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Attualita': Como, omicidio della donna del lago, arrestato il marito
06.04.2012 04:47 di Napoli Magazine Fonte: Corriere della Sera
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COMO - È stato risolto il giallo della donna trovata morta nelle acque del lago di Como. Domenica il cadavere è stato identificato e poche ore dopo, in tarda serata, è stato arrestato il marito di Beatrice Sulmoni, 36enne svizzera di Castel San Pietro, vicino a Mendrisio nel Canton Ticino. L'uomo, che ora è rinchiuso nel carcere di Lugano, ha già fatto le prime generiche ammissioni: si chiama Marco Siciliano, ha 32 anni, è fisioterapista e studia a Chiasso. Oggi sarà interrogato dal magistrato, ma la polizia non ha dubbi sulle sue responsabilità. «L'inchiesta ha potuto stabilire che l'autore del delitto è il marito - si legge in una nota pubblicata sul sito della polizia cantonale -. Ora bisognerà stabilire le modalità dell'efferato delitto». Beatrice Sulmoni lavorava come collaboratrice domestica ed era cognata del sindaco di Castel San Pietro.



SMS AI PARENTI DELLA DONNA - Dopo il delitto, il 32enne avrebbe inviato degli sms dal cellulare della moglie ai parenti di lei, invitandoli a non cercarla più. Prima di essere arrestato, domenica mattina, era stato sentito come testimone dalla polizia cantonale. Dopo che gli investigatori, grazie al confronto di radiografie dentali, hanno avuto la certezza dell'identificazione della vittima, hanno perquisito l'abitazione dei coniugi. Quindi il fermo dell'uomo, che in tarda serata ha fatto le prime ammissioni. Oggi dall'interrogatorio dovrebbero emergere nuovi dettagli, in particolare sulle modalità con cui ha commesso il delitto e si è poi sbarazzato del cadavere. Inoltre bisogna capire che cosa ha portato l'uomo a uccidere la moglie. La 36enne era scomparsa da casa il 25 marzo: il cadavere è stato trovato tre giorni fa al largo di Laglio, vicino alla villa di George Clooney.



I DUE TATUAGGI - Decisiva è stata la collaborazione tra i carabinieri di Como e la polizia del Canton Ticino, oltre naturalmente alla labile traccia trovata sul corpo senza vita restituito dal lago: due tatuaggi, uno sul seno e uno sulla spalla, che riproducevano l'uno un Cupido e l'altro un sole. Ulteriori conferme sull'identità sono poi arrivate dall'analisi dell'arcata dentaria della donna e infine dal riconoscimento del cadavere da parte del fratello. Ancora da stabilire il luogo in cui è stato commesso materialmente l'omicidio, anche se appare improbabile che il responsabile possa aver corso il rischio di passare il confine italo svizzero con un cadavere nella macchina; in un primo momento era stato ipotizzato che la donna fosse stata gettata nel lago qualche chilometro a nord di Laglio e che la corrente, molto forte la notte precedente il macabro ritrovamento, l'avesse sospinto verso Como. Il cadavere della giovane donna è stato trovato con la gola squarciate e la testa quasi decapitata ma la morte sarebbe stata provocata da una frattura cranica: l'assassino deve averla colpita alla testa con una pietra o un bastone per poi infierire sul cadavere. La procura di Como ha dato incarico a un perito di eseguire l'autopsia.



 


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Attualita': Como, omicidio della donna del lago, arrestato il marito

di Napoli Magazine

06/04/2012 - 04:47


COMO - È stato risolto il giallo della donna trovata morta nelle acque del lago di Como. Domenica il cadavere è stato identificato e poche ore dopo, in tarda serata, è stato arrestato il marito di Beatrice Sulmoni, 36enne svizzera di Castel San Pietro, vicino a Mendrisio nel Canton Ticino. L'uomo, che ora è rinchiuso nel carcere di Lugano, ha già fatto le prime generiche ammissioni: si chiama Marco Siciliano, ha 32 anni, è fisioterapista e studia a Chiasso. Oggi sarà interrogato dal magistrato, ma la polizia non ha dubbi sulle sue responsabilità. «L'inchiesta ha potuto stabilire che l'autore del delitto è il marito - si legge in una nota pubblicata sul sito della polizia cantonale -. Ora bisognerà stabilire le modalità dell'efferato delitto». Beatrice Sulmoni lavorava come collaboratrice domestica ed era cognata del sindaco di Castel San Pietro.



SMS AI PARENTI DELLA DONNA - Dopo il delitto, il 32enne avrebbe inviato degli sms dal cellulare della moglie ai parenti di lei, invitandoli a non cercarla più. Prima di essere arrestato, domenica mattina, era stato sentito come testimone dalla polizia cantonale. Dopo che gli investigatori, grazie al confronto di radiografie dentali, hanno avuto la certezza dell'identificazione della vittima, hanno perquisito l'abitazione dei coniugi. Quindi il fermo dell'uomo, che in tarda serata ha fatto le prime ammissioni. Oggi dall'interrogatorio dovrebbero emergere nuovi dettagli, in particolare sulle modalità con cui ha commesso il delitto e si è poi sbarazzato del cadavere. Inoltre bisogna capire che cosa ha portato l'uomo a uccidere la moglie. La 36enne era scomparsa da casa il 25 marzo: il cadavere è stato trovato tre giorni fa al largo di Laglio, vicino alla villa di George Clooney.



I DUE TATUAGGI - Decisiva è stata la collaborazione tra i carabinieri di Como e la polizia del Canton Ticino, oltre naturalmente alla labile traccia trovata sul corpo senza vita restituito dal lago: due tatuaggi, uno sul seno e uno sulla spalla, che riproducevano l'uno un Cupido e l'altro un sole. Ulteriori conferme sull'identità sono poi arrivate dall'analisi dell'arcata dentaria della donna e infine dal riconoscimento del cadavere da parte del fratello. Ancora da stabilire il luogo in cui è stato commesso materialmente l'omicidio, anche se appare improbabile che il responsabile possa aver corso il rischio di passare il confine italo svizzero con un cadavere nella macchina; in un primo momento era stato ipotizzato che la donna fosse stata gettata nel lago qualche chilometro a nord di Laglio e che la corrente, molto forte la notte precedente il macabro ritrovamento, l'avesse sospinto verso Como. Il cadavere della giovane donna è stato trovato con la gola squarciate e la testa quasi decapitata ma la morte sarebbe stata provocata da una frattura cranica: l'assassino deve averla colpita alla testa con una pietra o un bastone per poi infierire sul cadavere. La procura di Como ha dato incarico a un perito di eseguire l'autopsia.



 


Fonte: Corriere della Sera