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Pallavolo, Mazzanti: ci mancherà il contatto con gli appassionati di sport
25.05.2020 04:00 di Napoli Magazine

"Ci mancherà il contatto con le persone che seguono lo sport". Anche la pallavolo, quando ripartirà dopo il lockdown per il coronavirus, dovrà abituarsi a una nuova normalità e questa sarà la principale novità secondo Davide Mazzanti, allenatore della nazionale femminile. "La gente ha bisogno di identificarsi nei propri idoli sportivi e questa mancanza di contatto va sostenuta attraverso altri canali. Per un po' saremo costretti a fare a meno di tutto questo, ha notato il ct nel corso dell'evento 'A tutto sport', trasmesso sui canali social dell'Università Cattolica nell'ambito dell'Open Week Unicatt. Intervistato dal professor Giorgio Simonelli, Mazzanti ha raccontato il suo modo di concepire il ruolo di allenatore. "Abbiamo puntato molto sull'autonomia, cioè a lasciare spazio alla creatività delle ragazze dentro una visione di gioco. Questo modo di giocare la pallavolo ci ha permesso di colmare il gap con le altre nazionali ma ha tirato fuori anche il meglio delle persone, con tutti i vantaggi e gli spigoli annessi, nel senso che abbiamo dovuto anche gestire dei conflitti", ha notato il coach che con l'Italia ha conquistato l'argento al World Gran Prix e al Mondiale 2018, prima del bronzo all'ultimo Europeo. Secondo Mazzanti "la creatività è un elemento fortemente educativo. Noi stiamo studiando questo fenomeno con il supporto di neuroscienziati e siamo stati confermati nel fatto che la variabilità è l'elemento rispetto alla condizione normale e che è la situazione di emergenza che permette di essere creativi".

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Pallavolo, Mazzanti: ci mancherà il contatto con gli appassionati di sport

di Napoli Magazine

25/05/2024 - 04:00

"Ci mancherà il contatto con le persone che seguono lo sport". Anche la pallavolo, quando ripartirà dopo il lockdown per il coronavirus, dovrà abituarsi a una nuova normalità e questa sarà la principale novità secondo Davide Mazzanti, allenatore della nazionale femminile. "La gente ha bisogno di identificarsi nei propri idoli sportivi e questa mancanza di contatto va sostenuta attraverso altri canali. Per un po' saremo costretti a fare a meno di tutto questo, ha notato il ct nel corso dell'evento 'A tutto sport', trasmesso sui canali social dell'Università Cattolica nell'ambito dell'Open Week Unicatt. Intervistato dal professor Giorgio Simonelli, Mazzanti ha raccontato il suo modo di concepire il ruolo di allenatore. "Abbiamo puntato molto sull'autonomia, cioè a lasciare spazio alla creatività delle ragazze dentro una visione di gioco. Questo modo di giocare la pallavolo ci ha permesso di colmare il gap con le altre nazionali ma ha tirato fuori anche il meglio delle persone, con tutti i vantaggi e gli spigoli annessi, nel senso che abbiamo dovuto anche gestire dei conflitti", ha notato il coach che con l'Italia ha conquistato l'argento al World Gran Prix e al Mondiale 2018, prima del bronzo all'ultimo Europeo. Secondo Mazzanti "la creatività è un elemento fortemente educativo. Noi stiamo studiando questo fenomeno con il supporto di neuroscienziati e siamo stati confermati nel fatto che la variabilità è l'elemento rispetto alla condizione normale e che è la situazione di emergenza che permette di essere creativi".