NAPOLI - Ma cos’è questa crisi? Potremmo cavarcela col solo fischiettare il motivetto, per dare un senso al cammino del Napoli. Il dopo Torino svela come un calo contingente abbia smascherata una fake news: la crisi. Per poi commutare la Sarri band in una specie di ritorno al passato. Quando, dove e come, il Napoli faceva e ha fatto incetta di gol e vittorie grazie alla sua meccanica di gioco a banda larga e pure multiplayer. Riecco quindi che a Torino, la squadra azzurra ritrova brillantezza e rapidità, sfuggendo così al pressing avversario con un giropalla veloce e preciso, senza lasciarsi incartare da eventuali “chiuse” del Toro in difesa, creando alternative di gioco e verticalizzado in modo rapido. Riuscire a portare Jorginho fuori dai blocchi s’é rivelato fondamentale per smistare palloni e permettere agli esterni di lasciare spazi ai terzini, creando così superiorità numerica in attacco. Senza ricorrere a gattopardismi tattici (tanti cambi affinché nulla muti) è bastata, dunque, una settimana senza partite extra, con allenamento continuo, e s’è rivisto il Napoli d’attacco e d’avventura. E con la squadra d’azzurro vestita é tornato alla luce anche Marek Hamsik, per un traguardo speciale di un capitano speciale. Il capitano, che oltre ad avere abbattuto il sortilegio Maradona (il 115esimo gol che non arrivava mai) ha disputato la migliore gara della stagione. E che dire sull’interminabile abbraccio Hamsik-squadra a fine partita? Poesia. Ah, già: il Napoli é tornato capolista, ma a questo siamo ormai abituati. Così è se vi pare.
Toni Iavarone
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
17/12/2024 - 19:34
NAPOLI - Ma cos’è questa crisi? Potremmo cavarcela col solo fischiettare il motivetto, per dare un senso al cammino del Napoli. Il dopo Torino svela come un calo contingente abbia smascherata una fake news: la crisi. Per poi commutare la Sarri band in una specie di ritorno al passato. Quando, dove e come, il Napoli faceva e ha fatto incetta di gol e vittorie grazie alla sua meccanica di gioco a banda larga e pure multiplayer. Riecco quindi che a Torino, la squadra azzurra ritrova brillantezza e rapidità, sfuggendo così al pressing avversario con un giropalla veloce e preciso, senza lasciarsi incartare da eventuali “chiuse” del Toro in difesa, creando alternative di gioco e verticalizzado in modo rapido. Riuscire a portare Jorginho fuori dai blocchi s’é rivelato fondamentale per smistare palloni e permettere agli esterni di lasciare spazi ai terzini, creando così superiorità numerica in attacco. Senza ricorrere a gattopardismi tattici (tanti cambi affinché nulla muti) è bastata, dunque, una settimana senza partite extra, con allenamento continuo, e s’è rivisto il Napoli d’attacco e d’avventura. E con la squadra d’azzurro vestita é tornato alla luce anche Marek Hamsik, per un traguardo speciale di un capitano speciale. Il capitano, che oltre ad avere abbattuto il sortilegio Maradona (il 115esimo gol che non arrivava mai) ha disputato la migliore gara della stagione. E che dire sull’interminabile abbraccio Hamsik-squadra a fine partita? Poesia. Ah, già: il Napoli é tornato capolista, ma a questo siamo ormai abituati. Così è se vi pare.
Toni Iavarone
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