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L'APPUNTO - Marciano: "Napoli, si soffre ma si vince sotto la pioggia!"
03.05.2016 10:45 di Napoli Magazine

NAPOLI - Si soffre. Perché si soffre. Chiariamo: si vince. No, perché l'importante era vincere e si è vinto. Ma si è sofferto. Il freddo soprattutto. E la pioggia. Era de maggio. Ma sembrava de novembre. Il clima non aiuta. Piove per la strada. Piove per lo stadio. Fuor di polemica, al San Paolo ci si inzuppa. Come se non fosse uno stadio. Fuor di polemica, non è bello. Ma tant'è. In campo per fortuna, va meglio che in tribuna. Lì piove ma c'è Gonzalo. C'è il Pipita. E segna. Si poteva segnare di più. Ma ci si accontenta. Perché la Roma vince. Ahinoi. Regala per un poco la speranza di una sconfitta. Il Genoa si impegna ma entra Totti e la Roma vince. Situazione invariata. La classifica resta quella. E quella deve restare. Per altri 180'. Altre due partite. Una dentro una fuori. Per guadagnarsi di diritto il posto che spetta. Im questo Napoli, l'attesa del Gol è essa stessa Gonzalo. L'attesa del raddoppio è essa stessa Pipita, che fa scordare lo scivolone di un 2-1 indecente. Ma che non compromette nulla. E meno male. Poco altro da aggiungere in una partita che non farà storia ma per la quale la storia passa. La storia di un Napoli ad un passo dalla vetta, che ancorato alla vetta resta. Di forza. Di misura per il tipo di gioco. Di diritto. Perché sbagliare non si può. Testa al Toro, ora. Ancora 180'. Ancora uno sprint. L'ultimo. Forza Ragazzi. Forza Napoli.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'APPUNTO - Marciano: "Napoli, si soffre ma si vince sotto la pioggia!"

di Napoli Magazine

03/05/2024 - 10:45

NAPOLI - Si soffre. Perché si soffre. Chiariamo: si vince. No, perché l'importante era vincere e si è vinto. Ma si è sofferto. Il freddo soprattutto. E la pioggia. Era de maggio. Ma sembrava de novembre. Il clima non aiuta. Piove per la strada. Piove per lo stadio. Fuor di polemica, al San Paolo ci si inzuppa. Come se non fosse uno stadio. Fuor di polemica, non è bello. Ma tant'è. In campo per fortuna, va meglio che in tribuna. Lì piove ma c'è Gonzalo. C'è il Pipita. E segna. Si poteva segnare di più. Ma ci si accontenta. Perché la Roma vince. Ahinoi. Regala per un poco la speranza di una sconfitta. Il Genoa si impegna ma entra Totti e la Roma vince. Situazione invariata. La classifica resta quella. E quella deve restare. Per altri 180'. Altre due partite. Una dentro una fuori. Per guadagnarsi di diritto il posto che spetta. Im questo Napoli, l'attesa del Gol è essa stessa Gonzalo. L'attesa del raddoppio è essa stessa Pipita, che fa scordare lo scivolone di un 2-1 indecente. Ma che non compromette nulla. E meno male. Poco altro da aggiungere in una partita che non farà storia ma per la quale la storia passa. La storia di un Napoli ad un passo dalla vetta, che ancorato alla vetta resta. Di forza. Di misura per il tipo di gioco. Di diritto. Perché sbagliare non si può. Testa al Toro, ora. Ancora 180'. Ancora uno sprint. L'ultimo. Forza Ragazzi. Forza Napoli.

 

 

Nunzia Marciano

 

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