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Nuoto, Magnini pensa al ritorno: "Decido dopo l'estate"
25.05.2020 09:00 di Napoli Magazine

Filippo Magnini non esclude il ritorno. Scagionato dalle accuse di doping e pronto a diventare presto papà, l'ex capitano dell'Italnuoto guarda al futuro con rinnovata fiducia: "Ad oggi è solo un pensiero, a settembre prenderò una decisione. - dice a Skysport Magnini, due ori nei 100 stile vinti in carriera -. Il miracolo, a 39 anni, sarebbe quello di partecipare all'Olimpiade. Lo farei solo per aiutare il mio sport, tra i più colpiti in epoca Covid-19. Il mio ritorno potrebbe riaccendere la luce su questo sport". "In questi tre anni ho avuto tante persone del nuoto che mi sono state vicine e ho pensato anche a un ritorno - ha ribadito -. Con il passare dell'età ho capito quali erano gli obiettivi. Sarà impossibile vincere a Tokyo, ma potrei aiutare il mio sport. Il rinvio dei Giochi poi potrebbe essere un vantaggio, ma avevo smesso perché avevo chiesto tutto al mio fisico e anche psicologicamente ero provato dalla battaglia processuale. Ci sono stati ritorni fallimentari, ma io avrò successo anche solo se aiuterò il mio mondo". E torna a parlare del caso doping: "Ci sono state molte ingiustizie - sottolinea -. Sono un professionista, chi si dopa è un fuorilegge. Mi hanno accusato di tentato doping 20 giorni prima di un'Olimpiade, ma non sanno che non avrebbe nemmeno fatto effetto. Hanno chiesto 8 anni di squalifica a un atleta mai risultato positivo. Ho lottato 3 anni contro un'ingiustizia". Il 2020 lo renderà papà per la prima volta: la sua compagna, Giorgia Palmas è infatti in dolce attesa. "La nascita di un figlio è qualcosa di speciale: ho nuotato per 27 anni, ho vinto tanto, ma sono piccole cose rispetto a questo miracolo - aggiunge Magnini -. Il 2020, nonostante tutto quello che è successo, sarà l'anno più bello della mia vita. Con Giorgia c'è un rapporto speciale, c'era lei nei momenti più duri e abbiamo tanti progetti insieme".

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Nuoto, Magnini pensa al ritorno: "Decido dopo l'estate"

di Napoli Magazine

25/05/2024 - 09:00

Filippo Magnini non esclude il ritorno. Scagionato dalle accuse di doping e pronto a diventare presto papà, l'ex capitano dell'Italnuoto guarda al futuro con rinnovata fiducia: "Ad oggi è solo un pensiero, a settembre prenderò una decisione. - dice a Skysport Magnini, due ori nei 100 stile vinti in carriera -. Il miracolo, a 39 anni, sarebbe quello di partecipare all'Olimpiade. Lo farei solo per aiutare il mio sport, tra i più colpiti in epoca Covid-19. Il mio ritorno potrebbe riaccendere la luce su questo sport". "In questi tre anni ho avuto tante persone del nuoto che mi sono state vicine e ho pensato anche a un ritorno - ha ribadito -. Con il passare dell'età ho capito quali erano gli obiettivi. Sarà impossibile vincere a Tokyo, ma potrei aiutare il mio sport. Il rinvio dei Giochi poi potrebbe essere un vantaggio, ma avevo smesso perché avevo chiesto tutto al mio fisico e anche psicologicamente ero provato dalla battaglia processuale. Ci sono stati ritorni fallimentari, ma io avrò successo anche solo se aiuterò il mio mondo". E torna a parlare del caso doping: "Ci sono state molte ingiustizie - sottolinea -. Sono un professionista, chi si dopa è un fuorilegge. Mi hanno accusato di tentato doping 20 giorni prima di un'Olimpiade, ma non sanno che non avrebbe nemmeno fatto effetto. Hanno chiesto 8 anni di squalifica a un atleta mai risultato positivo. Ho lottato 3 anni contro un'ingiustizia". Il 2020 lo renderà papà per la prima volta: la sua compagna, Giorgia Palmas è infatti in dolce attesa. "La nascita di un figlio è qualcosa di speciale: ho nuotato per 27 anni, ho vinto tanto, ma sono piccole cose rispetto a questo miracolo - aggiunge Magnini -. Il 2020, nonostante tutto quello che è successo, sarà l'anno più bello della mia vita. Con Giorgia c'è un rapporto speciale, c'era lei nei momenti più duri e abbiamo tanti progetti insieme".