"Vorrei Carlo Ancelotti facesse il tedoforo alle prossime Olimpiadi Invernali Milano Cortina, visto il suo grande attaccamento a questo Paese". Così Giovanni Malagò - presidente Fondazione Milano Cortina e guida Coni dal 2013 al giugno 2025 - a Cuccaro Monferrato (Alessandria), in occasione della consegna del 'Premio Nils Liedholm. Campione sul campo, Signore nella vita'. Una richiesta arrivata dopo il videomessaggio di congratulazioni a Malagò dallo stesso Ancelotti. Quest'ultimo ha avuto Liedholm da allenatore alla Roma e ha ricevuto il Premio in passato. Un Malagò, quello di oggi, molto emozionato a 84 giorni dall'apertura delle Olimpiadi invernali. Emozioni che "vanno messe da parte. Le apprensioni devi sempre tenerle presenti, però - ha sottolineato - non devono essere dominanti nella testa e nella mente, se no si rischia di complicare le cose. Serve lucidità, anche una buona tenuta nervosa. Questi ultimi 84 giorni vanno vissuti tutti d'un fiato. L'ho sempre detto abbiamo bisogno proprio di tutto, perché le cose stanno andando avanti molto bene, però come sempre quando ti avvicini, vedi che qualcosa è da sistemare, da migliorare, da completare. E va bene così". A legare Malagò a Liedholm è anche il vino. La consegna del riconoscimento è stata a Villa Boemia, ex sede dell'azienda vitivinicola fondata proprio dal 'Barone'. Ogni Natale inviava a papà Malagò (che è stato vicepresidente della Roma) le bottiglie che produceva. "Le conservo ancora", assicura il figlio. Con Malagò a Villa Boemia sono stati premiati Dino Meneghin e il figlio Andrea, "per l'abilità, la genuinità e la naturalezza con cui sanno essere ambasciatori del basket nel mondo, trasmettendo i più alti valori di lealtà, correttezza e solidarietà, splendidi esempi di uno straordinario DNA sportivo".
di Napoli Magazine
12/11/2025 - 18:00
"Vorrei Carlo Ancelotti facesse il tedoforo alle prossime Olimpiadi Invernali Milano Cortina, visto il suo grande attaccamento a questo Paese". Così Giovanni Malagò - presidente Fondazione Milano Cortina e guida Coni dal 2013 al giugno 2025 - a Cuccaro Monferrato (Alessandria), in occasione della consegna del 'Premio Nils Liedholm. Campione sul campo, Signore nella vita'. Una richiesta arrivata dopo il videomessaggio di congratulazioni a Malagò dallo stesso Ancelotti. Quest'ultimo ha avuto Liedholm da allenatore alla Roma e ha ricevuto il Premio in passato. Un Malagò, quello di oggi, molto emozionato a 84 giorni dall'apertura delle Olimpiadi invernali. Emozioni che "vanno messe da parte. Le apprensioni devi sempre tenerle presenti, però - ha sottolineato - non devono essere dominanti nella testa e nella mente, se no si rischia di complicare le cose. Serve lucidità, anche una buona tenuta nervosa. Questi ultimi 84 giorni vanno vissuti tutti d'un fiato. L'ho sempre detto abbiamo bisogno proprio di tutto, perché le cose stanno andando avanti molto bene, però come sempre quando ti avvicini, vedi che qualcosa è da sistemare, da migliorare, da completare. E va bene così". A legare Malagò a Liedholm è anche il vino. La consegna del riconoscimento è stata a Villa Boemia, ex sede dell'azienda vitivinicola fondata proprio dal 'Barone'. Ogni Natale inviava a papà Malagò (che è stato vicepresidente della Roma) le bottiglie che produceva. "Le conservo ancora", assicura il figlio. Con Malagò a Villa Boemia sono stati premiati Dino Meneghin e il figlio Andrea, "per l'abilità, la genuinità e la naturalezza con cui sanno essere ambasciatori del basket nel mondo, trasmettendo i più alti valori di lealtà, correttezza e solidarietà, splendidi esempi di uno straordinario DNA sportivo".