NAPOLI - Cosa pesa di più sul campionato che va a concludersi? L’irregolarità di Inter-Juve o la sconfitta del Napoli a Firenze? La legge dei contrappesi in questo caso non può fare giustizia, perché il principio di separazione dei poteri nel calcio è una provocazione, come dire agli agnelli (quelli veri) che la Pasqua è un giorno di festa. Anzi, qui dove tutto si mischia e tutto diventa possibile purché un potere non si adombri, di separato c’è ben poco, se non il distacco dalla realtà e dal senso di cittadinanza. Quanto combinato da Orsato in Inter-Juve, a favore evidente di quest’ultima, è l’ennesima pagina fosca del sistema calcio, un ennesimo capitolo che inficia la regolarità del campionato. Stavolta, però, compromettendo ben due fronti: la lotta scudetto - sino a ieri avvincente - e quello per i posti Champions. Si é mosso il procuratore federale Pecoraro, dopo questo devastato finale di campionato. Dovrà ora muoversi la Procura di Napoli, dopo l’esposto denuncia per frode sportiva presentato da un avvocato casertano. Il resto del calcio e del Coni, commissari vari compresi, tacciono. Quanto tutto questo interessi poco a chi governa il calcio è cosa ormai acclarata, così normale che nessuno ci fa più caso. E nessuno neanche più pretende il sacrosanto diritto che le cose vadano diversamente. Vanno male le cose del Napoli, ma da ieri. A Firenze s’é consumata forse la sua ultima resa. Nonostante i meritati elogi e i numeri da record, però, neppure questa stagione si concluderà per gli azzurri con la soddisfazione di una vittoria: eccetto, ovviamente, lo scudetto solo platonico del calcio spettacolo. Pesano come un fatidioso macigno, infatti, le fatiche di quasi due campionati nati e condotti a ritmo altissimo. E gravano pure gli errori individuali - come ieri a Firenze -, che sono stati il problema più evidente. Dei gol che il Napoli ha sbagliato o ha regalato agli avversari di turno è infatti difficile perfino tenere il conto. Ma al di là di tutto: dei pesi e dei contrappesi, della débâcle fiorentina, a questo Napoli va fatto un’ideale inchino di benemerenza per gli onori acquisiti e che per adesso hanno fruttato esclusivamente applausi.