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CONFAPI - Marrone: "Zes, ora più investimenti strategici, la Campania può diventare modello di riferimento"
15.12.2025 15:08 di Napoli Magazine
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«La ZES Unica 2025 rappresenta un’evoluzione importante delle politiche di incentivo agli investimenti nel Mezzogiorno e i dati mostrano come la Campania abbia saputo coglierne le opportunità in modo particolarmente efficace. Il quadro che emerge è complessivamente positivo e offre spunti utili per rafforzare ulteriormente lo strumento». A dirlo è Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli e responsabile nazionale Zes di Confapi. «Il passaggio dalle ZES regionali a un’unica ZES nazionale introduce maggiore omogeneità e trasparenza. La competizione implicita tra territori non va letta come un fattore penalizzante, ma come un incentivo a migliorare la qualità dei progetti», aggiunge. «La Campania si conferma regione trainante perché dispone di imprese pronte a investire e di una filiera di consulenza in grado di accompagnarle nella progettazione finanziaria». Per questo, spiega ancora Marrone, «la riduzione del credito effettivo tramite il coefficiente di riparto non ha frenato gli investimenti, segno che la misura è percepita come affidabile e strutturale». «La composizione degli investimenti», sottolinea, «segnala un cambio di passo verso una maggiore industrializzazione. L’aumento del peso di macchinari e attrezzature rispetto agli immobili indica una ZES sempre più orientata alla produttività e all’innovazione. In Campania il rapporto tra credito richiesto e investimenti», continua Marrone, «è equilibrato e coerente con le intensità massime, a conferma di un utilizzo consapevole dello strumento e di una crescente maturità del sistema imprenditoriale». Ed ecco la proposta del presidente Confapi Napoli. «Per consolidare questi risultati, la ZES Unica potrebbe evolvere introducendo meccanismi di valorizzazione positiva degli investimenti più strategici. Una premialità mirata per progetti ad alto contenuto tecnologico, sostenibilità ambientale e occupazione qualificata rafforzerebbe l’impatto economico complessivo. In questo scenario», conclude, «la Campania non solo resta protagonista, ma può diventare un modello di riferimento per una ZES sempre più orientata allo sviluppo reale e duraturo».

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CONFAPI - Marrone: "Zes, ora più investimenti strategici, la Campania può diventare modello di riferimento"

di Napoli Magazine

15/12/2025 - 15:08

«La ZES Unica 2025 rappresenta un’evoluzione importante delle politiche di incentivo agli investimenti nel Mezzogiorno e i dati mostrano come la Campania abbia saputo coglierne le opportunità in modo particolarmente efficace. Il quadro che emerge è complessivamente positivo e offre spunti utili per rafforzare ulteriormente lo strumento». A dirlo è Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli e responsabile nazionale Zes di Confapi. «Il passaggio dalle ZES regionali a un’unica ZES nazionale introduce maggiore omogeneità e trasparenza. La competizione implicita tra territori non va letta come un fattore penalizzante, ma come un incentivo a migliorare la qualità dei progetti», aggiunge. «La Campania si conferma regione trainante perché dispone di imprese pronte a investire e di una filiera di consulenza in grado di accompagnarle nella progettazione finanziaria». Per questo, spiega ancora Marrone, «la riduzione del credito effettivo tramite il coefficiente di riparto non ha frenato gli investimenti, segno che la misura è percepita come affidabile e strutturale». «La composizione degli investimenti», sottolinea, «segnala un cambio di passo verso una maggiore industrializzazione. L’aumento del peso di macchinari e attrezzature rispetto agli immobili indica una ZES sempre più orientata alla produttività e all’innovazione. In Campania il rapporto tra credito richiesto e investimenti», continua Marrone, «è equilibrato e coerente con le intensità massime, a conferma di un utilizzo consapevole dello strumento e di una crescente maturità del sistema imprenditoriale». Ed ecco la proposta del presidente Confapi Napoli. «Per consolidare questi risultati, la ZES Unica potrebbe evolvere introducendo meccanismi di valorizzazione positiva degli investimenti più strategici. Una premialità mirata per progetti ad alto contenuto tecnologico, sostenibilità ambientale e occupazione qualificata rafforzerebbe l’impatto economico complessivo. In questo scenario», conclude, «la Campania non solo resta protagonista, ma può diventare un modello di riferimento per una ZES sempre più orientata allo sviluppo reale e duraturo».