NAPOLI - Il Napoli corre sui campi gelati dell’inverno calcistico e ha dinanzi a se due traguardi tutt’altro che banali: scudetto d’inverno e del 2017. Già, i Sarri boys inseguono l’alloro di metà stagione e pure l’altro record: chiudere da primi l’anno solare, a 99 punti, che è ampiamente una quota scudetto. Si tratta di una classifica che li vede già a più sei sulla Juve. Perché non si tratta d’un titolo fatuo, bensì disegna il profilo della squadra più in forma di questi dodici mesi ed è allo stesso tempo la certificazione dell’altissimo rendimento. Intanto il Napoli salta in groppa a una Samp spettacolare, ma velleitaria, e torna ai fasti delle partite Lunapark. Ma non solo: il Napoli ha recuperato 15 punti da situazione di svantaggio: cinque volte su sei ha vinto dopo essere andato sotto di un gol. È un altro importante primato stagionale. Ed è così che la Sarri band celebra se stessa e il suo trio delle meraviglie, lì a sinistra possono trovarsi a occhi chiusi. Un trio che potrebbe essere un “quartet”visto l’Allan stratosferico da un po’ di partite. E poi ci sono Lorenzo Insigne, anima e gol, Dries Mertens, assist man, e tanto altro. Hamsik a segno per 116 volte (per lui il coro che il pubblico dedicava a Diego Maradona). Insomma un grande San Paolo, strapieno e ricco di gente appassionata, in netta controtendenza con le politiche Aureliane che guardano a stadi virtuali, ignorando quelli reali. Finalino sulle inseguitrici: laJuve non molla, la Roma arretra, in pausa l’Inter. Chi si illudeva che Spalletti avesse miracolose capacità taumaturgiche sarà rimasto terribilmente deluso. Se si ferma il tridente d’attacco nessuno nell’Inter è capace di inventarsi qualcosa.

Toni Iavarone

Napoli Magazine

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