, sia pur piccolissima (ma c'è, purtroppo) della nostra gente dimostra, senza rendersi conto di far male alla città, alla squadra e a se stessi. Quelli che sono andati a Udine solo per fare a botte, devono essere messi in condizioni di non nuocere; quelli che hanno aggredito i tifosi inglesi (che all'andata erano stati dei veri gentlemen) non sono degni di essere chiamati sostenitori del Napoli. Sono solo teppa, di cui tutta la città si vergogna.       

 

 

Rosario Pastore

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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IL SUPER PENSIERO - Pastore su "NM": "Che peccato non poter godere dell'accoglienza del pubblico del San Paolo all'ottimo Higuain"

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29/11/2024 - 10:40

NAPOLI - Che peccato! Già, che peccato non poter godere dell'accoglienza del pubblico del San Paolo all'ottimo Higuain. Ma che volete farci? Si è fatto la bua al ditino per un'incauta mossa di Marchisio e si è operato per riparare ai gravissimi danni della prima falange di un dito della mano sinistra, restando a Torino, ben lontano dai trionfali applausi che il popolo di Fuorigrotta gli avrebbe riservato. Facciamocene una ragione e consideriamo piuttosto che, nonostante l'assenza, la formazione juventina resta pur sempre fortissima. Nessuna squadra, in Italia, ha le possibilità di ricambio di quella bianconera, che può ovviare alle assenze non solo del suo centravanti ma anche di altri mammasantissima senza fare una piega. La Juventus ha sempre il pupetto Dybala, detto la "Joya" (si scrive così?: quando si tratta della Goeba divento immediatamente un crasso ignorante), ha sempre quel centravanti dalla pronucia difficilissima, e può contare su giocatori di livello internazionale. E' vero, la sua micidiale potenza è diminuita contestualmente all'uso della (o del?: un giorno o l'altro dovremo deciderci a dare un genere alla macchinetta) VAR, ma si tratta, come ciascuno può arguire, di un semplice caso e guai a pensarla diversamente, visto che lo stesso Buffon, di fronte all'italica ilarità per le sue proteste, si è affrettato a cambiare opinione. Napoli-Juventus, dunque. Con la squadra di Sarri non solo com l'handicap di non avere tante carte di riserva da giocare, ma anche reduce da impegni di coppa che sono stati sicuramente più gravosi di quelli affrontatai dai bianconeri. E' stanco il Napoli e lo si è visto nelle ultime uscite. La brillantezza, la spettacolarità del suo gioco, invidiato da tutte le squadre d'Europa (tranne che dal Manchester City) si sono un po' appannate e solo la grande abnegazione, l'eccezionale dedizione, il costante impegno non producono i danni che altrove certamente si sarebbero verificati. A questo punto, occorrerà stringere i denti, continuare a battersi a testa bassa, respingendo gli attacchi che da ogni parte provengono. Un nemico in meno, ora, ce l'abbiamo: quel gentiluomo di Tavecchio, ex presidente della Figc che, pur di non far valere i nostri diritti, inventò la "discriminazione territoriale", ovvero puro razzismo detto in termini eleganti. Lo stesso dirigente che non è intervenuto quando Lotito, per ovviare alla squalifica di un settore dell'Olimpico, ha dirottato i tifosi da una curva all'altra e nessuno si è sognato di gridare allo scandalo. E poi ci sono gli altri, la maggior parte degli arbitri che, col loro atteggiamento, danno parecchio da pensare. Offro un caffè a chi può segnalarmi un cartellino giallo mostrato ad uno juventino che, nel caso di una punizione a sfavore, ha allontanato la palla per perdere tempo. Non si è di parte solo se si danno i rigori all'una o all'altra squadra; lo si è ancor di più con l'atteggiamento, col fingere di non vedere il falletto, con lo sguardo minaccioso. Signori che avete la pazienza di leggermi, non datemi del fissato,per favore: seguite con attenzione non solo il gioco e la sua qualità, ma anche l'atteggiamento del direttore di gara. E non so se mi fanno più rabbia alcune decisioni o i commenti che sento da parte dei telecronisti o degli opinionisti. Ma forse la cosa che mi fa più infuriare è l'inciviltà che una parte, sia pur piccolissima (ma c'è, purtroppo) della nostra gente dimostra, senza rendersi conto di far male alla città, alla squadra e a se stessi. Quelli che sono andati a Udine solo per fare a botte, devono essere messi in condizioni di non nuocere; quelli che hanno aggredito i tifosi inglesi (che all'andata erano stati dei veri gentlemen) non sono degni di essere chiamati sostenitori del Napoli. Sono solo teppa, di cui tutta la città si vergogna.       

 

 

Rosario Pastore

 

Napoli Magazine

 

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