L'APPUNTO
L'APPUNTO - N. Marciano: "Napoli, nella penultima la città ti saluta con onore"
21.05.2017 11:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Avete mai amato? Non rispondete subito: "Sì, certo!". Chiudete gli occhi. Pensateci. Respirate. Aprite gli occhi e rispondete: avete mai amato? Ora se la risposta è sì, allora non avrete nessuna difficoltà a capire ciò di cui vi sto per parlare... Chiariamo: questo è l'APPUNTO, e io vi parlo del Napoli, a modo mio. Ma il Napoli in fondo è una storia d'amore, una lunga storia "di passione e chilometri macinati, una storia di grinta e sudore che fa salutare squadra e tifosi con onore", come hanno scritto loro stessi dalla Curva A. Ed è amore perché davvero il risultato non conta, neppure se i punti persi ora pesano come un macigno nella beffa di quei preliminari immeritati per questo Napoli. Nella notte dell'ultima tra le mura amiche del San Paolo, gli azzurri sempre in bianco, ma solo per la scaramanzia di una maglia con cui si scusano i tifosi, ne rifilano 4 ad una Fiorentina che risponde con una sola rete e che di fatto riconosce, ammira e si inchina alla grandezza di questa squadra che forse gioca in un campionato che alla sua altezza non è. Un campionato fatto di sviste e clamorosi aiuti, di biscotti e affini, di giustizia lontana anni luce. Ma non importa. Avete mai amato? Sì? E allora lo sapete che amare è un qualcosa che non ha confini, nè limiti, che non conosce soste nè passi indietro, neppure quando il cammino sembra difficile e doloroso, perché il dolore dura un attimo ma è abbondantemente ripagato da una doppietta del praticamente napoletano Dries, da un gol del sempre presente Lorenzo e da uno strepitoso Kalidou. Emozioni allo stato puro al San Paolo che strapieno saluta i suoi eroi, con la promessa di fare ancora di più e crederci ancora di più, perché quel di più sarebbe meritato e non regalato, perché un amore così, merita una ricompensa vista per la prima volta 30 anni fa ma che ancora si festeggia. Per ora una città intera corre a riempire il San Paolo per applaudire senza trofei e non ai trofei, ma ai giocatori, che ricambiano e a Mister Sarri che da questa città è così amato. Non è ancora finita, c'è ancora la Samp. Ma il dado sembra davvero tratto e la beffa non si eviterà. Ma non importa davvero: nessuna gioia è facile, nessun traguardo è lì ad un passo. Anzi. Quest'anno si è fatto vedere al mondo cosa è giocare a calcio. Presto i trofei arriveranno, guai a non crederci. Per ora si gioca, si vince e si ama. Incondizionatamente. E si ama ancora. Al di là della ragione. Al di là persino del cuore. Al di là del risultato. E se avete mai amato, allora quando vi parlo dell'amore per lo spettacolo targato Napoli, lo sapete di cosa parlo. Grazie già ragazzi azzurri, al di là di tutto.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'APPUNTO - N. Marciano: "Napoli, nella penultima la città ti saluta con onore"

di Napoli Magazine

21/05/2024 - 11:00

NAPOLI - Avete mai amato? Non rispondete subito: "Sì, certo!". Chiudete gli occhi. Pensateci. Respirate. Aprite gli occhi e rispondete: avete mai amato? Ora se la risposta è sì, allora non avrete nessuna difficoltà a capire ciò di cui vi sto per parlare... Chiariamo: questo è l'APPUNTO, e io vi parlo del Napoli, a modo mio. Ma il Napoli in fondo è una storia d'amore, una lunga storia "di passione e chilometri macinati, una storia di grinta e sudore che fa salutare squadra e tifosi con onore", come hanno scritto loro stessi dalla Curva A. Ed è amore perché davvero il risultato non conta, neppure se i punti persi ora pesano come un macigno nella beffa di quei preliminari immeritati per questo Napoli. Nella notte dell'ultima tra le mura amiche del San Paolo, gli azzurri sempre in bianco, ma solo per la scaramanzia di una maglia con cui si scusano i tifosi, ne rifilano 4 ad una Fiorentina che risponde con una sola rete e che di fatto riconosce, ammira e si inchina alla grandezza di questa squadra che forse gioca in un campionato che alla sua altezza non è. Un campionato fatto di sviste e clamorosi aiuti, di biscotti e affini, di giustizia lontana anni luce. Ma non importa. Avete mai amato? Sì? E allora lo sapete che amare è un qualcosa che non ha confini, nè limiti, che non conosce soste nè passi indietro, neppure quando il cammino sembra difficile e doloroso, perché il dolore dura un attimo ma è abbondantemente ripagato da una doppietta del praticamente napoletano Dries, da un gol del sempre presente Lorenzo e da uno strepitoso Kalidou. Emozioni allo stato puro al San Paolo che strapieno saluta i suoi eroi, con la promessa di fare ancora di più e crederci ancora di più, perché quel di più sarebbe meritato e non regalato, perché un amore così, merita una ricompensa vista per la prima volta 30 anni fa ma che ancora si festeggia. Per ora una città intera corre a riempire il San Paolo per applaudire senza trofei e non ai trofei, ma ai giocatori, che ricambiano e a Mister Sarri che da questa città è così amato. Non è ancora finita, c'è ancora la Samp. Ma il dado sembra davvero tratto e la beffa non si eviterà. Ma non importa davvero: nessuna gioia è facile, nessun traguardo è lì ad un passo. Anzi. Quest'anno si è fatto vedere al mondo cosa è giocare a calcio. Presto i trofei arriveranno, guai a non crederci. Per ora si gioca, si vince e si ama. Incondizionatamente. E si ama ancora. Al di là della ragione. Al di là persino del cuore. Al di là del risultato. E se avete mai amato, allora quando vi parlo dell'amore per lo spettacolo targato Napoli, lo sapete di cosa parlo. Grazie già ragazzi azzurri, al di là di tutto.

 

 

Nunzia Marciano

 

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