Fumogeni accesi, cori gioiosi di 'campioni del mondo!', l'abbraccio di una città alle ragazze della pallavolo che hanno portato Scandicci sul tetto del mondo: 300 tifosi oggi al palasport cittadino hanno celebrato la Savino Del Bene Volley tornata vittoriosa dal mondiale per club in Brasile, con una festa fuori e dentro il palazzetto, dove le giocatrici hanno sollevato il trofeo vinto in finale contro l'Imoco Conegliano, campione del mondo uscente. "La sensazione è una, è voler condividere questo successo con chi vive la quotidianità del nostro lavoro che non è mai banale, quindi le ragazze che sono state straordinarie, tutte, e lo staff che ha fatto un lavoro incredibile", ha affermato il coach Marco Gaspari, festeggiato al palasport anche dal figlio di poco più di un anno che non lo vedeva da due settimane. La vittoria di San Paolo, ha spiegato, "ripaga tutti i sacrifici che stiamo facendo, ma non è che lo scorso anno avessimo fatto di meno. Abbiamo, secondo me, acquisito molte più consapevolezze, ci siamo messi in testa che dobbiamo fare un salto in avanti, e lo abbiamo fatto dal primo giorno, da quando ci siamo radunati". Quella di oggi non sarà l'unica festa per Antropova e compagne: si replica domenica 21 dicembre all'auditorium del Centro Rogers, fra la trasferta di Perugia di sabato 20 e il match casalingo con Cuneo di martedì 23, perché il campionato non si ferma. "Dobbiamo tornare in Italia adesso con più fame di lavoro e di miglioramento", ha osservato Gaspari, perché "Conegliano è forte e adesso sarà molto arrabbiata. Milano è forte, Novara è forte e si è aggiunta anche Chieri. L'obiettivo è rimanere lì, sperando di riviverla questa cosa perché è veramente emozionante". Il trionfo mondiale della Savino Del Bene Volley è un lampo di gioia per lo sport di Firenze, nel momento in cui nel calcio la Fiorentina è sorprendentemente inchiodata all'ultimo posto in serie A e pare avvitata in una crisi senza uscita: per la sindaca Claudia Sereni il successo delle ragazze della pallavolo "fa capire che lo sport è un valore, che esiste una pluralità di sport, perché abbiamo bisogno di spingere i nostri ragazzi negli sport anche cosiddetti 'minori'". Soprattutto, sostiene, "significa capire che se ti impegni, se nella vita sei umile, se sai affrontare le sfide e vuoi vincere con determinazione si può fare, si può fare anche a Scandicci, si può fare anche in provincia, si può fare quando c'è una grande società che mette davanti a tutto questi valori".