Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Nella fase 1 i Sindaci sono stati molti responsabili ed hanno delegato potere nelle mani del Governo centrale. Adesso daremo un ultimatum al Governo in cui chiederemo un decreto, entro 15 giorni, in cui si riaffideranno i poteri e le risorse alle Regioni e ai Sindaci. Bisogna dare alle città le risorse per poter ripartire. Noi stiamo lavorando perché sappiamo che non è in gioco solo la nostra libertà ma la vita e la sopravvivenza della nostra città. C’è il rischio di default e bisogna ripartire al più presto. Io vorrei ricordare che quando sono diventato Sindaco nel 2011, Napoli non aveva un solo turista, mentre ad oggi Napoli è una delle prime città in Italia per turismo. Questa estate vorremmo mettere una piattaforma in legno sugli scogli del lungomare di Napoli. Anche una grande piattaforma, zattera, in mezzo al mare, sulle quali prendere il sole o fare musica. Le idee non ci mancano. Lavoriamo per il riscatto dei napoletani. Io sono onorato di fare il Sindaco di Napoli. È per me un'emozione. Come si amministra una città senza soldi? Questa domanda la rimbalzo a tutti i nostri concittadini. Negli anni scorsi abbiamo fritto il pesce con l’acqua. Adesso viviamo un momento drammatico e lo dico che è un miracolo laico che ancora riusciamo a garantire alcuni servizi. Provo amarezza per un Governo italiano che ha abbandonato gli enti locali del sud, che sono quelli più in difficoltà, tra i quali il Comune di Napoli, che è stato depredato delle sue risorse dopo il terremoto ed ha un debito pubblico ingiusto che i napoletani non hanno mai contratto. In questi periodi ho visto alcune azioni che non ho condiviso. Chiudere un panettiere per 5 giorni perché ha fatto il casatiello o magari si vede un’immagine che non ci piace dopo 3 mesi di chiusura e si pensa subito a bacchettare. Si pensa che i responsabili di tutto siano i cittadini. Il cittadino pericoloso, untore. Si pensa sempre che ci si debba difendere dagli altri. Se noi chiudiamo, le persone scompaiono? I ragazzi diventano invisibili? Se chiudiamo la strada, le persone non andranno altrove? Io faccio il contrario. Dobbiamo aprire all’esterno tutto quello che c’è da aprire, h24. Questo rende tutti più sicuro dal punto di vista sanitario. Dobbiamo utilizzare tutti gli spazi. Entro venerdì prossimo adotteremo due delibere e due ordinanze. L’ordinanza che chiude le attività alle 23 è ingiusta e non garantisce le attività economiche che lavorano durante l’orario notturno. I ragazzi stanno comunque per strada e potrebbero essere comunque oggetto di attività criminali. Bisogna aprire tutto con distanziamento, mascherine e senso si responsabilità. Dobbiamo riaprire tutto. Questa logica punitiva nei confronti degli imprenditori non l’accetto. Noi questa estate saremo a Napoli. Facciamo un villaggio vacanze a Napoli. Possiamo mai chiudere tutto o tornare a casa alle 23:00 perché è tutto chiuso? Ho cercato tante volte il dialogo istituzionale con De Luca e negli ultimi anni non ha mai deciso di incontrare il Sindaco del capoluogo della Regione che rappresenta. In questo momento drammatico ho ritenuto opportuno utilizzare il buon senso e l’ho chiamato ancora. In questo fine settimana ci incontreremo. Vorrei capire se il dialogo diretto tra il Sindaco di Napoli e il Presidente della Regione Campania possa portare a soluzioni favorevoli per tutti. Movida? La medicina non può essere chiudere i locali alle 23 perché concentri le persone in un luogo in una determinata fascia oraria e dopo si sposteranno in altro luogo o andranno nelle case, con un aumento del rischio di contagi. Mettiamo in campo, in questo modo, una propaganda di danno per la città. Il 90% dei napoletani sono stati ligi perché abbiamo la testa sul collo e questa gente adesso vorrebbe ripartire. Non mi fa per nulla piacere sentire che una persona che si vuole fare un aperitivo sua un alcolizzato o chi vorrebbe aprire dopo le 23 è un farabutto. Noi vogliamo fare una politica che dà diritti, comunità, opportunità, visione. Venerdì ci saranno delle ordinanze senza precedenti che incideranno sulla mobilità della città, sulla fruizione gratuita degli spazi, sull’occupazione degli spazi pubblici. Se non lavoriamo, il territorio se lo prende la criminalità".
di Napoli Magazine
22/05/2020 - 17:04
Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Nella fase 1 i Sindaci sono stati molti responsabili ed hanno delegato potere nelle mani del Governo centrale. Adesso daremo un ultimatum al Governo in cui chiederemo un decreto, entro 15 giorni, in cui si riaffideranno i poteri e le risorse alle Regioni e ai Sindaci. Bisogna dare alle città le risorse per poter ripartire. Noi stiamo lavorando perché sappiamo che non è in gioco solo la nostra libertà ma la vita e la sopravvivenza della nostra città. C’è il rischio di default e bisogna ripartire al più presto. Io vorrei ricordare che quando sono diventato Sindaco nel 2011, Napoli non aveva un solo turista, mentre ad oggi Napoli è una delle prime città in Italia per turismo. Questa estate vorremmo mettere una piattaforma in legno sugli scogli del lungomare di Napoli. Anche una grande piattaforma, zattera, in mezzo al mare, sulle quali prendere il sole o fare musica. Le idee non ci mancano. Lavoriamo per il riscatto dei napoletani. Io sono onorato di fare il Sindaco di Napoli. È per me un'emozione. Come si amministra una città senza soldi? Questa domanda la rimbalzo a tutti i nostri concittadini. Negli anni scorsi abbiamo fritto il pesce con l’acqua. Adesso viviamo un momento drammatico e lo dico che è un miracolo laico che ancora riusciamo a garantire alcuni servizi. Provo amarezza per un Governo italiano che ha abbandonato gli enti locali del sud, che sono quelli più in difficoltà, tra i quali il Comune di Napoli, che è stato depredato delle sue risorse dopo il terremoto ed ha un debito pubblico ingiusto che i napoletani non hanno mai contratto. In questi periodi ho visto alcune azioni che non ho condiviso. Chiudere un panettiere per 5 giorni perché ha fatto il casatiello o magari si vede un’immagine che non ci piace dopo 3 mesi di chiusura e si pensa subito a bacchettare. Si pensa che i responsabili di tutto siano i cittadini. Il cittadino pericoloso, untore. Si pensa sempre che ci si debba difendere dagli altri. Se noi chiudiamo, le persone scompaiono? I ragazzi diventano invisibili? Se chiudiamo la strada, le persone non andranno altrove? Io faccio il contrario. Dobbiamo aprire all’esterno tutto quello che c’è da aprire, h24. Questo rende tutti più sicuro dal punto di vista sanitario. Dobbiamo utilizzare tutti gli spazi. Entro venerdì prossimo adotteremo due delibere e due ordinanze. L’ordinanza che chiude le attività alle 23 è ingiusta e non garantisce le attività economiche che lavorano durante l’orario notturno. I ragazzi stanno comunque per strada e potrebbero essere comunque oggetto di attività criminali. Bisogna aprire tutto con distanziamento, mascherine e senso si responsabilità. Dobbiamo riaprire tutto. Questa logica punitiva nei confronti degli imprenditori non l’accetto. Noi questa estate saremo a Napoli. Facciamo un villaggio vacanze a Napoli. Possiamo mai chiudere tutto o tornare a casa alle 23:00 perché è tutto chiuso? Ho cercato tante volte il dialogo istituzionale con De Luca e negli ultimi anni non ha mai deciso di incontrare il Sindaco del capoluogo della Regione che rappresenta. In questo momento drammatico ho ritenuto opportuno utilizzare il buon senso e l’ho chiamato ancora. In questo fine settimana ci incontreremo. Vorrei capire se il dialogo diretto tra il Sindaco di Napoli e il Presidente della Regione Campania possa portare a soluzioni favorevoli per tutti. Movida? La medicina non può essere chiudere i locali alle 23 perché concentri le persone in un luogo in una determinata fascia oraria e dopo si sposteranno in altro luogo o andranno nelle case, con un aumento del rischio di contagi. Mettiamo in campo, in questo modo, una propaganda di danno per la città. Il 90% dei napoletani sono stati ligi perché abbiamo la testa sul collo e questa gente adesso vorrebbe ripartire. Non mi fa per nulla piacere sentire che una persona che si vuole fare un aperitivo sua un alcolizzato o chi vorrebbe aprire dopo le 23 è un farabutto. Noi vogliamo fare una politica che dà diritti, comunità, opportunità, visione. Venerdì ci saranno delle ordinanze senza precedenti che incideranno sulla mobilità della città, sulla fruizione gratuita degli spazi, sull’occupazione degli spazi pubblici. Se non lavoriamo, il territorio se lo prende la criminalità".