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IN AULA - Koulibaly: "Quei cori mi hanno fatto perdere la concentrazione, in quello stadio è stato tutto atroce anche perché inatteso, ho sofferto e ho reagito nella maniera sbagliata"
19.01.2019 11:29 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il difensore azzurro Kalidou Koulibaly è stato ascoltato ieri in aula per il ricorso contro le due giornate di squalifica dopo Inter-Napoli, gara in cui è stato bersagli di buu razzisti. Il Mattino riporta le sue parole: "Io sono pronto ad affrontare i cori razzisti in tante città del Nord, ma lì a Milano no. Ero impreparato a fronteggiare una simile situazione e, quando ho sentito i primi buu, mi hanno preso alla sprovvista, mi hanno fatto sbandare, perdere la concentrazione. Quei cori mi hanno portato sofferenza, in certi momenti davvero non capivo nulla. Io chiedo scusa per il mio gesto (e si scusa più volte, ndr), lo so che non è stato giusto, ma io e la mia famiglia abbiamo vissuto sempre il disagio per il colore della mia pelle: in quello stadio è stato tutto atroce anche perché inatteso. Ho sofferto e ho reagito nella maniera sbagliata. Ma l'ho fatto perché quel clima di odio mi aveva fatto perdere la concentrazione".

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IN AULA - Koulibaly: "Quei cori mi hanno fatto perdere la concentrazione, in quello stadio è stato tutto atroce anche perché inatteso, ho sofferto e ho reagito nella maniera sbagliata"

di Napoli Magazine

19/01/2024 - 11:29

NAPOLI - Il difensore azzurro Kalidou Koulibaly è stato ascoltato ieri in aula per il ricorso contro le due giornate di squalifica dopo Inter-Napoli, gara in cui è stato bersagli di buu razzisti. Il Mattino riporta le sue parole: "Io sono pronto ad affrontare i cori razzisti in tante città del Nord, ma lì a Milano no. Ero impreparato a fronteggiare una simile situazione e, quando ho sentito i primi buu, mi hanno preso alla sprovvista, mi hanno fatto sbandare, perdere la concentrazione. Quei cori mi hanno portato sofferenza, in certi momenti davvero non capivo nulla. Io chiedo scusa per il mio gesto (e si scusa più volte, ndr), lo so che non è stato giusto, ma io e la mia famiglia abbiamo vissuto sempre il disagio per il colore della mia pelle: in quello stadio è stato tutto atroce anche perché inatteso. Ho sofferto e ho reagito nella maniera sbagliata. Ma l'ho fatto perché quel clima di odio mi aveva fatto perdere la concentrazione".