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QUAGLIARELLA - Il padre: "Voleva restare a Napoli e diventare un simbolo, giunsero due offerte, della Juve e del Rubin Kazan"
03.03.2017 11:19 di Napoli Magazine

NAPOLI - Vittorio Quagliarella, padre dell'attaccante della Sampdoria Fabio Quagliarella, ha rilasciato un'intervista ad Internapoli.it: "Fabio non scelse la Juve, ma la società bianconera fu l'unica a credere in lui. Al Napoli erano giunte due offerte: quella della Juve e e quella del Rubin Kazan. Quindi scelse la Juve, cosa andava a fare in Russia? Lì sarebbe finito come calciatore. Non immaginava minimamente di dover andare via da casa dopo aver atteso così tanto per tornare. Voleva restare a Napoli e diventare un simbolo. Qualche mese prima dell'addio acquistò casa dalle nostre parti. La arredò finemente ma non vi ha mai vissuto. I mobili sono ancora coperti da pellicole ed il pavimento non è stato praticamente mai calpestato. Doveva essere la sua casa, la casa del Quagliarella leader del Napoli. Prese casa ma non solo. Acquistò una barca e lo fece perché era certo di restare. Cosa se ne sarebbe fatto di una barca a Torino? Fabio, non aveva alcuna intenzione di lasciare il Napoli, è stato mandato via per colpa di uno stalker, finalmente condannato alla giusta pena. Inutile dire che tornerebbe alla corte di De Laurentiis ma al momento non c'è stato alcun contatto tra le parti. Se ho sentito qualcuno della società dopo la condanna di Piccolo? No, non ho sentito nessuno, ma non importa".

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QUAGLIARELLA - Il padre: "Voleva restare a Napoli e diventare un simbolo, giunsero due offerte, della Juve e del Rubin Kazan"

di Napoli Magazine

03/03/2024 - 11:19

NAPOLI - Vittorio Quagliarella, padre dell'attaccante della Sampdoria Fabio Quagliarella, ha rilasciato un'intervista ad Internapoli.it: "Fabio non scelse la Juve, ma la società bianconera fu l'unica a credere in lui. Al Napoli erano giunte due offerte: quella della Juve e e quella del Rubin Kazan. Quindi scelse la Juve, cosa andava a fare in Russia? Lì sarebbe finito come calciatore. Non immaginava minimamente di dover andare via da casa dopo aver atteso così tanto per tornare. Voleva restare a Napoli e diventare un simbolo. Qualche mese prima dell'addio acquistò casa dalle nostre parti. La arredò finemente ma non vi ha mai vissuto. I mobili sono ancora coperti da pellicole ed il pavimento non è stato praticamente mai calpestato. Doveva essere la sua casa, la casa del Quagliarella leader del Napoli. Prese casa ma non solo. Acquistò una barca e lo fece perché era certo di restare. Cosa se ne sarebbe fatto di una barca a Torino? Fabio, non aveva alcuna intenzione di lasciare il Napoli, è stato mandato via per colpa di uno stalker, finalmente condannato alla giusta pena. Inutile dire che tornerebbe alla corte di De Laurentiis ma al momento non c'è stato alcun contatto tra le parti. Se ho sentito qualcuno della società dopo la condanna di Piccolo? No, non ho sentito nessuno, ma non importa".