Le Olimpiadi invernali “della rinascita” del 1956 e quelle di settant’anni dopo, di cui fervono i preparativi, caratterizzate dall’attenzione a nuove tecnologie e sostenibilità. A unirle un filo rosso fatto di bellezze naturali straordinarie, spirito sportivo, turismo e cultura: a raccontarle insieme è la mostra immersiva “Sport e montagna tra tradizione e innovazione. Cortina d’Ampezzo. Le due Olimpiadi”, inaugurata oggi, 8 ottobre, in Fiera a Padova, nel padiglione 6 di Padova Hall.
È la seconda tappa di un tour che, partito a Longarone (BL) lo scorso giugno, arriva a Padova dove si potrà visitare fino al 14 dicembre ad ingresso libero (orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, ingresso via Niccolò Tommaseo 59). La tappa successiva è Verona, dove la mostra arriverà il 29 dicembre negli spazi della Camera di Commercio, dove resterà visitabile fino al 31 gennaio. Infine, il tour si concluderà in un’altra località veneta dal 6 febbraio, giorno della Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
All’inaugurazione hanno preso parte Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto, Stefano Umberto Longo, Presidente della Fondazione Cortina, Antonio Santocono, Presidente Unioncamere Veneto e Camera di Commercio di Padova, Diego Bonavina, Assessore allo Sport del Comune di Padova, Paolo Ferrin, Presidente di Padova Hall, Caterina Carrer, Presidente di Longarone Fiere Dolomiti, e Ugo Soragni, curatore della mostra.
Promossa da Regione del Veneto, Comune di Cortina d’Ampezzo, Longarone Fiere Dolomiti, Fondazione Cortina, Venicepromex e Sistema Camerale Veneto, l’esposizione è caratterizzata da un mix di ambienti immersivi multimediali e oggetti storici: tra questi una fiaccola olimpica originale del 1956, affiancata a quella del 2026, un esemplare di bob degli anni Cinquanta, poster e fotografie, progetti e plastici degli impianti sportivi e delle altre opere connesse, dalle strade ai centri commerciali. A punteggiare il racconto sono poi diversi video d’epoca, tra cui cinegiornali e filmati dell’Istituto Luce, che raccontano l’epopea turistica e mondana di Cortina e i protagonisti della prima olimpiade ospitata ai piedi delle Tofane. La mostra, curata dall’architetto Ugo Soragni, è strutturata in sei spazi dedicati a “Lo scenario dolomitico e la conca ampezzana”, “La Regina delle Dolomiti tra natura, sport e mondanità”, “Cortina 1956: l’Olimpiade della rinascita”, “L’apertura dei Giochi: tra tradizione e nuove tecnologie di comunicazione”, “Le competizioni, i protagonisti, le vittorie” e “Cortina 2026: l’Olimpiade verde”.
«Il nome della mostra che oggi è stata inaugurata – afferma Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto – riassume uno spaccato di storia del Veneto degli ultimi settant’anni. Le Olimpiadi del 1956 consacrarono Cortina a meta internazionale indiscussa degli sport alpini e invernali. Le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali che presto si apriranno ripropongono le stesse emozioni figlie dei valori migliori dello sport ma hanno per teatro un Veneto nel suo complesso sempre più all’altezza di simile evento planetario. La mostra ci introduce in anticipo, tra ricordi e futuro, nel clima che coinvolgerà la nostra terra che per l’occasione sarà riferimento di milioni di appassionati in una vetrina unica per scenari ma anche per numero di spettatori, vera occasione di rinascita della nostra montagna».
«Dopo la tappa di Longarone, siamo felici di inaugurare, oggi a Padova, questa mostra che vuole da un lato celebrare le indimenticabili Olimpiadi del 1956 e dall’altro proiettarci verso i Giochi che tra pochi mesi renderanno protagonista non solo Cortina d’Ampezzo ma anche tutta la nostra Regione. Noi di Fondazione Cortina operiamo per far sì che i grandi eventi sportivi diventino un traino per il territorio in termini di sviluppo, opportunità e identità condivisa. Per questo siamo convinti del valore di iniziative che, come questa mostra, rappresentano un’opportunità di incontro e partecipazione per tutta la comunità veneta» ha commentato Stefano Umberto Longo, Presidente di Fondazione Cortina.
«Siamo orgogliosi del fatto che la Fiera di Padova possa ospitare la mostra “Cortina d'Ampezzo. Le due Olimpiadi” – spiega Antonio Santocono, Presidente di Unioncamere Veneto e della Camera di Commercio di Padova –. L'esposizione, occasione unica per promuovere i valori olimpici e offrire ai cittadini e ai visitatori un’esperienza che unisce cultura e sport, contribuirà a connettere la città al grande appuntamento internazionale che ci attende nel 2026, con la sua portata dal punto di vista sportivo, ma anche con il suo indotto economico».
di Napoli Magazine
08/10/2025 - 18:12
Le Olimpiadi invernali “della rinascita” del 1956 e quelle di settant’anni dopo, di cui fervono i preparativi, caratterizzate dall’attenzione a nuove tecnologie e sostenibilità. A unirle un filo rosso fatto di bellezze naturali straordinarie, spirito sportivo, turismo e cultura: a raccontarle insieme è la mostra immersiva “Sport e montagna tra tradizione e innovazione. Cortina d’Ampezzo. Le due Olimpiadi”, inaugurata oggi, 8 ottobre, in Fiera a Padova, nel padiglione 6 di Padova Hall.
È la seconda tappa di un tour che, partito a Longarone (BL) lo scorso giugno, arriva a Padova dove si potrà visitare fino al 14 dicembre ad ingresso libero (orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, ingresso via Niccolò Tommaseo 59). La tappa successiva è Verona, dove la mostra arriverà il 29 dicembre negli spazi della Camera di Commercio, dove resterà visitabile fino al 31 gennaio. Infine, il tour si concluderà in un’altra località veneta dal 6 febbraio, giorno della Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
All’inaugurazione hanno preso parte Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto, Stefano Umberto Longo, Presidente della Fondazione Cortina, Antonio Santocono, Presidente Unioncamere Veneto e Camera di Commercio di Padova, Diego Bonavina, Assessore allo Sport del Comune di Padova, Paolo Ferrin, Presidente di Padova Hall, Caterina Carrer, Presidente di Longarone Fiere Dolomiti, e Ugo Soragni, curatore della mostra.
Promossa da Regione del Veneto, Comune di Cortina d’Ampezzo, Longarone Fiere Dolomiti, Fondazione Cortina, Venicepromex e Sistema Camerale Veneto, l’esposizione è caratterizzata da un mix di ambienti immersivi multimediali e oggetti storici: tra questi una fiaccola olimpica originale del 1956, affiancata a quella del 2026, un esemplare di bob degli anni Cinquanta, poster e fotografie, progetti e plastici degli impianti sportivi e delle altre opere connesse, dalle strade ai centri commerciali. A punteggiare il racconto sono poi diversi video d’epoca, tra cui cinegiornali e filmati dell’Istituto Luce, che raccontano l’epopea turistica e mondana di Cortina e i protagonisti della prima olimpiade ospitata ai piedi delle Tofane. La mostra, curata dall’architetto Ugo Soragni, è strutturata in sei spazi dedicati a “Lo scenario dolomitico e la conca ampezzana”, “La Regina delle Dolomiti tra natura, sport e mondanità”, “Cortina 1956: l’Olimpiade della rinascita”, “L’apertura dei Giochi: tra tradizione e nuove tecnologie di comunicazione”, “Le competizioni, i protagonisti, le vittorie” e “Cortina 2026: l’Olimpiade verde”.
«Il nome della mostra che oggi è stata inaugurata – afferma Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto – riassume uno spaccato di storia del Veneto degli ultimi settant’anni. Le Olimpiadi del 1956 consacrarono Cortina a meta internazionale indiscussa degli sport alpini e invernali. Le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali che presto si apriranno ripropongono le stesse emozioni figlie dei valori migliori dello sport ma hanno per teatro un Veneto nel suo complesso sempre più all’altezza di simile evento planetario. La mostra ci introduce in anticipo, tra ricordi e futuro, nel clima che coinvolgerà la nostra terra che per l’occasione sarà riferimento di milioni di appassionati in una vetrina unica per scenari ma anche per numero di spettatori, vera occasione di rinascita della nostra montagna».
«Dopo la tappa di Longarone, siamo felici di inaugurare, oggi a Padova, questa mostra che vuole da un lato celebrare le indimenticabili Olimpiadi del 1956 e dall’altro proiettarci verso i Giochi che tra pochi mesi renderanno protagonista non solo Cortina d’Ampezzo ma anche tutta la nostra Regione. Noi di Fondazione Cortina operiamo per far sì che i grandi eventi sportivi diventino un traino per il territorio in termini di sviluppo, opportunità e identità condivisa. Per questo siamo convinti del valore di iniziative che, come questa mostra, rappresentano un’opportunità di incontro e partecipazione per tutta la comunità veneta» ha commentato Stefano Umberto Longo, Presidente di Fondazione Cortina.
«Siamo orgogliosi del fatto che la Fiera di Padova possa ospitare la mostra “Cortina d'Ampezzo. Le due Olimpiadi” – spiega Antonio Santocono, Presidente di Unioncamere Veneto e della Camera di Commercio di Padova –. L'esposizione, occasione unica per promuovere i valori olimpici e offrire ai cittadini e ai visitatori un’esperienza che unisce cultura e sport, contribuirà a connettere la città al grande appuntamento internazionale che ci attende nel 2026, con la sua portata dal punto di vista sportivo, ma anche con il suo indotto economico».