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Ciclismo, Mondiali, Ciccone: "Una delle gare più dure di sempre"
28.09.2025 18:27 di Napoli Magazine
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"Oggi ho perso 15 anni di vita in sole 6 ore: una delle giornate in bici più dure di sempre, una sofferenza atroce. Abbiamo faticato moltissimo, forse anche a causa del clima. E' stata una gara al limite delle forze". Così Giulio Ciccone sulla prova in strada del Mondiale di Ciclismo in Ruanda. "Come previsto, il punto chiave è stato sulla salita fuori dal circuito. Lì sono riuscito a gestirmi bene: sapevo che non dovevo seguire gli attacchi, ma correre di rimessa - aggiunge - Il muro l'ho passato bene e le sensazioni erano positive, ma in una gara così basta un attimo per spegnersi. Abbiamo dato il massimo. Quando Remco ha attaccato, ho sbagliato a seguirlo: stare a ruota con lui in pianura era peggio che andare in salita. Un errore che ho pagato. Bisogna essere realisti: abbiamo dato tutto quello che potevamo dare. Forse una top 5 avrebbe avuto un sapore diverso, ma non ho rimpianti: sono soddisfatto della mia prestazione e del lavoro della squadra. Siamo un bel gruppo e in gara siamo stati vicini: voglio ringraziare tutti i miei compagni per questo". "Siamo soddisfatti del risultato, perché siamo stati lì con i primi in una gara durissima. Ho sempre detto che oggi serviva condizione, e la dimostrazione è che alcuni favoriti sono crollati nel finale. Bravo Giulio a resistere fino alla fine. In gare come questa, anche la minima differenza viene esasperata, e oggi Remco ne ha pagato le conseguenze. Se Remco ha perso 2 minuti e Ciccone ha chiuso sesto, significa che il risultato vale davvero", gli fa eco il ct Marco Villa al suo esordio alla guida della Nazionale ad un mondiale.

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Ciclismo, Mondiali, Ciccone: "Una delle gare più dure di sempre"

di Napoli Magazine

28/09/2025 - 18:27

"Oggi ho perso 15 anni di vita in sole 6 ore: una delle giornate in bici più dure di sempre, una sofferenza atroce. Abbiamo faticato moltissimo, forse anche a causa del clima. E' stata una gara al limite delle forze". Così Giulio Ciccone sulla prova in strada del Mondiale di Ciclismo in Ruanda. "Come previsto, il punto chiave è stato sulla salita fuori dal circuito. Lì sono riuscito a gestirmi bene: sapevo che non dovevo seguire gli attacchi, ma correre di rimessa - aggiunge - Il muro l'ho passato bene e le sensazioni erano positive, ma in una gara così basta un attimo per spegnersi. Abbiamo dato il massimo. Quando Remco ha attaccato, ho sbagliato a seguirlo: stare a ruota con lui in pianura era peggio che andare in salita. Un errore che ho pagato. Bisogna essere realisti: abbiamo dato tutto quello che potevamo dare. Forse una top 5 avrebbe avuto un sapore diverso, ma non ho rimpianti: sono soddisfatto della mia prestazione e del lavoro della squadra. Siamo un bel gruppo e in gara siamo stati vicini: voglio ringraziare tutti i miei compagni per questo". "Siamo soddisfatti del risultato, perché siamo stati lì con i primi in una gara durissima. Ho sempre detto che oggi serviva condizione, e la dimostrazione è che alcuni favoriti sono crollati nel finale. Bravo Giulio a resistere fino alla fine. In gare come questa, anche la minima differenza viene esasperata, e oggi Remco ne ha pagato le conseguenze. Se Remco ha perso 2 minuti e Ciccone ha chiuso sesto, significa che il risultato vale davvero", gli fa eco il ct Marco Villa al suo esordio alla guida della Nazionale ad un mondiale.