"Ritorno da un infortunio che è stato fisicamente, psicologicamente ed emotivamente pesantissimo. Non ho sciato per 8 mesi". Queste la parole di Sofia Goggia che torna sulle nevi americane per la Coppa del Mondo di sci alpino femminile sulla Birds of Prey a Beaver Creek, parlando del suo infortunio del 5 febbraio scorso alla gamba destra. "Ho avuto tante operazioni ma soprattutto ai crociati in giovane età, poi ho avuto problemi agli arti superiori, la distorsione al ginocchio prima di Pechino - spiega Goggia - La differenza questa volta è stata dover per forza stare tanti mesi ferma, la frattura era delicatissima. Quando ho fatto la tac i medici non sapevano come rimettere i pezzi insieme. Quarantacinque giorni senza camminare e mentalmente ho patito tanto perché era una stagione in cui stavo andando bene", racconta la campionessa che adesso sembra essere serena e dice di essersi "riappropriata della ragazza che ero prima" non appena le sono state tolte le piastre. "La situazione si delinea come sempre verso gennaio o febbraio - afferma a proposito delle sue sensazioni sulla Coppa - Personalmente l'ultima cosa a cui penso sono gli scenari plausibili. Ho le cose mie a cui pensare e non faccio voli pindarici. E' da tanto che non scio, l'ultima di discesa libera è stata a Cortina a gennaio, Beaver Creek è una pista nuova - prosegue - ragiono gara per gara e devo prendere confidenza con prove e gara, ho il mio percorso".
di Napoli Magazine
10/12/2024 - 21:55
"Ritorno da un infortunio che è stato fisicamente, psicologicamente ed emotivamente pesantissimo. Non ho sciato per 8 mesi". Queste la parole di Sofia Goggia che torna sulle nevi americane per la Coppa del Mondo di sci alpino femminile sulla Birds of Prey a Beaver Creek, parlando del suo infortunio del 5 febbraio scorso alla gamba destra. "Ho avuto tante operazioni ma soprattutto ai crociati in giovane età, poi ho avuto problemi agli arti superiori, la distorsione al ginocchio prima di Pechino - spiega Goggia - La differenza questa volta è stata dover per forza stare tanti mesi ferma, la frattura era delicatissima. Quando ho fatto la tac i medici non sapevano come rimettere i pezzi insieme. Quarantacinque giorni senza camminare e mentalmente ho patito tanto perché era una stagione in cui stavo andando bene", racconta la campionessa che adesso sembra essere serena e dice di essersi "riappropriata della ragazza che ero prima" non appena le sono state tolte le piastre. "La situazione si delinea come sempre verso gennaio o febbraio - afferma a proposito delle sue sensazioni sulla Coppa - Personalmente l'ultima cosa a cui penso sono gli scenari plausibili. Ho le cose mie a cui pensare e non faccio voli pindarici. E' da tanto che non scio, l'ultima di discesa libera è stata a Cortina a gennaio, Beaver Creek è una pista nuova - prosegue - ragiono gara per gara e devo prendere confidenza con prove e gara, ho il mio percorso".