"ATimeless Bond", ovvero "Un Legame Senza Tempo" è lo slogan con cui Marcialonga ha presentato tutti gli eventi 2026, a partire dalla popular race invernale, passando per la Cycling Craft fino alla Running Coop: 25 gennaio, 31 maggio e 5 settembre le date da segnare in agenda. Sul palco alla conferenza di Milano - riferisce una nota - si sono succeduti i vari personaggi a partire da Angelo Corradini, che ha passato le consegne al nuovo presidente Tiziano Romito, quindi il re della Marcialonga Tord Asle Gjerdalen e il moenese Cristian Zorzi intervistati dal telecronista di Sky Sport Francesco Pierantozzi. Gjerdalen ha raccontato della meraviglia alla sua prima Marcialonga: faceva freddo, la neve scivolava bene, si entrava in un tendone (ristoro di Pozza), c'era tanta gente che faceva festa e con quelle condizioni bagnate quasi cadevamo tutti. Essere in gara e transitare vicino a un gruppo così, che stava festeggiando e si divertiva, è stato incredibile. Dopo soli due chilometri, uscendo dal paese si passa davanti ad un hotel dove c'è una vasca esterna riscaldata, c'erano diverse ragazze che facevano il bagno. Mi chiedevo: "Che cos'è tutto questo? Qui si passa tra le case e i bar. Qualcosa di completamente diverso rispetto alla Norvegia, dove tutto è focalizzato sul vincere o sul prendersi il proprio tempo. Un modo di vivere lo sci davvero affascinante, alla Marcialonga tutto è fantastico". Ora Gjerdalen gareggia col team italiano Slavia Pojistovna Robinson Trentino e sogna un risultato eclatante per il prossimo 25 gennaio. Ribatte Zorzi: "Io ho vissuto con la Marcialonga, perché abitando a Moena assistevo a due passaggi, e forse è stata una fortuna quella di vedere la partenza, vedere i passaggi e poi godere anche delle manifestazioni di contorno della Marcialonga. Da lì ho preso la passione, diciamo che fino a 13 anni vedevo la Marcialonga come una cosa un po' diversa, poi quando ho iniziato a mettere gli sci da fondo anch'io ho cominciato a vivere le sensazioni positive", ha raccontato Zorzi.
di Napoli Magazine
02/12/2025 - 17:54
"ATimeless Bond", ovvero "Un Legame Senza Tempo" è lo slogan con cui Marcialonga ha presentato tutti gli eventi 2026, a partire dalla popular race invernale, passando per la Cycling Craft fino alla Running Coop: 25 gennaio, 31 maggio e 5 settembre le date da segnare in agenda. Sul palco alla conferenza di Milano - riferisce una nota - si sono succeduti i vari personaggi a partire da Angelo Corradini, che ha passato le consegne al nuovo presidente Tiziano Romito, quindi il re della Marcialonga Tord Asle Gjerdalen e il moenese Cristian Zorzi intervistati dal telecronista di Sky Sport Francesco Pierantozzi. Gjerdalen ha raccontato della meraviglia alla sua prima Marcialonga: faceva freddo, la neve scivolava bene, si entrava in un tendone (ristoro di Pozza), c'era tanta gente che faceva festa e con quelle condizioni bagnate quasi cadevamo tutti. Essere in gara e transitare vicino a un gruppo così, che stava festeggiando e si divertiva, è stato incredibile. Dopo soli due chilometri, uscendo dal paese si passa davanti ad un hotel dove c'è una vasca esterna riscaldata, c'erano diverse ragazze che facevano il bagno. Mi chiedevo: "Che cos'è tutto questo? Qui si passa tra le case e i bar. Qualcosa di completamente diverso rispetto alla Norvegia, dove tutto è focalizzato sul vincere o sul prendersi il proprio tempo. Un modo di vivere lo sci davvero affascinante, alla Marcialonga tutto è fantastico". Ora Gjerdalen gareggia col team italiano Slavia Pojistovna Robinson Trentino e sogna un risultato eclatante per il prossimo 25 gennaio. Ribatte Zorzi: "Io ho vissuto con la Marcialonga, perché abitando a Moena assistevo a due passaggi, e forse è stata una fortuna quella di vedere la partenza, vedere i passaggi e poi godere anche delle manifestazioni di contorno della Marcialonga. Da lì ho preso la passione, diciamo che fino a 13 anni vedevo la Marcialonga come una cosa un po' diversa, poi quando ho iniziato a mettere gli sci da fondo anch'io ho cominciato a vivere le sensazioni positive", ha raccontato Zorzi.