NAPOLI - Sarriland. Benvenuti al Luna Park Napoli, la giostra del calcio, qui dove si gioca in bellezza e allegria, con la gioia di chi fa di una professione l’arte del divertimento sportivo.  È chiaro che ci saranno momenti meno felici di questi giorni. Ma è davvero così il Napoli oggi? Beh, sì ma lo è da parecchio tempo. E non solo dopo questa gragnuola di colpi inferta a un Empoli che passa per essere l’altra sponda dell’estetica calcistica. E che tuttavia è stato spiantato, sradicato da quella combriccola di giocolieri del pallone in maglia azzurra. Insomma, sul Napoli diventa difficile dire qualcosa in più, trovare altri e nuovi termini di paragone e/o aggettivi. Difficile come spulciare tra qualche difetto di una squadra che si comporta e vive da capolista: resiste all’assalto della Juve, rimonta dopo essere passata senza demerito in svantaggio e diventa prepotente contro ogni avversario. Più passano le domeniche e i mercoledì, più la curva-rendimento del Napoli sale, sale, sale… sino a mostrare numeri impressionanti, come i venti gol nelle ultime sei giornate o i settantacinque realizzati in tutta la stagione contro i venticinque al passivo. Tra le pieghe di questo prodigio si insinuano, però. un po’ di dubbi. Tutto dipende o dipenderà da Sarri? Se sarà quel sarà, ogni cosa, ogni dettaglio, ogni partita sono legate a quanto Sarri sa fare o sa ideare? Nonostante un mercato di gennaio che non ha ulteriormente potenziato la squadra (pensate a un altro Allan), ma l’ha solo aggiustata? Restiamo in apnea e aspettiamo il 15 maggio. Perché se è vero che l’ottimo è nemico del meglio è altrettanto attendibile chi sostiene che c'è sempre un modo migliore per imporsi. 

Toni Iavarone

Napoli Magazine

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