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IL FLASH - Rosa Petrazzuolo: "Napoli, vola leggero, il passato è sfumato"
30.09.2016 23:13 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ogni volta è una forte emozione, intensa. La pelle è scossa da brividi, l'euforia è nell'aria mentre risuonano le note dell'inno Champions allo stadio, poi esplode all'urlo finale dei tifosi sugli spalti ed è come se si creasse da quel momento e per i successivi 90 minuti della gara un'alchimia che lega gli azzurri ai loro supporters. Si diventa un tutt'uno, con un solo obiettivo: vincere. E così è stato anche questa volta al San Paolo. In una notte ricca di emozioni, il Napoli ha battuto il Benfica per 4-2, sospinto dai cori costanti dei suoi tifosi. Un fantastico colpo di testa di Hamsik, una punizione tirata in modo perfetto da Mertens, un rigore trasformato in rete con freddezza e precisione da Milik ed infine ancora un altro gol di Mertens hanno portato gli azzurri nell'arco di circa 70 minuti a calare un poker che ha travolto il suo avversario. Poi, nei restanti venti minuti sono venute a mancare un po' di concentrazione e di intensità ed in Champions, si sa, ogni errore costa caro, così la squadra portoghese ha accorciato le distanze portandosi sul 4-2. Occhio dunque ai cali di tensione, c'è sempre da imparare, ma nel complesso due errori non macchiano l'ottima prestazione del Napoli in questa partita vinta con merito e largamente dominata. Come sottolineato anche da Sarri dopo la gara, è stato molto bello vedere Insigne correre dalla panchina ad abbracciare Mertens per il gol da lui appena segnato, questi gesti sono indicativi di una coesione di gruppo che è fondamentale se si vogliono raggiungere traguardi ambiziosi. Mi hanno colpito anche le dichiarazioni di Mertens nel post partita, quando ha spiegato come il suo balletto dopo il gol fosse dedicato allo storico magazziniere del Napoli Tommaso Starace, sottolineando come lo staff che si prende cura della squadra partenopea sia formato da bellissime persone. Questo aspetto non è da ritenere affatto scontato ed anzi rappresenta un collante fondamentale per assicurare serenità agli azzurri nello loro quotidianità. Contro il Benfica, è stata anche la notte dell'esordio per Maksimovic, entrato dopo appena dieci minuti di gara per sostituire Albiol che ha subìto una elongazione del bicipite femorale sinistro ed ha già cominciato le terapie necessarie per guarire dall’infortunio. Maksimovic è stato all'altezza della situazione e ben ha saputo gestire il suo debutto in maglia azzurra in un match importante di Champions League. Inoltre, negli ultimi minuti della gara ha esordito anche Giaccherini, calciatore molto duttile che tornerà utile negli schemi di Sarri. Ciò che del Napoli colpisce in modo particolare in questa stagione è la capacità di comandare il gioco con azioni brillanti che infiammano l’animo degli spettatori e suscitano gioiosa meraviglia per come si sviluppano, al di là del fatto che si concretizzino o meno in gol. Insomma, è un piacere vedere giocare questa squadra che sta maturando e che a parte qualche momento di flessione nell’arco dei 90 minuti di gioco, appare padrona della situazione e capace di affrontare a testa alta ogni avversario. Il Napoli ora vola leggero, il passato è alle spalle e si guarda avanti con fiducia, lavorando per far bene in Champions e per restare alti in classifica in campionato. Poi chissà, magari un giorno all’improvviso…

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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IL FLASH - Rosa Petrazzuolo: "Napoli, vola leggero, il passato è sfumato"

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30/09/2024 - 23:13

NAPOLI - Ogni volta è una forte emozione, intensa. La pelle è scossa da brividi, l'euforia è nell'aria mentre risuonano le note dell'inno Champions allo stadio, poi esplode all'urlo finale dei tifosi sugli spalti ed è come se si creasse da quel momento e per i successivi 90 minuti della gara un'alchimia che lega gli azzurri ai loro supporters. Si diventa un tutt'uno, con un solo obiettivo: vincere. E così è stato anche questa volta al San Paolo. In una notte ricca di emozioni, il Napoli ha battuto il Benfica per 4-2, sospinto dai cori costanti dei suoi tifosi. Un fantastico colpo di testa di Hamsik, una punizione tirata in modo perfetto da Mertens, un rigore trasformato in rete con freddezza e precisione da Milik ed infine ancora un altro gol di Mertens hanno portato gli azzurri nell'arco di circa 70 minuti a calare un poker che ha travolto il suo avversario. Poi, nei restanti venti minuti sono venute a mancare un po' di concentrazione e di intensità ed in Champions, si sa, ogni errore costa caro, così la squadra portoghese ha accorciato le distanze portandosi sul 4-2. Occhio dunque ai cali di tensione, c'è sempre da imparare, ma nel complesso due errori non macchiano l'ottima prestazione del Napoli in questa partita vinta con merito e largamente dominata. Come sottolineato anche da Sarri dopo la gara, è stato molto bello vedere Insigne correre dalla panchina ad abbracciare Mertens per il gol da lui appena segnato, questi gesti sono indicativi di una coesione di gruppo che è fondamentale se si vogliono raggiungere traguardi ambiziosi. Mi hanno colpito anche le dichiarazioni di Mertens nel post partita, quando ha spiegato come il suo balletto dopo il gol fosse dedicato allo storico magazziniere del Napoli Tommaso Starace, sottolineando come lo staff che si prende cura della squadra partenopea sia formato da bellissime persone. Questo aspetto non è da ritenere affatto scontato ed anzi rappresenta un collante fondamentale per assicurare serenità agli azzurri nello loro quotidianità. Contro il Benfica, è stata anche la notte dell'esordio per Maksimovic, entrato dopo appena dieci minuti di gara per sostituire Albiol che ha subìto una elongazione del bicipite femorale sinistro ed ha già cominciato le terapie necessarie per guarire dall’infortunio. Maksimovic è stato all'altezza della situazione e ben ha saputo gestire il suo debutto in maglia azzurra in un match importante di Champions League. Inoltre, negli ultimi minuti della gara ha esordito anche Giaccherini, calciatore molto duttile che tornerà utile negli schemi di Sarri. Ciò che del Napoli colpisce in modo particolare in questa stagione è la capacità di comandare il gioco con azioni brillanti che infiammano l’animo degli spettatori e suscitano gioiosa meraviglia per come si sviluppano, al di là del fatto che si concretizzino o meno in gol. Insomma, è un piacere vedere giocare questa squadra che sta maturando e che a parte qualche momento di flessione nell’arco dei 90 minuti di gioco, appare padrona della situazione e capace di affrontare a testa alta ogni avversario. Il Napoli ora vola leggero, il passato è alle spalle e si guarda avanti con fiducia, lavorando per far bene in Champions e per restare alti in classifica in campionato. Poi chissà, magari un giorno all’improvviso…

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

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