L'APPUNTO
L'APPUNTO - N. Marciano: "Napoli Magnifico, come Lorenzo!"
10.04.2017 14:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ci sono domande a cui una risposta non può essere data con le parole. Ci sono domande per le quali quelle parole non bastano. E se la domanda riguarda il Napoli, allora la risposta non può che darla il suo paladino: Lorenzo. Lazio-Napoli chiedeva agli azzurri una risposta dopo l'uscita a testa alta dallo stadio di casa ma anche dalla Coppa Italia, e quella risposta c'è stata con un sonante 3 gol a porta inviolata per Pepe. La domanda era per capire se questo Napoli c'è, al di là del risultato, al di là degli errori propri o altrui, al di là di ogni cosa. E Napoli c'è. C'è Peppino, c'è Capitan Marek, c'è Josè assieme a Dries e c'è soprattutto Insigne. Chiariamo: lo spettacolo da circo è di scena nel tendone targato azzurro, tanto per parafrasare le chiacchiere calcistiche dell'ultima ora. Ma se la domanda è lecita, la risposta è meravigliosa. Il folletto partenopeo di Frattamaggiore ne sbaglia uno per centrarne due bellissimi, dopo l'apertura di danze di Callejon. Il resto è calcio, giocato, studiato, segnato e vinto. E ad ogni gol un insulto, della tifoseria biancoceleste che invita il Vesuvio a lavare Napoli e i suoi. L'antisportività formato Laziale è di casa nella notte dell'Olimpico, dove la squadra di Inzaghi sparisce al cospetto di quella di Sarri, che rischia per il cambio altrui, giusto una manciata di minuti prima di rimettere le cose a posto e col terzo chiudere la partita. Un Napoli che ora blinda il terzo posto ma non basta: quando si vola così in alto, quando si gioca così bene, quando lo spettacolo è di casa, è difficile accontentarsi, forse impossibile e allora c'è da chiedere ancora e di più a questa squadra, chiedere di non arrendersi anche se è difficile, anche se la realtà è dura ma chi ama ha quasi il diritto di chiedere alla propria squadra di poter continuare a sognare quel secondo posto che vale l'accesso diretto nell'Olimpo del Calcio che tante emozioni ha regalato quest'anno e che chi ama merita di vivere ancora, senza preliminari, senza patemi, senza rischiare di restarne fuori e doverci rinunciare, ma al contrario: qualcosa si così bello come questo Napoli merita davvero di più, merita di vincere, diciamolo. La Lazio è già dietro, la Roma lì avanti non è irraggiungibile ma bisogna crederci, fino in fondo e oltre, perché il terzo posto è davvero una beffa per una squadra come questa e la beffa fa male. Napoli ama i suoi 11, ed è pronta a sostenerli così come ha fatto nella notte di Roma dove i partenopei non residenti all'ombra del Vesuvio ai cori che qual Vesuvio lo incitavano appunto, hanno risposto ancora col coro dell'Amore. Quello solito, quello bello, quello di quel giorno all'improvviso, senza chiedersi perché. E se di domande si tratta, l'unica lecita resta quella di chi chiede dunque di più, tutto se possibile e oltre. E la risposta non può tardare, perché chi ama ha il diritto di continuare a sognare, senza se e senza ma. E non perché altrimenti smetterebbe d'amare, ma perché come si dice, l'Amor con amor si paga. Altrimenti è sofferenza a senso unico. Ma il Napoli questo lo sa. E la grinta è la risposta. Sempre. Come il Forza Napoli. Sempre, appunto.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'APPUNTO - N. Marciano: "Napoli Magnifico, come Lorenzo!"

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10/04/2024 - 14:20

NAPOLI - Ci sono domande a cui una risposta non può essere data con le parole. Ci sono domande per le quali quelle parole non bastano. E se la domanda riguarda il Napoli, allora la risposta non può che darla il suo paladino: Lorenzo. Lazio-Napoli chiedeva agli azzurri una risposta dopo l'uscita a testa alta dallo stadio di casa ma anche dalla Coppa Italia, e quella risposta c'è stata con un sonante 3 gol a porta inviolata per Pepe. La domanda era per capire se questo Napoli c'è, al di là del risultato, al di là degli errori propri o altrui, al di là di ogni cosa. E Napoli c'è. C'è Peppino, c'è Capitan Marek, c'è Josè assieme a Dries e c'è soprattutto Insigne. Chiariamo: lo spettacolo da circo è di scena nel tendone targato azzurro, tanto per parafrasare le chiacchiere calcistiche dell'ultima ora. Ma se la domanda è lecita, la risposta è meravigliosa. Il folletto partenopeo di Frattamaggiore ne sbaglia uno per centrarne due bellissimi, dopo l'apertura di danze di Callejon. Il resto è calcio, giocato, studiato, segnato e vinto. E ad ogni gol un insulto, della tifoseria biancoceleste che invita il Vesuvio a lavare Napoli e i suoi. L'antisportività formato Laziale è di casa nella notte dell'Olimpico, dove la squadra di Inzaghi sparisce al cospetto di quella di Sarri, che rischia per il cambio altrui, giusto una manciata di minuti prima di rimettere le cose a posto e col terzo chiudere la partita. Un Napoli che ora blinda il terzo posto ma non basta: quando si vola così in alto, quando si gioca così bene, quando lo spettacolo è di casa, è difficile accontentarsi, forse impossibile e allora c'è da chiedere ancora e di più a questa squadra, chiedere di non arrendersi anche se è difficile, anche se la realtà è dura ma chi ama ha quasi il diritto di chiedere alla propria squadra di poter continuare a sognare quel secondo posto che vale l'accesso diretto nell'Olimpo del Calcio che tante emozioni ha regalato quest'anno e che chi ama merita di vivere ancora, senza preliminari, senza patemi, senza rischiare di restarne fuori e doverci rinunciare, ma al contrario: qualcosa si così bello come questo Napoli merita davvero di più, merita di vincere, diciamolo. La Lazio è già dietro, la Roma lì avanti non è irraggiungibile ma bisogna crederci, fino in fondo e oltre, perché il terzo posto è davvero una beffa per una squadra come questa e la beffa fa male. Napoli ama i suoi 11, ed è pronta a sostenerli così come ha fatto nella notte di Roma dove i partenopei non residenti all'ombra del Vesuvio ai cori che qual Vesuvio lo incitavano appunto, hanno risposto ancora col coro dell'Amore. Quello solito, quello bello, quello di quel giorno all'improvviso, senza chiedersi perché. E se di domande si tratta, l'unica lecita resta quella di chi chiede dunque di più, tutto se possibile e oltre. E la risposta non può tardare, perché chi ama ha il diritto di continuare a sognare, senza se e senza ma. E non perché altrimenti smetterebbe d'amare, ma perché come si dice, l'Amor con amor si paga. Altrimenti è sofferenza a senso unico. Ma il Napoli questo lo sa. E la grinta è la risposta. Sempre. Come il Forza Napoli. Sempre, appunto.

 

 

Nunzia Marciano

 

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