TONI AZZURRI
TONI AZZURRI - Toni Iavarone su "NM": "Gabbiadini o Milik, il Napoli c'è"
25.09.2016 23:59 di Napoli Magazine

NAPOLI - C'è un verdetto che anticipa la giornata di campionato. Juve e Napoli hanno cominciato la loro prima fuga, nel segno di un'annata che potrebbe essere una specie di copia e incolla della stagione passata. Prima (la Juve), secondo il Napoli. Ma se i bianconeri soffrono e vincono per merito altrui (autogol dell Palermo) la squadra di Sarri fa ben altro. Il Chievo era ed é forse la squadra più impegnativa che s'è parata sulla via del Napoli. Ti gioca addosso, s'intrufola tra le linee; insomma é un grattacapo. Basta poco, però, al Napoli per saltare l'ostacolo. Soliti e micidiali triangoli, con appoggio sulle fasce, inserimenti veloci (Zielinski, Hamsik e Callejon) sono le mosse per schiacciare, con fiammate e in superiorità numerica le "barricate" degli avversari. Come contro il Chievo, costretto a non girare mai la palla indietro per evitare le incursioni dei corsari di Sarri. Da ieri, tuttavia, c'é da fare qualche applauso in più, vanno ad Hamsik, prestazione top e100 gol con questa maglia, e a Gabbiadini. Centravanti ritrovato, ma solo per chi osserva i giocatori con le lenti deformanti: uno o é bravissimo oppure é pessimo. Tuttavia nel calcio, come nella vita, quasi mai é così. C'é, però, un'altra partita in corso, se la gioca il Napoli contro il Napoli. Una storia che ha le sembianze d'un paradosso. Al Napoli oggi servono più metodo e unità di intenti che gol e vittorie. Sembra un'esagerazione, ma é così. Perché il 2-0 al Chievo va pure bene, anzi benissimo vista la radicalizzazione difensiva della squadra di Maran, però - e ve ne é sempre uno nella vita di questo Napoli - quello che non fila é il focolaio nascosto sotto la cenere di un rapporto che sembra essere già andato in fumo. De Laurentiis e Sarri si pungono a vicenda, come spine su un fiore (il Napoli) che rischia di appassire sotto assurde tensioni. Il Napoli che lotta spalla a spalla con la Juve ha precise priorità, non solo in campo, ma pure nei livelli di responsabilità. Un grande club, lo si giudica anche e sopratutto se é strutturato in tutti i suoi quadri dirigenti.

 

 

Toni Iavarone

 

Napoli Magazine

 

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25/09/2024 - 23:59

NAPOLI - C'è un verdetto che anticipa la giornata di campionato. Juve e Napoli hanno cominciato la loro prima fuga, nel segno di un'annata che potrebbe essere una specie di copia e incolla della stagione passata. Prima (la Juve), secondo il Napoli. Ma se i bianconeri soffrono e vincono per merito altrui (autogol dell Palermo) la squadra di Sarri fa ben altro. Il Chievo era ed é forse la squadra più impegnativa che s'è parata sulla via del Napoli. Ti gioca addosso, s'intrufola tra le linee; insomma é un grattacapo. Basta poco, però, al Napoli per saltare l'ostacolo. Soliti e micidiali triangoli, con appoggio sulle fasce, inserimenti veloci (Zielinski, Hamsik e Callejon) sono le mosse per schiacciare, con fiammate e in superiorità numerica le "barricate" degli avversari. Come contro il Chievo, costretto a non girare mai la palla indietro per evitare le incursioni dei corsari di Sarri. Da ieri, tuttavia, c'é da fare qualche applauso in più, vanno ad Hamsik, prestazione top e100 gol con questa maglia, e a Gabbiadini. Centravanti ritrovato, ma solo per chi osserva i giocatori con le lenti deformanti: uno o é bravissimo oppure é pessimo. Tuttavia nel calcio, come nella vita, quasi mai é così. C'é, però, un'altra partita in corso, se la gioca il Napoli contro il Napoli. Una storia che ha le sembianze d'un paradosso. Al Napoli oggi servono più metodo e unità di intenti che gol e vittorie. Sembra un'esagerazione, ma é così. Perché il 2-0 al Chievo va pure bene, anzi benissimo vista la radicalizzazione difensiva della squadra di Maran, però - e ve ne é sempre uno nella vita di questo Napoli - quello che non fila é il focolaio nascosto sotto la cenere di un rapporto che sembra essere già andato in fumo. De Laurentiis e Sarri si pungono a vicenda, come spine su un fiore (il Napoli) che rischia di appassire sotto assurde tensioni. Il Napoli che lotta spalla a spalla con la Juve ha precise priorità, non solo in campo, ma pure nei livelli di responsabilità. Un grande club, lo si giudica anche e sopratutto se é strutturato in tutti i suoi quadri dirigenti.

 

 

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