L'assessora allo sport e alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante e tutta l'amministrazione comunale condannano fermamente gli atti compiuti durante una partita della squadra U17 femminile "Napoli Women", nel corso della quale alcune atlete sono state destinatarie di insulti sessisti e violenti, da parte dei componenti della squadra avversaria, composta da ragazzi minori di 14 anni. Agli insulti della partita, è seguita la diffusione sui social di contenuti offensivi da parte degli stessi ragazzi e da contatti privati con nuove molestie.
"Comportamenti gravi e inaccettabili, che nulla hanno a che fare con lo sport e che colpiscono ragazze minorenni impegnate nello sport ogni giorno, con passione ed impegno " - così Emanuela Ferrante - L'episodio appare tanto più grave, in quanto proveniente da ragazzi minorenni che dimostrano, con simili comportamenti ed in modo eclatante, come la diseducazione al rispetto dell'altro e l'adozione di comportamenti offensivi, maschilisti, discriminatori e violenti, nasca sin da giovanissimi e trovi radici in una società arretrata e perdente che, solo con un cambiamento di approccio radicale e con interventi multilaterali e trasversali sulla violenza di genere, può sperare di cambiare. Condanniamo fermamente quanto accaduto e ribadiamo che nessuna giovane atleta deve sentirsi discriminata o umiliata per il semplice fatto di essere donna! Questo non è lo sport in cui crediamo e per il quale lavoriamo".
di Napoli Magazine
11/12/2025 - 10:34
L'assessora allo sport e alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante e tutta l'amministrazione comunale condannano fermamente gli atti compiuti durante una partita della squadra U17 femminile "Napoli Women", nel corso della quale alcune atlete sono state destinatarie di insulti sessisti e violenti, da parte dei componenti della squadra avversaria, composta da ragazzi minori di 14 anni. Agli insulti della partita, è seguita la diffusione sui social di contenuti offensivi da parte degli stessi ragazzi e da contatti privati con nuove molestie.
"Comportamenti gravi e inaccettabili, che nulla hanno a che fare con lo sport e che colpiscono ragazze minorenni impegnate nello sport ogni giorno, con passione ed impegno " - così Emanuela Ferrante - L'episodio appare tanto più grave, in quanto proveniente da ragazzi minorenni che dimostrano, con simili comportamenti ed in modo eclatante, come la diseducazione al rispetto dell'altro e l'adozione di comportamenti offensivi, maschilisti, discriminatori e violenti, nasca sin da giovanissimi e trovi radici in una società arretrata e perdente che, solo con un cambiamento di approccio radicale e con interventi multilaterali e trasversali sulla violenza di genere, può sperare di cambiare. Condanniamo fermamente quanto accaduto e ribadiamo che nessuna giovane atleta deve sentirsi discriminata o umiliata per il semplice fatto di essere donna! Questo non è lo sport in cui crediamo e per il quale lavoriamo".