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Golf: La Premier Golf League punta su Woods per un nuovo circuito
12.02.2020 14:18 di Napoli Magazine

La Premier Golf League (PGL) fa sul serio e punta su Tiger Woods. Entrata in "tackle" sul green da parte della World Cup Golf (WGC) che, nel 2022, punta a diventare una nuova eccellenza della disciplina minando le certezze di PGA Tour ed Eurotour. La società organizzatrice di eventi con sede nel Regno Unito, che si prepara a proporre un nuovo circuito tra montepremi faraonici e ambizioni da big, sogna di convincere Woods, tra i più grandi interpreti di sempre del golf a livello mondiale, a sposare la nuova e futura sfida del green. "Sono stato avvicinato personalmente - l'ammissione del campione californiano alla vigilia del Genesis Open, torneo del PGA Tour - dai vertici della PGL. Insieme al mio entourage stiamo cercando di valutare l'intera questione. E' naturale che la volontà di questa nuova organizzazione sia quella di convincere i migliori giocatori a credere in questo progetto". Dopo Phil Mickelson anche "Big Cat" strizza l'occhio alla WGC. Che vuole mettere in piedi un tour che potrà contare su 18 eventi (programmati in otto mesi), di cui dieci negli Stati Uniti, nei quali si sfideranno 48 giocatori che si contenderanno un montepremi complessivo superiore ai 240 milioni di dollari. E adesso vacillano le certezze di PGA Tour ed Eurotour, le due superpotenze del golf che, recentemente, si sono cautelate inviando lettere ai campioni del green già avvertiti sul fatto che non potranno aderire a tutte e tre le organizzazioni.

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Golf: La Premier Golf League punta su Woods per un nuovo circuito

di Napoli Magazine

12/02/2020 - 14:18

La Premier Golf League (PGL) fa sul serio e punta su Tiger Woods. Entrata in "tackle" sul green da parte della World Cup Golf (WGC) che, nel 2022, punta a diventare una nuova eccellenza della disciplina minando le certezze di PGA Tour ed Eurotour. La società organizzatrice di eventi con sede nel Regno Unito, che si prepara a proporre un nuovo circuito tra montepremi faraonici e ambizioni da big, sogna di convincere Woods, tra i più grandi interpreti di sempre del golf a livello mondiale, a sposare la nuova e futura sfida del green. "Sono stato avvicinato personalmente - l'ammissione del campione californiano alla vigilia del Genesis Open, torneo del PGA Tour - dai vertici della PGL. Insieme al mio entourage stiamo cercando di valutare l'intera questione. E' naturale che la volontà di questa nuova organizzazione sia quella di convincere i migliori giocatori a credere in questo progetto". Dopo Phil Mickelson anche "Big Cat" strizza l'occhio alla WGC. Che vuole mettere in piedi un tour che potrà contare su 18 eventi (programmati in otto mesi), di cui dieci negli Stati Uniti, nei quali si sfideranno 48 giocatori che si contenderanno un montepremi complessivo superiore ai 240 milioni di dollari. E adesso vacillano le certezze di PGA Tour ed Eurotour, le due superpotenze del golf che, recentemente, si sono cautelate inviando lettere ai campioni del green già avvertiti sul fatto che non potranno aderire a tutte e tre le organizzazioni.