Sarà un fine molto settimana molto intenso per il pugilato italiano. Attualmente l'unico titolo vero in possesso della boxe tricolore è l'europeo dei pesi gallo di Cristian Zara, ma tra sabato e domenica le cose potrebbero cambiare se Ivan Zucco e Claudio Squeo usciranno vittoriosi dai rispettivi combattimenti, per i quali è prevista la diretta in streaming su Dazn. Zucco, 29enne boxeur di Verbania imbattuto in 21 match da professionista, affronterà sabato 7 per l'europeo dei supermedi l'inglese Callum Simpson, anche lui immune da sconfitte, e dovrà quindi battersi non solo contro un rivale insidioso ma anche e soprattutto contro il fattore campo, che nel pugilato conta sempre e ancora di più se affronti un rivale di Barnsley sul ring allestito nello stadio del club che porta il nome della città stessa. Ma Zucco, pugile un po' anomalo in quanto non ha un passato difficile né viene dalla strada, ma anzi è il classico ragazzo di buona famiglia, non sembra preoccupato più di tanto: "tutto ciò mi gasa - le sue parole -, perché ho tutto da guadagnare: visibilità, telecamere, un titolo europeo in palio, un pubblico enorme. È lui che deve stravincere per dimostrare qualcosa, non certo io. Se vinco per me si apriranno porte molto importanti, e in ogni caso combattere in Inghilterra, una delle patrie storiche della boxe, per è un onore immenso". Ancor più difficile appare il compito del pugliese di Molfetta Claudio Squeo, 34enne con due lauree (giurisprudenza e scienze motorie) che domenica 8 cercherà la terza, quella pugilistica, sul quadrato del Gold Coast Convention Center a Broadbeach, nel Queensland. Si batterà per il titolo mondiale dei massimi leggeri Ibf contro il campione in carica Jai Opetaia, 27 incontri tutti vinti e fighter come da tempo in Australia non se ne vedevano. "Il mio obiettivo è trasformare la boxe australiana in qualcosa di enorme - spiega Opetaia - e spazzerò via chiunque troverò nel mio cammino fin quando non avrò unificato tutti i titoli della mia categoria". Poi il programma del boxeur dietro al quale c'è il nuovo Re Mida della 'nobile arte' Turki Alalshikh con Riyadh Season, è di passare nei pesi massimi, e sfidare Oleksandr Usyk se l'ucraino sarà ancora il campione del mondo, o chiunque sia. Ma Squeo, detto 'Toro Rosso' senza alcun riferimento a bevande energetiche ma per il colore dei capelli e per l'irruenza della sua azione, non si fa impressionare, pur consapevole della difficoltà dell'impegno. "Sono sfavorito, ma i miracoli a volte accadono - spiega Squeo -. Mi sono preparato benissimo, e poi nel pugilato nulla è scontato, perché in una categoria come la mia, dove i pugni fanno male, un colpo può decidere tutto". Così il ragazzino che veniva bullizzato in quanto grasso e che poi in palestra si è trasformato, non si dà per vinto. Il suo piano è di andare sotto e di cercare di piazzare più colpi possibili al corpo di un rivale a cui rende dieci centimetri di altezza per fiaccarne la resistenza. "Lo sfiderò 'dal basso' del mio 1,78 con il mio pugilato aggressivo e asfissiante", spiega Squeo, la cui vittoria è pagata dai bookmakers 21 volte la posta: hai visto mai che qualcuno domenica si arricchisce...
di Napoli Magazine
05/06/2025 - 14:54
Sarà un fine molto settimana molto intenso per il pugilato italiano. Attualmente l'unico titolo vero in possesso della boxe tricolore è l'europeo dei pesi gallo di Cristian Zara, ma tra sabato e domenica le cose potrebbero cambiare se Ivan Zucco e Claudio Squeo usciranno vittoriosi dai rispettivi combattimenti, per i quali è prevista la diretta in streaming su Dazn. Zucco, 29enne boxeur di Verbania imbattuto in 21 match da professionista, affronterà sabato 7 per l'europeo dei supermedi l'inglese Callum Simpson, anche lui immune da sconfitte, e dovrà quindi battersi non solo contro un rivale insidioso ma anche e soprattutto contro il fattore campo, che nel pugilato conta sempre e ancora di più se affronti un rivale di Barnsley sul ring allestito nello stadio del club che porta il nome della città stessa. Ma Zucco, pugile un po' anomalo in quanto non ha un passato difficile né viene dalla strada, ma anzi è il classico ragazzo di buona famiglia, non sembra preoccupato più di tanto: "tutto ciò mi gasa - le sue parole -, perché ho tutto da guadagnare: visibilità, telecamere, un titolo europeo in palio, un pubblico enorme. È lui che deve stravincere per dimostrare qualcosa, non certo io. Se vinco per me si apriranno porte molto importanti, e in ogni caso combattere in Inghilterra, una delle patrie storiche della boxe, per è un onore immenso". Ancor più difficile appare il compito del pugliese di Molfetta Claudio Squeo, 34enne con due lauree (giurisprudenza e scienze motorie) che domenica 8 cercherà la terza, quella pugilistica, sul quadrato del Gold Coast Convention Center a Broadbeach, nel Queensland. Si batterà per il titolo mondiale dei massimi leggeri Ibf contro il campione in carica Jai Opetaia, 27 incontri tutti vinti e fighter come da tempo in Australia non se ne vedevano. "Il mio obiettivo è trasformare la boxe australiana in qualcosa di enorme - spiega Opetaia - e spazzerò via chiunque troverò nel mio cammino fin quando non avrò unificato tutti i titoli della mia categoria". Poi il programma del boxeur dietro al quale c'è il nuovo Re Mida della 'nobile arte' Turki Alalshikh con Riyadh Season, è di passare nei pesi massimi, e sfidare Oleksandr Usyk se l'ucraino sarà ancora il campione del mondo, o chiunque sia. Ma Squeo, detto 'Toro Rosso' senza alcun riferimento a bevande energetiche ma per il colore dei capelli e per l'irruenza della sua azione, non si fa impressionare, pur consapevole della difficoltà dell'impegno. "Sono sfavorito, ma i miracoli a volte accadono - spiega Squeo -. Mi sono preparato benissimo, e poi nel pugilato nulla è scontato, perché in una categoria come la mia, dove i pugni fanno male, un colpo può decidere tutto". Così il ragazzino che veniva bullizzato in quanto grasso e che poi in palestra si è trasformato, non si dà per vinto. Il suo piano è di andare sotto e di cercare di piazzare più colpi possibili al corpo di un rivale a cui rende dieci centimetri di altezza per fiaccarne la resistenza. "Lo sfiderò 'dal basso' del mio 1,78 con il mio pugilato aggressivo e asfissiante", spiega Squeo, la cui vittoria è pagata dai bookmakers 21 volte la posta: hai visto mai che qualcuno domenica si arricchisce...