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Rugby: morto in una rissa tra giocatori, l'Argentina vara regole antiviolenza
20.01.2020 04:00 di Napoli Magazine

Il rugby argentino si dota di nuove regole antiviolenza, perché troppi suoi protagonisti, specie fra i più giovani, "usano la propria forza fisica per sopraffare gli altri, e ciò non rappresenta per nulla il rugby e i suoi valori", come riporta un comunicato della federazione rugby argentina (UAR). Tutto ciò dopo la morte, nella notte fra venerdì e sabato, di un ragazzo di 18 anni, Fernando Baez Sosa, occorsa durante una rissa fra giocatori di due diverse squadre, vicenda per la quale la polizia ha arrestato 11 rugbisti, tutti fra i 18 e i 20 anni, dell'Atletico Zarate, club di quinta divisione che ha immediatamente stigmatizzato l'accaduto. Ma il ripetersi in Argentina di incidenti e violenze, in campo e fuori, di cui sono protagonisti giocatori del 'pianeta ovale' ha indotto la federugby a prendere posizione e ad annunciare che verrà varato "un programma di presa di coscienza" per contrastare coloro che "sono la faccia crudele di un flagello che riguarda la società in generale". "Dopo i fatti pubblicamente conosciuti di violenze fisiche relazionate a giocatori di rugby - è scritto ancora nella nota - , siamo profondamente costernati e riteniamo necessario agire".

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Rugby: morto in una rissa tra giocatori, l'Argentina vara regole antiviolenza

di Napoli Magazine

20/01/2024 - 04:00

Il rugby argentino si dota di nuove regole antiviolenza, perché troppi suoi protagonisti, specie fra i più giovani, "usano la propria forza fisica per sopraffare gli altri, e ciò non rappresenta per nulla il rugby e i suoi valori", come riporta un comunicato della federazione rugby argentina (UAR). Tutto ciò dopo la morte, nella notte fra venerdì e sabato, di un ragazzo di 18 anni, Fernando Baez Sosa, occorsa durante una rissa fra giocatori di due diverse squadre, vicenda per la quale la polizia ha arrestato 11 rugbisti, tutti fra i 18 e i 20 anni, dell'Atletico Zarate, club di quinta divisione che ha immediatamente stigmatizzato l'accaduto. Ma il ripetersi in Argentina di incidenti e violenze, in campo e fuori, di cui sono protagonisti giocatori del 'pianeta ovale' ha indotto la federugby a prendere posizione e ad annunciare che verrà varato "un programma di presa di coscienza" per contrastare coloro che "sono la faccia crudele di un flagello che riguarda la società in generale". "Dopo i fatti pubblicamente conosciuti di violenze fisiche relazionate a giocatori di rugby - è scritto ancora nella nota - , siamo profondamente costernati e riteniamo necessario agire".