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UNIVERSIADE - Nelle acque del Golfo anche le unità cinofile
24.06.2019 13:52 di Napoli Magazine

In campo per eventuali salvataggi durante le regate che si svolgeranno dall’8 al 12 luglio a Napoli nello specchio d’acqua antistante Castel dell’Ovo anche 15 unità cinofile. «Per unità cinofila si intende una coppia uomo/cane addestrato al salvataggio in acqua – spiega Roberto Gasbarri, responsabile per l’area centromeridionale della Scuola italiana cani salvataggio -. I cani che utilizzeremo sono labrador e golden retriever, di entrambi i sessi». Ogni giorno verranno impiegati dalle due alle quattro unità.

 

«Si usano cani per il salvataggio perché sono condizionati naturalmente ad andare verso chi chiede aiuto. Garantiscono, quindi, una maggiore sicurezza e velocità di ritorno durante il soccorso». Il cane indosserà un giubbetto cui potranno aggrapparsi sia la persona in difficoltà che l’addetto al salvataggio; i cani possono sorreggere più persone. «Trainano senza fatica anche tre individui, condizione impensabile per un normale bagnino».

 

Non è la prima volta che i cani della Scuola italiana salvataggio sono utilizzati in assistenza a squadre sportive. A Napoli è già successo per un altro evento di portata internazionale: l’America’s Cup.

 

«Questa tipologia di cinofilia è stata inventata in Italia e tutt’ora siamo leader nella formazione. L’obiettivo è mostrare a tutti questa particolarità italiana».

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UNIVERSIADE - Nelle acque del Golfo anche le unità cinofile

di Napoli Magazine

24/06/2024 - 13:52

In campo per eventuali salvataggi durante le regate che si svolgeranno dall’8 al 12 luglio a Napoli nello specchio d’acqua antistante Castel dell’Ovo anche 15 unità cinofile. «Per unità cinofila si intende una coppia uomo/cane addestrato al salvataggio in acqua – spiega Roberto Gasbarri, responsabile per l’area centromeridionale della Scuola italiana cani salvataggio -. I cani che utilizzeremo sono labrador e golden retriever, di entrambi i sessi». Ogni giorno verranno impiegati dalle due alle quattro unità.

 

«Si usano cani per il salvataggio perché sono condizionati naturalmente ad andare verso chi chiede aiuto. Garantiscono, quindi, una maggiore sicurezza e velocità di ritorno durante il soccorso». Il cane indosserà un giubbetto cui potranno aggrapparsi sia la persona in difficoltà che l’addetto al salvataggio; i cani possono sorreggere più persone. «Trainano senza fatica anche tre individui, condizione impensabile per un normale bagnino».

 

Non è la prima volta che i cani della Scuola italiana salvataggio sono utilizzati in assistenza a squadre sportive. A Napoli è già successo per un altro evento di portata internazionale: l’America’s Cup.

 

«Questa tipologia di cinofilia è stata inventata in Italia e tutt’ora siamo leader nella formazione. L’obiettivo è mostrare a tutti questa particolarità italiana».