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FASI - A Curno incoronati i vincitori di tappa e i trionfatori di circuito
17.06.2025 12:41 di Napoli Magazine

Un'altra grande sfida per la specialità di difficoltà ha chiuso il circuito di Coppa Italia Lead. All'Orobia Climbing di Curno (BG) è andata in scena la terza tappa di Coppa, dopo la prova di aprile a Casalecchio di Reno e quella di maggio a Pero.

Le vie ideate da Moroni e dallo staff dei tracciatori hanno messo alla prova 58 atleti e 47 atlete provenienti da tutto lo stivale.

Nella qualifica maschile si è posto alla guida del gruppo Matteo Reusa (top e 33), tallonato da Filip Schenk (top e 31+) e da Stefano Ghisolfi (31 e 35+).  Sul fronte femminile è stata Ilaria Scolaris a farla da padrona, con 2 top, inseguita da Savina Nicelli (top e 36+) e Claudia Ghisolfi (31+ e 35+).

Nella semifinale maschile sono cambiate le posizioni in classifica ma si sono mantenuti i 3 nomi della qualifica nei 3 piazzamenti d’onore: Ghisolfi si è piazzato al comando (43+), seguito da Schenk (40) e da Reusa (34+). Nella semifinale femminile la Scolaris si è confermata al comando, unica a raggiungere il top. Subito dietro si è piazzata nuovamente Savina Nicelli (42+) e poi Emma Gregorotti (41+).

Ma il trionfatore delle due tappe precedenti non aveva nessuna intenzione di cedere il gradino più alto del podio: è stato infatti Giovanni Placci a vincere per la terza volta la prova di Coppa, raggiungendo il movimento 36+. Si è accaparrato l’argento Stefano Ghisolfi (col movimento 32+) e ha agguantato il bronzo Filip Schenk (31+).

Nella finale femminile è salita sul gradino più alto del podio Ilaria Scolaris, col movimento 35+. Medaglia d’argento per Claudia Ghisolfi (32+) e medaglia di bronzo per Viola Battistella (27).

Placci e la Scolaris non si sono limitati a ricevere la medaglia di tappa, ma hanno sollevato anche il trofeo di circuito. L'atleta faentino, in forza alle Fiamme Oro, ha dominato con 3000 punti, dati dalle sue 3 vittorie. Matteo Reusa ha conquistato l’argento, con 2220 punti, e Filip Schenk il bronzo, con 1705 punti. La torinese Scolaris (in forza alla S.A.S.P. Torino) ha portato a casa il titolo con 2 ori e 1 bronzo (2690 punti). Argento per Savina Nicelli (2350 punti) e bronzo per Claudia Ghisolfi (2040 punti).

Entusiasta, Ilaria Scolaris, ha dichiarato: “La gara è stata molto difficile a livello emotivo per me, perché sapevo che dovevo fare bene per poter vincere il titolo, che mi stava molto a cuore, e nelle ultime settimane ho avuto diversi momenti difficili a livello emotivo in famiglia, un po’ di dubbi, un po’ di stanchezza. Quindi sono arrivata alla gara con un po’ più di timore, un po’ più di difficoltà rispetto alle prime. Però sono contenta di essere riuscita a mettere da parte questi dubbi durante la scalata e di aver combattuto fino all'ultimo sulla finale, che era davvero molto più intensa rispetto alle altre vie. Sono soddisfatta di essere riuscita a concentrarmi bene su sulla via e di aver scalato al meglio. Sono molto felice sia per la tappa che per il titolo.

I miei prossimi impegni sono il prossimo weekend la prima Coppa Europa a Campitello e poi ricomincia il circuito di Coppa del Mondo Lead, su cui ovviamente voglio concentrarmi.”

Dopo la vittoria anche Giovanni Placci ci ha raccontato come sta vivendo questa stagione agonistica: “Innanzitutto vorrei ringraziare la Federazione, perché al Centro Federale di Arco abbiamo fatto allenamenti tra di noi ragazzi della Nazionale: è veramente un ambiente stupendo con ottime strutture, anche se ci sono ancora cose da migliorare, ma la Federazione ci ascolta e ci viene incontro. Quindi sono super contento e per me è veramente un sogno che si avvera. La comunità, il legame che si può creare in quel luogo tra gli atleti sicuramente aiuta a raggiungere i risultati.

Il mio obiettivo di quest'anno è fare finale in Coppa del Mondo e quindi queste tappe di Coppa Italia sono per me allenamenti fisici e mentali. Sono contento di come ho gestito la parte mentale in queste gare e sicuramente lo stile di Coppa Italia mi si addice molto, quindi riesco ad esprimermi bene anche sulla parte fisica. Però il mio focus rimane sulle Coppe del Mondo e sono super motivato per Innsbruck, Chamonix, Madrid, credo veramente che posso fare bene e non vedo l’ora.

Sono anche molto contento dell'approccio che ho quest'anno alle gare. Riesco ad apprezzare tutte le cose belle che comporta la gara e l’arrampicata in generale. Quando fai le Coppe del Mondo vai in posti bellissimi, sei con amici, conosci un sacco di gente. Ma anche in Coppa Italia sei con gli amici e comunque scali su vie belle e fai ciò che ti piace: se tieni a mente quello, secondo me riesci a viverla molto tranquillo, godertela di più e performare al meglio. E spero che questo discorso motivi anche i giovani, che per me una cosa importantissima. Io ho un fratello che arrampica e per me è importante andare bene nelle gare tanto quanto essere un esempio per i giovani, e spero di esserlo. Infine ringrazio il mio allenatore Riccardo Moroni che è sempre presente per me, e ringrazio anche il mio mental Coach Alessandro Sala.”

Non resta che fare un grande in bocca al lupo a questi due campioni e a tutto il Team azzurro in vista dei prossimi impegni internazionali, certi che il livello dimostrato in questo circuito nazionale sia stato di ottima qualità.

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FASI - A Curno incoronati i vincitori di tappa e i trionfatori di circuito

di Napoli Magazine

17/06/2025 - 12:41

Un'altra grande sfida per la specialità di difficoltà ha chiuso il circuito di Coppa Italia Lead. All'Orobia Climbing di Curno (BG) è andata in scena la terza tappa di Coppa, dopo la prova di aprile a Casalecchio di Reno e quella di maggio a Pero.

Le vie ideate da Moroni e dallo staff dei tracciatori hanno messo alla prova 58 atleti e 47 atlete provenienti da tutto lo stivale.

Nella qualifica maschile si è posto alla guida del gruppo Matteo Reusa (top e 33), tallonato da Filip Schenk (top e 31+) e da Stefano Ghisolfi (31 e 35+).  Sul fronte femminile è stata Ilaria Scolaris a farla da padrona, con 2 top, inseguita da Savina Nicelli (top e 36+) e Claudia Ghisolfi (31+ e 35+).

Nella semifinale maschile sono cambiate le posizioni in classifica ma si sono mantenuti i 3 nomi della qualifica nei 3 piazzamenti d’onore: Ghisolfi si è piazzato al comando (43+), seguito da Schenk (40) e da Reusa (34+). Nella semifinale femminile la Scolaris si è confermata al comando, unica a raggiungere il top. Subito dietro si è piazzata nuovamente Savina Nicelli (42+) e poi Emma Gregorotti (41+).

Ma il trionfatore delle due tappe precedenti non aveva nessuna intenzione di cedere il gradino più alto del podio: è stato infatti Giovanni Placci a vincere per la terza volta la prova di Coppa, raggiungendo il movimento 36+. Si è accaparrato l’argento Stefano Ghisolfi (col movimento 32+) e ha agguantato il bronzo Filip Schenk (31+).

Nella finale femminile è salita sul gradino più alto del podio Ilaria Scolaris, col movimento 35+. Medaglia d’argento per Claudia Ghisolfi (32+) e medaglia di bronzo per Viola Battistella (27).

Placci e la Scolaris non si sono limitati a ricevere la medaglia di tappa, ma hanno sollevato anche il trofeo di circuito. L'atleta faentino, in forza alle Fiamme Oro, ha dominato con 3000 punti, dati dalle sue 3 vittorie. Matteo Reusa ha conquistato l’argento, con 2220 punti, e Filip Schenk il bronzo, con 1705 punti. La torinese Scolaris (in forza alla S.A.S.P. Torino) ha portato a casa il titolo con 2 ori e 1 bronzo (2690 punti). Argento per Savina Nicelli (2350 punti) e bronzo per Claudia Ghisolfi (2040 punti).

Entusiasta, Ilaria Scolaris, ha dichiarato: “La gara è stata molto difficile a livello emotivo per me, perché sapevo che dovevo fare bene per poter vincere il titolo, che mi stava molto a cuore, e nelle ultime settimane ho avuto diversi momenti difficili a livello emotivo in famiglia, un po’ di dubbi, un po’ di stanchezza. Quindi sono arrivata alla gara con un po’ più di timore, un po’ più di difficoltà rispetto alle prime. Però sono contenta di essere riuscita a mettere da parte questi dubbi durante la scalata e di aver combattuto fino all'ultimo sulla finale, che era davvero molto più intensa rispetto alle altre vie. Sono soddisfatta di essere riuscita a concentrarmi bene su sulla via e di aver scalato al meglio. Sono molto felice sia per la tappa che per il titolo.

I miei prossimi impegni sono il prossimo weekend la prima Coppa Europa a Campitello e poi ricomincia il circuito di Coppa del Mondo Lead, su cui ovviamente voglio concentrarmi.”

Dopo la vittoria anche Giovanni Placci ci ha raccontato come sta vivendo questa stagione agonistica: “Innanzitutto vorrei ringraziare la Federazione, perché al Centro Federale di Arco abbiamo fatto allenamenti tra di noi ragazzi della Nazionale: è veramente un ambiente stupendo con ottime strutture, anche se ci sono ancora cose da migliorare, ma la Federazione ci ascolta e ci viene incontro. Quindi sono super contento e per me è veramente un sogno che si avvera. La comunità, il legame che si può creare in quel luogo tra gli atleti sicuramente aiuta a raggiungere i risultati.

Il mio obiettivo di quest'anno è fare finale in Coppa del Mondo e quindi queste tappe di Coppa Italia sono per me allenamenti fisici e mentali. Sono contento di come ho gestito la parte mentale in queste gare e sicuramente lo stile di Coppa Italia mi si addice molto, quindi riesco ad esprimermi bene anche sulla parte fisica. Però il mio focus rimane sulle Coppe del Mondo e sono super motivato per Innsbruck, Chamonix, Madrid, credo veramente che posso fare bene e non vedo l’ora.

Sono anche molto contento dell'approccio che ho quest'anno alle gare. Riesco ad apprezzare tutte le cose belle che comporta la gara e l’arrampicata in generale. Quando fai le Coppe del Mondo vai in posti bellissimi, sei con amici, conosci un sacco di gente. Ma anche in Coppa Italia sei con gli amici e comunque scali su vie belle e fai ciò che ti piace: se tieni a mente quello, secondo me riesci a viverla molto tranquillo, godertela di più e performare al meglio. E spero che questo discorso motivi anche i giovani, che per me una cosa importantissima. Io ho un fratello che arrampica e per me è importante andare bene nelle gare tanto quanto essere un esempio per i giovani, e spero di esserlo. Infine ringrazio il mio allenatore Riccardo Moroni che è sempre presente per me, e ringrazio anche il mio mental Coach Alessandro Sala.”

Non resta che fare un grande in bocca al lupo a questi due campioni e a tutto il Team azzurro in vista dei prossimi impegni internazionali, certi che il livello dimostrato in questo circuito nazionale sia stato di ottima qualità.