Federico Pellegrino ha ottenuto il terzo gradino del podio nella sprint skating di Lillehammer, pista che piace al poliziotto di Nus e sulla quale si era già espresso con una vittoria nel 2018 e un secondo posto nel 2022. Pellegrino si è piazzato alle spalle di Klaebo e Northug, ma davanti a Jenssen, Chanavat e Holmboe. Per Pellegrino una gara gestita con grande sapienza sin dalle qualificazioni del mattino, nelle quali non ha gettato troppe energie, per avere la massima reattività durante le fasi finali. Quarti e semifinali sono stati superati sempre con qualifica diretta, senza passare dai pericolosi ripescaggi, fino alla finale, nella quale il 34enne campione azzurro è partito controllando Johannes Klaebo, e cercando di mantenersi sui suoi ritmi.
Nel finale, il norvegese ha allungato e Pellegrino ha dovuto cedere anche a Even Northug e alla sua forza propulsiva. Il terzo posto, però, assicura al capitano azzurro il 45esimo risultato individuale fra i top tre della carriera e lo rilancia in una stagione che ha già registrato la sua crescita nelle gare distance.
Ecco il commento di Pellegrino al termine della gara: "Sono molto soddisfatto, una delle incognite. quando si va avanti con l'età è la velocità, e ho dimostrato a me stesso che sono ancor a lì a giocarmela, dietro all'irraggiungibile Klaebo. E' stato un buon riscatto dopo il passaggio a vuoto di venerdì, adesso sono di rientro verso le Alpi, domani non farò la skiathlon e viaggerò direttamente verso Davos, dove cercherò di dare filo da torcere ai nordici sulle nostre piste".
di Napoli Magazine
07/12/2024 - 14:43
Federico Pellegrino ha ottenuto il terzo gradino del podio nella sprint skating di Lillehammer, pista che piace al poliziotto di Nus e sulla quale si era già espresso con una vittoria nel 2018 e un secondo posto nel 2022. Pellegrino si è piazzato alle spalle di Klaebo e Northug, ma davanti a Jenssen, Chanavat e Holmboe. Per Pellegrino una gara gestita con grande sapienza sin dalle qualificazioni del mattino, nelle quali non ha gettato troppe energie, per avere la massima reattività durante le fasi finali. Quarti e semifinali sono stati superati sempre con qualifica diretta, senza passare dai pericolosi ripescaggi, fino alla finale, nella quale il 34enne campione azzurro è partito controllando Johannes Klaebo, e cercando di mantenersi sui suoi ritmi.
Nel finale, il norvegese ha allungato e Pellegrino ha dovuto cedere anche a Even Northug e alla sua forza propulsiva. Il terzo posto, però, assicura al capitano azzurro il 45esimo risultato individuale fra i top tre della carriera e lo rilancia in una stagione che ha già registrato la sua crescita nelle gare distance.
Ecco il commento di Pellegrino al termine della gara: "Sono molto soddisfatto, una delle incognite. quando si va avanti con l'età è la velocità, e ho dimostrato a me stesso che sono ancor a lì a giocarmela, dietro all'irraggiungibile Klaebo. E' stato un buon riscatto dopo il passaggio a vuoto di venerdì, adesso sono di rientro verso le Alpi, domani non farò la skiathlon e viaggerò direttamente verso Davos, dove cercherò di dare filo da torcere ai nordici sulle nostre piste".