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Ciclismo, Lappartient: "Da presidente dell'Uci, sono particolarmente felice di ripartire dall'Italia"
01.08.2020 18:11 di Napoli Magazine

"Siamo uno dei pochi sport che sta riuscendo a ripartire e tutte le parti coinvolte, dalle squadre agli atleti, agli organizzatori, sono felici di poter iniziare la stagione. Ora dobbiamo solo incrociare le dita e sperare che tutto vada al meglio fino a fine anno. E poi, da presidente dell'Uci, sono particolarmente felice di ripartire dall'Italia: sappiamo che questo Paese ha sofferto molto in questi mesi, ma ora ci siamo. La vita riprende anche dal ciclismo ed è splendido". Così David Lappartient, presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale, presente oggi alla Strade Bianche, ha commentato ai microfoni della Rai la ripartenza della stagione del grande ciclismo con la gara di Rcs Sport. "Non è stato semplice per tutti ridisegnare il calendario e avere sei-sette mesi di gare compresse in tre mesi - ha aggiunto il n.1 del ciclismo mondiale - ma ci siamo riusciti. Per le squadre, soprattutto, era fondamentale gareggiare in questa stagione, altrimenti alcune di loro sarebbero scomparse: questo lo volevamo evitare. Le sfide non sono ancora finite". "Ci sono ancora chiusure, il Coronavirus si sposta anche in alcune parti della Spagna e altrove - conclude -: le autorità locali possono aver paura per il passaggio di una corsa, quindi negarne lo svolgimento sul loro territorio. Penso che quanto sta succedendo per la Milano-Sanremo non sia molto giusto, magari il prossimo anno quando la corsa non passerà più dai luoghi che quest'anno l'anno vietata, la penseranno diversamente. Ma ovviamente il potere è tutto delle autorità locali e dei Governi, come Uci dobbiamo seguire le loro indicazioni: il problema è che, a volte, abbiamo pochissimo tempo per adattarci. Così è stato per la Milano-Sanremo, con il percorso che è stato cambiato all'ultimo. Nel ciclismo, comunque, tutto è possibile".

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Ciclismo, Lappartient: "Da presidente dell'Uci, sono particolarmente felice di ripartire dall'Italia"

di Napoli Magazine

01/08/2024 - 18:11

"Siamo uno dei pochi sport che sta riuscendo a ripartire e tutte le parti coinvolte, dalle squadre agli atleti, agli organizzatori, sono felici di poter iniziare la stagione. Ora dobbiamo solo incrociare le dita e sperare che tutto vada al meglio fino a fine anno. E poi, da presidente dell'Uci, sono particolarmente felice di ripartire dall'Italia: sappiamo che questo Paese ha sofferto molto in questi mesi, ma ora ci siamo. La vita riprende anche dal ciclismo ed è splendido". Così David Lappartient, presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale, presente oggi alla Strade Bianche, ha commentato ai microfoni della Rai la ripartenza della stagione del grande ciclismo con la gara di Rcs Sport. "Non è stato semplice per tutti ridisegnare il calendario e avere sei-sette mesi di gare compresse in tre mesi - ha aggiunto il n.1 del ciclismo mondiale - ma ci siamo riusciti. Per le squadre, soprattutto, era fondamentale gareggiare in questa stagione, altrimenti alcune di loro sarebbero scomparse: questo lo volevamo evitare. Le sfide non sono ancora finite". "Ci sono ancora chiusure, il Coronavirus si sposta anche in alcune parti della Spagna e altrove - conclude -: le autorità locali possono aver paura per il passaggio di una corsa, quindi negarne lo svolgimento sul loro territorio. Penso che quanto sta succedendo per la Milano-Sanremo non sia molto giusto, magari il prossimo anno quando la corsa non passerà più dai luoghi che quest'anno l'anno vietata, la penseranno diversamente. Ma ovviamente il potere è tutto delle autorità locali e dei Governi, come Uci dobbiamo seguire le loro indicazioni: il problema è che, a volte, abbiamo pochissimo tempo per adattarci. Così è stato per la Milano-Sanremo, con il percorso che è stato cambiato all'ultimo. Nel ciclismo, comunque, tutto è possibile".