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DOPING - Il presidente della Wada: "Per combatterlo serve unità"
02.12.2025 14:06 di Napoli Magazine
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Il presidente dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada), Witold Banka, ha fatto un invito all'unità nel suo discorso d'apertura della Conferenza mondiale sul doping nello sport, organizzata a Busan, in Corea del Sud, alla presenza della numero 1 del Comitato olimpico internazionale, Kristy Coventry. Banka ha anche espressamente citato gli Enhanced Games, i 'Giochi dei dopati', previsti a maggio a Las Vegas. "L'unità dell'Agenzia è stata messa alla prova - ha detto - perché alcune voci hanno scelto il confronto piuttosto che la cooperazione, parlando come se le loro nazioni o istituzioni fossero superiori alle altre, come se fossero le uniche ad agire con integrità". Senza nominarli, il dirigente polacco si riferiva soprattutto agli Stati Uniti, con i quali i rapporti sono estremamente tesi dopo la vicenda dei nuotatori cinesi". Ventitré atleti erano risultati positivi nel 2021, ma sono stati autorizzati dalla Wada a prendere parte ai Giochi di Parigi, suscitando l'indignazione degli Usa che da gennaio non versano contributi finanziari all'Agenzia, mentre il capo dell'Agenzia antidoping statunitense, Travis Tygart, ha ripetutamente attaccato l'istituzione. "A coloro che si comportano come se provenissero da sistemi migliori, che si aspettano che il mondo segua le loro crociate personali, diciamo rispettosamente ma con fermezza: no - ha dichiarato Banka -. La lotta contro il doping non appartiene né a una nazione né a una persona. Restiamo uniti, non divisi da confini o ideologie, ma uniti dalla responsabilità".    

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DOPING - Il presidente della Wada: "Per combatterlo serve unità"

di Napoli Magazine

02/12/2025 - 14:06

Il presidente dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada), Witold Banka, ha fatto un invito all'unità nel suo discorso d'apertura della Conferenza mondiale sul doping nello sport, organizzata a Busan, in Corea del Sud, alla presenza della numero 1 del Comitato olimpico internazionale, Kristy Coventry. Banka ha anche espressamente citato gli Enhanced Games, i 'Giochi dei dopati', previsti a maggio a Las Vegas. "L'unità dell'Agenzia è stata messa alla prova - ha detto - perché alcune voci hanno scelto il confronto piuttosto che la cooperazione, parlando come se le loro nazioni o istituzioni fossero superiori alle altre, come se fossero le uniche ad agire con integrità". Senza nominarli, il dirigente polacco si riferiva soprattutto agli Stati Uniti, con i quali i rapporti sono estremamente tesi dopo la vicenda dei nuotatori cinesi". Ventitré atleti erano risultati positivi nel 2021, ma sono stati autorizzati dalla Wada a prendere parte ai Giochi di Parigi, suscitando l'indignazione degli Usa che da gennaio non versano contributi finanziari all'Agenzia, mentre il capo dell'Agenzia antidoping statunitense, Travis Tygart, ha ripetutamente attaccato l'istituzione. "A coloro che si comportano come se provenissero da sistemi migliori, che si aspettano che il mondo segua le loro crociate personali, diciamo rispettosamente ma con fermezza: no - ha dichiarato Banka -. La lotta contro il doping non appartiene né a una nazione né a una persona. Restiamo uniti, non divisi da confini o ideologie, ma uniti dalla responsabilità".