"Chiudiamo questo Mondiale con il sesto posto di Giulio Ciccone, che ha fatto il massimo in una corsa durissima. Del resto a cento chilometri dall'arrivo, Pogacar ha fatto esplodere la corsa, e da lì in poi è stata una lotta tra fenomeni. Per noi un risultato decoroso": il presidente della Fci, Cordiano Dagnoni, stila un bilancio complessivo della giornata e della partecipazione dell'Italia ai Mondiali di ciclismo in Ruanda. "Il bilancio azzurro è positivo, torniamo a casa con un oro, tre medaglie e una serie di quarti posti dolorosi. Siamo partiti con il bronzo della Venturelli, che ha messo a frutto le sue doti di atleta polivalente. Bello l'argento della Pegolo, e poi la perla di Finn che ha reso felici tutti gli italiani", conclude il numero 1 della Federciclismo.
di Napoli Magazine
28/09/2025 - 18:23
"Chiudiamo questo Mondiale con il sesto posto di Giulio Ciccone, che ha fatto il massimo in una corsa durissima. Del resto a cento chilometri dall'arrivo, Pogacar ha fatto esplodere la corsa, e da lì in poi è stata una lotta tra fenomeni. Per noi un risultato decoroso": il presidente della Fci, Cordiano Dagnoni, stila un bilancio complessivo della giornata e della partecipazione dell'Italia ai Mondiali di ciclismo in Ruanda. "Il bilancio azzurro è positivo, torniamo a casa con un oro, tre medaglie e una serie di quarti posti dolorosi. Siamo partiti con il bronzo della Venturelli, che ha messo a frutto le sue doti di atleta polivalente. Bello l'argento della Pegolo, e poi la perla di Finn che ha reso felici tutti gli italiani", conclude il numero 1 della Federciclismo.