Campionessa olimpica e ora anche mondiale. Alice Bellandi chiude il cerchio, quello magico che si era aperto meno di un anno fa a Parigi, quando la judoka azzurra aveva conquistato il titolo a cinque cerchi: a Budapest la 26enne di Roncadelle - il comune del bresciano passato alla ribalta per aver prodotto addirittura tre ori della ricca spedizione olimpica - dopo un argento e un bronzo iridati nelle precedenti edizioni si è presa il titolo che mancava, il suo primo oro mondiale.
Categoria -78 kg, la stessa nella quale aveva emozionato ai Giochi parigini, allora davanti agli occhi istituzionali della Premier Giorgia Meloni subito accorsa per complimentarsi con la neo olimpionica, e quelli privati della sua compagna, Jasmine, dalla quale la judoka era corsa per darle un bacio.
"E' amore, il mio è un oro pieno d'amore" aveva detto felice tra le lacrime l'atleta bresciana. In mezzo Al Bano che rompendo gli schemi olimpici si era lanciato in uno show musicale sul tatami, cantando 'Felicità'. Una giornata che Alice certo non ha dimenticato, lei che per arrivare al titolo che ogni campione sogna aveva lavorato e sofferto ogni singolo giorno della sua vita da atleta.
E a Budapest ha aggiunto un altro tassello: al rientro sulla scena internazionale proprio dopo la medaglia d'oro olimpica sui tatami della Papp László Sportaréna Bellandi dopo aver battuto la keniota Zeddy Cherotich, l'ungherese Nikolett Sagi e la cinese Ma Zhenzhao aggiudicandosi la Pool C della sua categoria, in semifinale ha eliminato la slovena Metka Lobnik, poi, nell'ultimo e infinito atto, si è imposta con l'azione vincente dopo sei interminabili minuti di golden score con cui atterra la tedesca Anna Monta Olek (più giovane di lei di quattro anni). È il primo titolo mondiale per la judoka, che nel suo palmares iridato vantava già l'argento di Abu Dhabi 2024 e il bronzo di Doha 2023 e che ora si conferma la più forte di tutte nella sua categoria.
Ed è il secondo oro per l'Italia in questa rassegna, dopo quello di Assunta Scutto nei -48 kg. Alice è di nuovo sul gradino più alto del podio, lei che a Parigi come a Budapest ripete quanto tutto sia scritto, e quanto tutto vada attribuito a un disegno superiore. "È nei momenti in cui le gambe e le braccia non reggono che più ti serve quel qualcosa che purtroppo non tutti hanno - dice dopo aver cantato l'inno, mano sul petto e sorriso di gioia -: è la fede perché è il Signore che ti guida in quei momenti. Anche io non sapevo come avrei potuto farcela, ma sapevo che ce l'avrei fatta, il nostro Dio è buono quando ci parla nel cuore e ci dice come andranno le cose, la storia è scritta e noi lo sappiamo". Olimpionica e mondiale, Ballandi si conferma la regina del judo.
di Napoli Magazine
18/06/2025 - 20:48
Campionessa olimpica e ora anche mondiale. Alice Bellandi chiude il cerchio, quello magico che si era aperto meno di un anno fa a Parigi, quando la judoka azzurra aveva conquistato il titolo a cinque cerchi: a Budapest la 26enne di Roncadelle - il comune del bresciano passato alla ribalta per aver prodotto addirittura tre ori della ricca spedizione olimpica - dopo un argento e un bronzo iridati nelle precedenti edizioni si è presa il titolo che mancava, il suo primo oro mondiale.
Categoria -78 kg, la stessa nella quale aveva emozionato ai Giochi parigini, allora davanti agli occhi istituzionali della Premier Giorgia Meloni subito accorsa per complimentarsi con la neo olimpionica, e quelli privati della sua compagna, Jasmine, dalla quale la judoka era corsa per darle un bacio.
"E' amore, il mio è un oro pieno d'amore" aveva detto felice tra le lacrime l'atleta bresciana. In mezzo Al Bano che rompendo gli schemi olimpici si era lanciato in uno show musicale sul tatami, cantando 'Felicità'. Una giornata che Alice certo non ha dimenticato, lei che per arrivare al titolo che ogni campione sogna aveva lavorato e sofferto ogni singolo giorno della sua vita da atleta.
E a Budapest ha aggiunto un altro tassello: al rientro sulla scena internazionale proprio dopo la medaglia d'oro olimpica sui tatami della Papp László Sportaréna Bellandi dopo aver battuto la keniota Zeddy Cherotich, l'ungherese Nikolett Sagi e la cinese Ma Zhenzhao aggiudicandosi la Pool C della sua categoria, in semifinale ha eliminato la slovena Metka Lobnik, poi, nell'ultimo e infinito atto, si è imposta con l'azione vincente dopo sei interminabili minuti di golden score con cui atterra la tedesca Anna Monta Olek (più giovane di lei di quattro anni). È il primo titolo mondiale per la judoka, che nel suo palmares iridato vantava già l'argento di Abu Dhabi 2024 e il bronzo di Doha 2023 e che ora si conferma la più forte di tutte nella sua categoria.
Ed è il secondo oro per l'Italia in questa rassegna, dopo quello di Assunta Scutto nei -48 kg. Alice è di nuovo sul gradino più alto del podio, lei che a Parigi come a Budapest ripete quanto tutto sia scritto, e quanto tutto vada attribuito a un disegno superiore. "È nei momenti in cui le gambe e le braccia non reggono che più ti serve quel qualcosa che purtroppo non tutti hanno - dice dopo aver cantato l'inno, mano sul petto e sorriso di gioia -: è la fede perché è il Signore che ti guida in quei momenti. Anche io non sapevo come avrei potuto farcela, ma sapevo che ce l'avrei fatta, il nostro Dio è buono quando ci parla nel cuore e ci dice come andranno le cose, la storia è scritta e noi lo sappiamo". Olimpionica e mondiale, Ballandi si conferma la regina del judo.