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FEDEZ - Letta: "Dalla Rai ci aspettiamo scuse e chiarimenti", Di Maio: "In democrazia niente censure", Conte: "Io sto con Fedez", Zingaretti: "La legge Zan va approvata", Salvini: "Invito Fedez a prendere un caffè insieme"
02.05.2021 13:10 di Napoli Magazine

"Sulla censura al concertone del primo maggio esigiamo subito chiarimenti e scuse da parte della RAI. Voglio ringraziare sinceramente Fedez perché il fatto che una persona come lui parli di questi temi, con la forza e con la visibilità che ha, rompe il tabù creato sul Ddl ZAN. Condivido in pieno le parole di Fedez e sono disponibile a parlare con la Lega. Ma non trova argomenti di merito e fa ostruzionismo, è gravissimo. Per colpa di Salvinimi abbiamo passato 20 giorni a parlare solo di calendarizzazione del DDL Zan. Noi andremo avanti", ha scritto su Twitter Enrico Letta, segretario Pd.

 

 

 

 

 

Solidarietà a Fedez arriva anche dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che scrive su Facebook: "Conosco Fedez da tempo, oltre ad essere un cantante di grande talento è una persona che in tutto quello che fa ci mette sempre il cuore. Ogni artista deve avere la possibilità di esibirsi liberamente, esprimendo le proprie idee e mostrando la propria arte. La musica è qualcosa di profondo che molto spesso ci permette di capire e affrontare problematiche legate alle persone e alla nostra società. La musica è libertà, trasmette emozioni e ci aiuta a comprendere, analizzare, maturare. Penso che il rispetto sia la cosa più importante e stia alla base di tutto, significa saper accettare le critiche e le idee diverse dalle nostre. E un Paese democratico non può accettare alcuna forma di censura".

 

 

 

"Io sto con Fedez. Nessuna censura", scrive su Facebook l'ex premier Giuseppe Conte in sostegno del rapper.

 

 

 

Con il rapper si schiera anche l'ex leader del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "Fedez ha citato frasi ed espressioni di alcuni politici della Lega. Forse ora se ne vergognano, ma certo la soluzione non può essere la censura di un artista.  Ricordiamoci che ci sono esseri umani picchiati e offesi solo per quello che sono.  Dovrebbe essere naturale approvare una legge che li tuteli. Questa è la legge Zan e va approvata".

 

 

 

 

Il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva invece già replicato a Fedez su Facebook poco dopo il concerto: "Adoro la Libertà. Adoro la musica, l'arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. E' già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. E' già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti".

 

 

 

 

 

 

Successivamente, su Twitter, il leader della Lega ha scritto: "Fedez e Rai 3, polemica tutta interna alla sinistra. Artista di sinistra, 'censori' di sinistra. Viva la musica e la libertà. Aspettiamo che qualcuno paghi e si dimetta. P.s. L'interlocutrice Rai registrata da Fedez era portavoce di Veltroni, sindaco Pd di Roma".

 

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FEDEZ - Letta: "Dalla Rai ci aspettiamo scuse e chiarimenti", Di Maio: "In democrazia niente censure", Conte: "Io sto con Fedez", Zingaretti: "La legge Zan va approvata", Salvini: "Invito Fedez a prendere un caffè insieme"

di Napoli Magazine

02/05/2024 - 13:10

"Sulla censura al concertone del primo maggio esigiamo subito chiarimenti e scuse da parte della RAI. Voglio ringraziare sinceramente Fedez perché il fatto che una persona come lui parli di questi temi, con la forza e con la visibilità che ha, rompe il tabù creato sul Ddl ZAN. Condivido in pieno le parole di Fedez e sono disponibile a parlare con la Lega. Ma non trova argomenti di merito e fa ostruzionismo, è gravissimo. Per colpa di Salvinimi abbiamo passato 20 giorni a parlare solo di calendarizzazione del DDL Zan. Noi andremo avanti", ha scritto su Twitter Enrico Letta, segretario Pd.

 

 

 

 

 

Solidarietà a Fedez arriva anche dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che scrive su Facebook: "Conosco Fedez da tempo, oltre ad essere un cantante di grande talento è una persona che in tutto quello che fa ci mette sempre il cuore. Ogni artista deve avere la possibilità di esibirsi liberamente, esprimendo le proprie idee e mostrando la propria arte. La musica è qualcosa di profondo che molto spesso ci permette di capire e affrontare problematiche legate alle persone e alla nostra società. La musica è libertà, trasmette emozioni e ci aiuta a comprendere, analizzare, maturare. Penso che il rispetto sia la cosa più importante e stia alla base di tutto, significa saper accettare le critiche e le idee diverse dalle nostre. E un Paese democratico non può accettare alcuna forma di censura".

 

 

 

"Io sto con Fedez. Nessuna censura", scrive su Facebook l'ex premier Giuseppe Conte in sostegno del rapper.

 

 

 

Con il rapper si schiera anche l'ex leader del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "Fedez ha citato frasi ed espressioni di alcuni politici della Lega. Forse ora se ne vergognano, ma certo la soluzione non può essere la censura di un artista.  Ricordiamoci che ci sono esseri umani picchiati e offesi solo per quello che sono.  Dovrebbe essere naturale approvare una legge che li tuteli. Questa è la legge Zan e va approvata".

 

 

 

 

Il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva invece già replicato a Fedez su Facebook poco dopo il concerto: "Adoro la Libertà. Adoro la musica, l'arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. E' già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. E' già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti".

 

 

 

 

 

 

Successivamente, su Twitter, il leader della Lega ha scritto: "Fedez e Rai 3, polemica tutta interna alla sinistra. Artista di sinistra, 'censori' di sinistra. Viva la musica e la libertà. Aspettiamo che qualcuno paghi e si dimetta. P.s. L'interlocutrice Rai registrata da Fedez era portavoce di Veltroni, sindaco Pd di Roma".