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Pallavolo, Italia femminile, Velasco: "Alle ragazze ho detto di essere autonome e autorevoli"
12.10.2025 18:39 di Napoli Magazine
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Il momento della vittoria "è un momento che è emozione pura. Non ci sono ragionamenti. È proprio la gioia". Lo ha detto Julio Velasco, allenatore della nazionale femminile del volley, al Festival dello Sport di Trento. Il momento successivo, invece, "c'è una specie di momento di depressione. Sentendo tante mamme, ho confrontato questa situazione con quella in cui nasce un bambino. È un'allegria incredibile, ma subito dopo alcune mamme dicono che arriva un momento di depressione perché non hanno più il bambino dentro". Velasco ha raccontato che "all'inizio di questi due anni ho posto alle ragazze l'obiettivo di essere autonome e autorevoli. Autonome perché non dovevano dipendere dall'allenatore. Non mi piace l'allenatore che si mette dentro la riga, con un piede dentro. Dà un messaggio sbagliato. Non mi siedo, perché non si siede nessuno, ma ho fatto tutto il lavoro, e ora ci pensate voi: voi siete le giocatrici, voi siete autorevoli. E siete anche autonome. Non dipendete da me, non dipendete da nessuno".

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Pallavolo, Italia femminile, Velasco: "Alle ragazze ho detto di essere autonome e autorevoli"

di Napoli Magazine

12/10/2025 - 18:39

Il momento della vittoria "è un momento che è emozione pura. Non ci sono ragionamenti. È proprio la gioia". Lo ha detto Julio Velasco, allenatore della nazionale femminile del volley, al Festival dello Sport di Trento. Il momento successivo, invece, "c'è una specie di momento di depressione. Sentendo tante mamme, ho confrontato questa situazione con quella in cui nasce un bambino. È un'allegria incredibile, ma subito dopo alcune mamme dicono che arriva un momento di depressione perché non hanno più il bambino dentro". Velasco ha raccontato che "all'inizio di questi due anni ho posto alle ragazze l'obiettivo di essere autonome e autorevoli. Autonome perché non dovevano dipendere dall'allenatore. Non mi piace l'allenatore che si mette dentro la riga, con un piede dentro. Dà un messaggio sbagliato. Non mi siedo, perché non si siede nessuno, ma ho fatto tutto il lavoro, e ora ci pensate voi: voi siete le giocatrici, voi siete autorevoli. E siete anche autonome. Non dipendete da me, non dipendete da nessuno".