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COVID - Galli: "I numeri vanno dati, non c'è niente da nascondere"
13.01.2022 14:11 di Napoli Magazine

L'infettivologo Massimo Galli ha affermato a "Zona Bianca" su Rete 4: "Basta bollettino quotidiano dei contagi? Non c'è niente da nascondere e credo che la maggior parte degli infettivologi siano d'accordo con me. I numeri possono essere per certi versi parziali, per altri criticabili, ma cambiar marcia proprio adesso non serve a niente, servirebbe solo a dare agli italiani l'impressione che si voglia loro nascondere qualcosa. I numeri servono anche per l'organizzazione dei reparti, perché se entri in ospedale per altre cause e poi ti trovano positivo, devi essere gestito come tale e i numeri servono proprio all'organizzazione delle strutture e dei reparti. Vaccino specifico a marzo per la variante Omicron? E' ottima cosa, ma tra il dire e il fare, per produrne in quantità tali da poterlo distribuire ovunque sia richiesto, ci può intercorrere più tempo che da qui a marzo, quindi vorrei che nessuno venisse preso in giro con l'idea di avere a marzo il vaccino. Mi auguro di sì, lo trovo probabile, nel frattempo usare quel che si ha. Io curato con gli anticorpi monoclonali? Da protocollo potevo essere trattato con i monoclonali, mi date atto del fatto che forse le cose le conosco e le persone a cui rivolgermi anche, mi spiace per le persone che non hanno qualcuno a cui rivolgersi davvero in questi casi perchè ci sono notevoli buchi da parte dell'organizzazione sanitaria da questo punto di vista. Ci sono persone nell'ambito medico che rivendicano di dover fare ogni genere di cura domiciliare che non serve. Passati massimo 7 giorni dalla comparsa dei sintomi o dalla diagnosi, usare questi monoclonali che servono a ridurre il rischio di progressione e nient'altro nelle persone a rischio di progressione della malattia, usare questi monoclonali dopo qualche giorno non serve a nulla. Questo mestiere lo faccio da 40 anni, fosse stato per me non me li sarei fatti questi monoclonali, i miei colleghi hanno insisitito, avevano ragione loro dal punto di vista dei parametri. Vanno tutti trattati allo stesso modo senza nè discfirminazioni nè favoritismi".

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COVID - Galli: "I numeri vanno dati, non c'è niente da nascondere"

di Napoli Magazine

13/01/2024 - 14:11

L'infettivologo Massimo Galli ha affermato a "Zona Bianca" su Rete 4: "Basta bollettino quotidiano dei contagi? Non c'è niente da nascondere e credo che la maggior parte degli infettivologi siano d'accordo con me. I numeri possono essere per certi versi parziali, per altri criticabili, ma cambiar marcia proprio adesso non serve a niente, servirebbe solo a dare agli italiani l'impressione che si voglia loro nascondere qualcosa. I numeri servono anche per l'organizzazione dei reparti, perché se entri in ospedale per altre cause e poi ti trovano positivo, devi essere gestito come tale e i numeri servono proprio all'organizzazione delle strutture e dei reparti. Vaccino specifico a marzo per la variante Omicron? E' ottima cosa, ma tra il dire e il fare, per produrne in quantità tali da poterlo distribuire ovunque sia richiesto, ci può intercorrere più tempo che da qui a marzo, quindi vorrei che nessuno venisse preso in giro con l'idea di avere a marzo il vaccino. Mi auguro di sì, lo trovo probabile, nel frattempo usare quel che si ha. Io curato con gli anticorpi monoclonali? Da protocollo potevo essere trattato con i monoclonali, mi date atto del fatto che forse le cose le conosco e le persone a cui rivolgermi anche, mi spiace per le persone che non hanno qualcuno a cui rivolgersi davvero in questi casi perchè ci sono notevoli buchi da parte dell'organizzazione sanitaria da questo punto di vista. Ci sono persone nell'ambito medico che rivendicano di dover fare ogni genere di cura domiciliare che non serve. Passati massimo 7 giorni dalla comparsa dei sintomi o dalla diagnosi, usare questi monoclonali che servono a ridurre il rischio di progressione e nient'altro nelle persone a rischio di progressione della malattia, usare questi monoclonali dopo qualche giorno non serve a nulla. Questo mestiere lo faccio da 40 anni, fosse stato per me non me li sarei fatti questi monoclonali, i miei colleghi hanno insisitito, avevano ragione loro dal punto di vista dei parametri. Vanno tutti trattati allo stesso modo senza nè discfirminazioni nè favoritismi".