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VIDEO INTEGRALE - De Laurentiis: "Basta polemiche! Higuain non l'avrei mai ceduto", Sarri: "Non mi sono mai arreso! Gabbiadini ha la fiducia"
14.10.2016 19:15 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri hanno parlato in conferenza stampa, a Castel Volturno, per presentare insieme al Trentino Marketing il "Natale Azzurro" a Dimaro-Folgarida. Ecco quanto dichiarato ai microfoni di NapoliMagazine.Com, alla vigilia di Napoli-Roma.

 

 

Aurelio De Laurentiis: "In estate sono andato per tanto tempo fuori. Sono stato in Cina, poi in Inghilterra. Ho notato che c'è tanto amore per il calcio in questi territori internazionali. A Londra ho incontrato anche i due presidenti delle leghe americane: anche lì c'è un grande desiderio pioneristico di iniziare il calcio in maniera professionale. Dato che il football americano fa male ai giovani, le famiglie spingono per il calcio. A Londra eravamo io e la baronessa del West Ham, con 6-700 persone di giornalisti. Ho trovato una mentalità diversa, in Inghilterra non si cercava mai lo scoop, il commento. Quando ho parlato dei procuratori c'è stata solo una risata ed un applauso. E' chiaro che non faccio di tutta l'erba un fascio. Penso che il calcio sia obsoleto, molto vecchio. Il calcio è un contesto abitato da persone anziane. Aprendo il Corriere dello Sport, vedo che l'amico Walter Veltroni, uno di famiglia, fa una bellissima intervista ad Allegri. Senza entrare nel merito dell'intervista, dice che il giornalismo rischia di essere schiavo di una sindrome pericolosa, non ama più il racconto dello sport, l'analisi tecnica, conta solo la polemica, la ricerca del fiele, l'approssimazione analitica con cui un giocatore da 8 in pagella vale anche se ha giocato male ed ha fatto gol con lo stinco. Ho voluto dire questo perchè ho sempre parlato di mondializzazione, poichè il Napoli mi sta a cuore sono venuto a fare un patto con voi. Se vogliamo seminare dobbiamo parlare bene del calcio. Se iniziamo a disamorare i giovani non cambia nulla. Non possiamo sempre dire che gli stadi sono bruttissimi, che gli arbitri non sono bravi, è il sistema Italia che non funziona. Noi siamo un Paese di anrchici, di finti fascisti, finti comunisti e finti intellettuali. Siamo una copia sbiadita di quello che avremmo potuto essere. Io mi rendo disponibile a lavorare insieme, ma non per parlare del Napoli, dei nostri errori, ma per migliorare il calcio in Italia. Mica pubblicamente dobbiamo stare insieme allo stesso tavolo con Sarri. I giornalisti le fanno a caldo le risposte sugli arbitri. Ho dovuto precisare, perchè la gente può male interpretare. Con la moviola in campo la vittoria l'abbiamo avuta. Tra tre anni ci sarà un grande schermo per vedere ciò che è accaduto. I bilanci si fanno alla fine. Quando voi sollecitate il Circo o il Colosseo con le belve e i leoni, perchè alla seconda giornata già fate dei romanzi a puntate, che vuoi che dica. Abbiamo avuto un incidente con Milik, abbiamo Gabbiadini, Callejon e il falso nueve. Sarri le sa creare le alternative. La squadra l'abbiamo plasmata sulla modalità di gioco del mister. E' chiaro che per i nuovi serve tempo. Un Diawara che è appena arrivato, ha bisogno di tempo, Sarri pensa che lo può far "smaronare". Ragionamento che vale anche per Rog e gli altri. Sarà una gara difficile anche la Roma. Sono d'accordo con Allegri, che non si rende conto degli anni fiscali delle società che si chiudono il 30 giugno. Chiusura del mercato il 31 luglio e apertura del mercato il 1° giugno per asservirlo dal nuovo anno fiscale il 1° luglio. Questo è fondamentale. Riparametrare il secondo mercato? Sono d'accordo. Bisognerebbe fare un mercato mentre non si gioca, un mercato di gennaio di 15 giorni mentre non si gioca, per non far fare i fetentoni a nessuno tra agenti e giocatori. Siamo in un mondo dove può succedere di tutto. Io allo stadio? Me l'ha chiesto Sarri, ci sarò. Le parole di Sarri dopo Bergamo? La Juve appartiene alla famiglia Agnelli da decenni. Dietro la Juve ci sono Ferrari, Maserati, Fiat e Chrysler, un secolo di storia. Il Napoli l'ho preso in C, non esisteva più il Napoli. Un giudice mi ha dato un pezzo di carta. Se l'avessi chiamato "Campania" oggi stavamo parlando della sfida contro la Roma. Il Napoli ha vinto solo due scudetti. Il Napoli è fortissimo perchè i napoletani sono fortissimi e più forti degli altri, se l'Italia risorgerà lo dovrà ai napoletani. Abbiamo avuto due scudetti e il più grande giocatore della storia, Maradona. Questi anni del "New Naples" teniamoceli stressi. Il Napoli mi sta strettissimo, però faccio "pippa", sto zitto e sto al mio posto. Mi dicono che ho le vision, molte si sono avverate. Speriamo che tra 10 anni il Napoli sia dove spero. Spero che lo scudetto il Napoli lo vinca prima di 10 anni. La Juventus ha 380 milioni di fatturato? Datemene 100 in più a me e vediamo di cosa parliamo. Ho accettato di fare questo campionato e me la gioco fino alla fine. Certe volte i giornali mi danno responsabilità che non ho sullo stadio. Torno allo stadio non per amore del San Paolo, ma per amore di Napoli, della stampa e dei tifosi. Sto scrivendo una serie tv che si chiama "Nonni bastardi", che poi si chiamerà "Nonni da leoni" che saranno cazzutissimi. In Trentino c'è una bella proposta invernale. Regaliamo la terza maglia per una camera si ed una camera no, nell'altra un pallone autografato. Farò una settimana a Dimaro dal 7 febbraio con ospiti illustri. Il latte fa malissimo, parla con tutti gli anglosassoni. Dimmi quale animale che, dopo essere stato svezzato, beve il latte. Higuain l'ho voluto io e lo andai a prendere con Chiavelli: Bigon si offese, non lo dissi nemmeno a lui. Portai Higuain a Benitez. Rafa mi aveva suggerito di prendere Damiao. Quando guardai il suo procuratore non mi fu simpatico. Al Real Madrid non era una stella Higuain. Quando segni tanti gol crei disagio nei compagni. C'erano manifesti contro di me in tutta la città. Non è bello e piacevole quando qualcuno sbaglia che ti arrabbi e giri la mano. Il calcio è un gioco di squadra. Io sono un sentimentale, Higuain non l'avrei mandato via. Un anno prima gli ho offerto più di quanto prende alla Juventus. Incontrai il papà a Venezia, c'eravamo quasi accordati. Poi viene il fratello a febbraio-marzo e dice che Higuain non vuole giocare nel Napoli perchè non ci sono giocatori importanti. Poi ha detto una cosa che non voglio dire altrimenti succede un casino e creerei un casino all'interno della squadra. Con Hamsik sto insieme da 10 anni, non perche' lui è debole e noi siamo forti. Mi chiamò Moratti anni fa e mi chiese Hamsik, e gli dissi che era incedibile. Ad Hamsik ho aumentato l'ingaggio. Io non volevo il Napoli in C. La Lega disse che a Della Valle non l'avevano fatto partire dalla C1. Ricordo gli sputi di Martina Franca. Mio nonno materno ha lavorato tanto tempo sia in Giappone che in Cina. Quando ero presidente dei produttori mondiali del cinema, avevo un cinese come vice presidente: un giorno mi prese per mano e la Cina entrò nel commercio mondiale. Dissi ai miei figli di imparare il cinese. Otto anni fa passai un Natale a Shanghai e rimasi sotto shock. Ho aperto un ufficio a Pechino. Sto sviluppando da anni film cinesi con attori cinesi e registi cinesi. Dal ping pong sono passati al calcio. Può essere anche che vado a fare 15 giorni di ritiro in Cina. Non c'era nulla quando ho comprato il Napoli. C'erano solo i tifosi. Il problema oggi è diverso. Ci sono gli Stati Uniti che comandano. Murdoch può far vedere le partite nei licei. I presidentti sono tutti americani, arabi o cinesi. Le grandi famiglie stanno andando in America. Alle 3 del mattino io vedevo le partite del Napoli sui telefonini. I commentatori non amano il Napoli, non sono ex calciatori del Napoli. Infront si vende delle cose che non fanno parte di un calcio intelligente. C'è questa modalità assurda di fare il teatrino".

 

Maurizio Sarri: "Dissi che non volevo parlare degli arbitri, e che auspicavo l'intervento della società. L'anti Juve? E' prematuro dire che questa sfida con la Roma può proiettare... E' una partita importante per noi, che veniamo da una brutta gara. E' difficile, ma dobbiamo reagire. Spalletti è un allenatore di grandissimo livello. La sfida è complicata. La gara di Bergamo può averci lasciato qualche incertezza. Dobbiamo crescere assolutamente. La nostra squadra è ringiovanita, ma deve passare attraverso questo tipo di errori. Bisogna saper gestire certi momenti delle partite. I passi da fare sono in questo senso. Sarà una gara difficile anche per loro. A Gabbiadini non ho detto assolutamente niente di diverso. Non è cambiato niente. Si è fatto male Milik, c'è Manolo: su 7 partite ne ha giocate 3 da titolare. E' chiaro che bisogna trovare un'alternativa a Manolo, dato che non può giocare ogni tre giorni. Riforma Allegri? E' quello che sognano tutti gli allenatori, di andare in ritiro e la squadra è fatta. Quando partono per le Nazionali non puoi allenare i giocatori. Più il contesto è organizzato e più la difficoltà aumenta. La penso come Allegri. Allo stadio abbiamo bisogno di tutti, anche di Aurelio che tifa per noi. La frase post Bergamo? Ho dato la stessa ed identica risposta anche in estate. Farla passare come una resa mi ha fatto girare un pò il cazzo e i coglioni, l'unica cosa di cui mi sono adombrato. Non mi sono mai arreso dalla terza categoria. La squadra con le migliori ripartenze è la Roma. Spalletti è un allenatore di livello elevatissimo. Il gruppo ha delle potenzailità enormi. Sono d'accordo con quello che ha fatto la società, che non ha preso calciatori bolliti. Abbiamo preso ragazzi del '94 e del '97 che ci faranno bestemmiare, ma sono di valore. Scudetto entro 10 anni? Il mio contratto è più breve, mi devo organizzare. Da 7-8 mesi giochiamo con squadre che mettono un uomo su Jorginho. Abbiamo tante soluzioni. Mertens può fare bene nello stretto".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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14/10/2024 - 19:15

CASTEL VOLTURNO (CE) - Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri hanno parlato in conferenza stampa, a Castel Volturno, per presentare insieme al Trentino Marketing il "Natale Azzurro" a Dimaro-Folgarida. Ecco quanto dichiarato ai microfoni di NapoliMagazine.Com, alla vigilia di Napoli-Roma.

 

 

Aurelio De Laurentiis: "In estate sono andato per tanto tempo fuori. Sono stato in Cina, poi in Inghilterra. Ho notato che c'è tanto amore per il calcio in questi territori internazionali. A Londra ho incontrato anche i due presidenti delle leghe americane: anche lì c'è un grande desiderio pioneristico di iniziare il calcio in maniera professionale. Dato che il football americano fa male ai giovani, le famiglie spingono per il calcio. A Londra eravamo io e la baronessa del West Ham, con 6-700 persone di giornalisti. Ho trovato una mentalità diversa, in Inghilterra non si cercava mai lo scoop, il commento. Quando ho parlato dei procuratori c'è stata solo una risata ed un applauso. E' chiaro che non faccio di tutta l'erba un fascio. Penso che il calcio sia obsoleto, molto vecchio. Il calcio è un contesto abitato da persone anziane. Aprendo il Corriere dello Sport, vedo che l'amico Walter Veltroni, uno di famiglia, fa una bellissima intervista ad Allegri. Senza entrare nel merito dell'intervista, dice che il giornalismo rischia di essere schiavo di una sindrome pericolosa, non ama più il racconto dello sport, l'analisi tecnica, conta solo la polemica, la ricerca del fiele, l'approssimazione analitica con cui un giocatore da 8 in pagella vale anche se ha giocato male ed ha fatto gol con lo stinco. Ho voluto dire questo perchè ho sempre parlato di mondializzazione, poichè il Napoli mi sta a cuore sono venuto a fare un patto con voi. Se vogliamo seminare dobbiamo parlare bene del calcio. Se iniziamo a disamorare i giovani non cambia nulla. Non possiamo sempre dire che gli stadi sono bruttissimi, che gli arbitri non sono bravi, è il sistema Italia che non funziona. Noi siamo un Paese di anrchici, di finti fascisti, finti comunisti e finti intellettuali. Siamo una copia sbiadita di quello che avremmo potuto essere. Io mi rendo disponibile a lavorare insieme, ma non per parlare del Napoli, dei nostri errori, ma per migliorare il calcio in Italia. Mica pubblicamente dobbiamo stare insieme allo stesso tavolo con Sarri. I giornalisti le fanno a caldo le risposte sugli arbitri. Ho dovuto precisare, perchè la gente può male interpretare. Con la moviola in campo la vittoria l'abbiamo avuta. Tra tre anni ci sarà un grande schermo per vedere ciò che è accaduto. I bilanci si fanno alla fine. Quando voi sollecitate il Circo o il Colosseo con le belve e i leoni, perchè alla seconda giornata già fate dei romanzi a puntate, che vuoi che dica. Abbiamo avuto un incidente con Milik, abbiamo Gabbiadini, Callejon e il falso nueve. Sarri le sa creare le alternative. La squadra l'abbiamo plasmata sulla modalità di gioco del mister. E' chiaro che per i nuovi serve tempo. Un Diawara che è appena arrivato, ha bisogno di tempo, Sarri pensa che lo può far "smaronare". Ragionamento che vale anche per Rog e gli altri. Sarà una gara difficile anche la Roma. Sono d'accordo con Allegri, che non si rende conto degli anni fiscali delle società che si chiudono il 30 giugno. Chiusura del mercato il 31 luglio e apertura del mercato il 1° giugno per asservirlo dal nuovo anno fiscale il 1° luglio. Questo è fondamentale. Riparametrare il secondo mercato? Sono d'accordo. Bisognerebbe fare un mercato mentre non si gioca, un mercato di gennaio di 15 giorni mentre non si gioca, per non far fare i fetentoni a nessuno tra agenti e giocatori. Siamo in un mondo dove può succedere di tutto. Io allo stadio? Me l'ha chiesto Sarri, ci sarò. Le parole di Sarri dopo Bergamo? La Juve appartiene alla famiglia Agnelli da decenni. Dietro la Juve ci sono Ferrari, Maserati, Fiat e Chrysler, un secolo di storia. Il Napoli l'ho preso in C, non esisteva più il Napoli. Un giudice mi ha dato un pezzo di carta. Se l'avessi chiamato "Campania" oggi stavamo parlando della sfida contro la Roma. Il Napoli ha vinto solo due scudetti. Il Napoli è fortissimo perchè i napoletani sono fortissimi e più forti degli altri, se l'Italia risorgerà lo dovrà ai napoletani. Abbiamo avuto due scudetti e il più grande giocatore della storia, Maradona. Questi anni del "New Naples" teniamoceli stressi. Il Napoli mi sta strettissimo, però faccio "pippa", sto zitto e sto al mio posto. Mi dicono che ho le vision, molte si sono avverate. Speriamo che tra 10 anni il Napoli sia dove spero. Spero che lo scudetto il Napoli lo vinca prima di 10 anni. La Juventus ha 380 milioni di fatturato? Datemene 100 in più a me e vediamo di cosa parliamo. Ho accettato di fare questo campionato e me la gioco fino alla fine. Certe volte i giornali mi danno responsabilità che non ho sullo stadio. Torno allo stadio non per amore del San Paolo, ma per amore di Napoli, della stampa e dei tifosi. Sto scrivendo una serie tv che si chiama "Nonni bastardi", che poi si chiamerà "Nonni da leoni" che saranno cazzutissimi. In Trentino c'è una bella proposta invernale. Regaliamo la terza maglia per una camera si ed una camera no, nell'altra un pallone autografato. Farò una settimana a Dimaro dal 7 febbraio con ospiti illustri. Il latte fa malissimo, parla con tutti gli anglosassoni. Dimmi quale animale che, dopo essere stato svezzato, beve il latte. Higuain l'ho voluto io e lo andai a prendere con Chiavelli: Bigon si offese, non lo dissi nemmeno a lui. Portai Higuain a Benitez. Rafa mi aveva suggerito di prendere Damiao. Quando guardai il suo procuratore non mi fu simpatico. Al Real Madrid non era una stella Higuain. Quando segni tanti gol crei disagio nei compagni. C'erano manifesti contro di me in tutta la città. Non è bello e piacevole quando qualcuno sbaglia che ti arrabbi e giri la mano. Il calcio è un gioco di squadra. Io sono un sentimentale, Higuain non l'avrei mandato via. Un anno prima gli ho offerto più di quanto prende alla Juventus. Incontrai il papà a Venezia, c'eravamo quasi accordati. Poi viene il fratello a febbraio-marzo e dice che Higuain non vuole giocare nel Napoli perchè non ci sono giocatori importanti. Poi ha detto una cosa che non voglio dire altrimenti succede un casino e creerei un casino all'interno della squadra. Con Hamsik sto insieme da 10 anni, non perche' lui è debole e noi siamo forti. Mi chiamò Moratti anni fa e mi chiese Hamsik, e gli dissi che era incedibile. Ad Hamsik ho aumentato l'ingaggio. Io non volevo il Napoli in C. La Lega disse che a Della Valle non l'avevano fatto partire dalla C1. Ricordo gli sputi di Martina Franca. Mio nonno materno ha lavorato tanto tempo sia in Giappone che in Cina. Quando ero presidente dei produttori mondiali del cinema, avevo un cinese come vice presidente: un giorno mi prese per mano e la Cina entrò nel commercio mondiale. Dissi ai miei figli di imparare il cinese. Otto anni fa passai un Natale a Shanghai e rimasi sotto shock. Ho aperto un ufficio a Pechino. Sto sviluppando da anni film cinesi con attori cinesi e registi cinesi. Dal ping pong sono passati al calcio. Può essere anche che vado a fare 15 giorni di ritiro in Cina. Non c'era nulla quando ho comprato il Napoli. C'erano solo i tifosi. Il problema oggi è diverso. Ci sono gli Stati Uniti che comandano. Murdoch può far vedere le partite nei licei. I presidentti sono tutti americani, arabi o cinesi. Le grandi famiglie stanno andando in America. Alle 3 del mattino io vedevo le partite del Napoli sui telefonini. I commentatori non amano il Napoli, non sono ex calciatori del Napoli. Infront si vende delle cose che non fanno parte di un calcio intelligente. C'è questa modalità assurda di fare il teatrino".

 

Maurizio Sarri: "Dissi che non volevo parlare degli arbitri, e che auspicavo l'intervento della società. L'anti Juve? E' prematuro dire che questa sfida con la Roma può proiettare... E' una partita importante per noi, che veniamo da una brutta gara. E' difficile, ma dobbiamo reagire. Spalletti è un allenatore di grandissimo livello. La sfida è complicata. La gara di Bergamo può averci lasciato qualche incertezza. Dobbiamo crescere assolutamente. La nostra squadra è ringiovanita, ma deve passare attraverso questo tipo di errori. Bisogna saper gestire certi momenti delle partite. I passi da fare sono in questo senso. Sarà una gara difficile anche per loro. A Gabbiadini non ho detto assolutamente niente di diverso. Non è cambiato niente. Si è fatto male Milik, c'è Manolo: su 7 partite ne ha giocate 3 da titolare. E' chiaro che bisogna trovare un'alternativa a Manolo, dato che non può giocare ogni tre giorni. Riforma Allegri? E' quello che sognano tutti gli allenatori, di andare in ritiro e la squadra è fatta. Quando partono per le Nazionali non puoi allenare i giocatori. Più il contesto è organizzato e più la difficoltà aumenta. La penso come Allegri. Allo stadio abbiamo bisogno di tutti, anche di Aurelio che tifa per noi. La frase post Bergamo? Ho dato la stessa ed identica risposta anche in estate. Farla passare come una resa mi ha fatto girare un pò il cazzo e i coglioni, l'unica cosa di cui mi sono adombrato. Non mi sono mai arreso dalla terza categoria. La squadra con le migliori ripartenze è la Roma. Spalletti è un allenatore di livello elevatissimo. Il gruppo ha delle potenzailità enormi. Sono d'accordo con quello che ha fatto la società, che non ha preso calciatori bolliti. Abbiamo preso ragazzi del '94 e del '97 che ci faranno bestemmiare, ma sono di valore. Scudetto entro 10 anni? Il mio contratto è più breve, mi devo organizzare. Da 7-8 mesi giochiamo con squadre che mettono un uomo su Jorginho. Abbiamo tante soluzioni. Mertens può fare bene nello stretto".

 

Antonio Petrazzuolo

 

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