In occasione del World Health Day, Europa e Stati Uniti del golf "unite come mai prima d'ora contro il coronavirus". Lettera aperta dei capitani della Ryder Cup 2020. Padraig Harrington e Steve Stricker, rispettivamente al timone della squadra continentale e di quella americana alla sfida biennale in programma - attualmente - dal 25 al 27 settembre ad Haven, nel Wisconsin, in un momento di grave emergenza sanitaria lanciano una bellissima testimonianza mettendo in campo affetto e valori. "Ogni due anni - si legge nella missiva - Europa ed America vengono unite dai valori della sportività e dal desiderio di sconfiggere sul campo un formidabile avversario. Nel tempo abbiamo assistito ad alcune incredibili dimostrazioni di passione e determinazione. S'è sempre però trattato di golf che, al contrario del Covid-19, non rappresenta una questione di vita o di morte. Anzi, di fronte a questo nemico invisibile è insignificante. Oggi il Vecchio Continente e gli Stati Uniti del golf sono unite come mai prima d'ora contro il coronavirus. Non ci vorranno tre giorni (la durata della Ryder Cup, ndr) e non basteranno gli sforzi di 12 uomini per sconfiggerlo. Come capitani della Ryder Cup rappresentiamo con orgoglio giocatori, caddies, staff, partner dell'European Tour e della PGA of America, e parliamo a nome di tutti quando diciamo che i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolte a tutte le persone in difficoltà. Siamo commossi dalla determinazione, passione e spirito mostrato ogni giorno da chi è in prima linea in questa battaglia. Con loro, siamo in debito. Oggi è il World Health Day, ma dovrebbe essere anche il giorno in cui il ci preparavamo a scendere in campo ad Augusta per il Masters Tournament, ma il golf oggi non conta nulla. Invece del vincitore con la Green Jacket, questa settimana celebriamo tutte quelle persone altruiste di tutto il mondo che indossano scrub, camici bianchi e uniformi da supermercato. Loro sono i nostri eroi. Per ripagare i loro sforzi esortiamo tutti a rimanere al sicuro a casa".