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DALLA RUSSIA - Il Cremlino: "Il cessate il fuoco solo dopo il ritiro ucraino dal Donbass"
12.12.2025 13:25 di Napoli Magazine
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Continuano i negoziati per tentare di arrivare a una tregua nel conflitto in Ucraina. Nel braccio di ferro tra Mosca e Kiev il nodo resta il Donbass conteso. Gli Usa spingono perché Zelensky lo ceda, il presidente ucraino sostiene che saranno i cittadini ucraini ad esprimersi con un referendum. Mosca non cede e ribadisce che non si fida del piano di pace abbozzato da Zelensky con i Paesi cosiddetti volenterosi dell'Ue e la mediazione di Trump. Secondo il Cremlino in Ucraina ci potrà essere un cessate il fuoco "solo dopo il ritiro delle truppe ucraine" dal Donbass, è quanto ha affermato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, confermando che "questo è uno dei requisiti che gli americani impongono" a Kiev. "Prima o poi, se non attraverso negoziati, allora con la forza, questo territorio passerà sotto il pieno controllo della Federazione Russa", ha detto Ushakov in un'intervista a Kommersant, ripresa dall'agenzia Interfax. Tutto il Donbass "appartiene alla Russia, secondo la Costituzione", ha ribadito Yuri Ushakov rispondendo così alla proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di tenere un referendum sul destino del territorio. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

L'obiettivo che si prefigge Volodymyr Zelensky con i colloqui in Europa, previsti nel fine settimana e all'inizio della prossima, è fare inserire nel piano americano di pace "proposte inaccettabili" per la Russia

"Non credo che saremo completamente soddisfatti" dal nuovo piano per la fine della guerra dopo le consultazioni tra Usa, Ucraina ed Europa sottolineato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov citato dalle agenzie russe Tass e Interfax. "Non abbiamo visto alcuna versione modificata dei piani americani. Quando la vedremo, potremmo non gradire molte cose", ha detto. "Prima o poi, i contatti attivi con gli americani riprenderanno, perché ciò che gli americani stanno attualmente coordinando con europei e ucraini deve prima o poi esserci mostrato, il che naturalmente provocherà la nostra risposta appropriata", ha spiegato.

Intanto, dal fronte ucraino, l'ufficio del presidente Zelensky definisce "errate" le interpretazioni di Le Monde secondo cui Kiev sarebbe disposta ad accettare la creazione di una cosiddetta "zona cuscinetto" nel Donbass. "Se l'Ucraina sia d'accordo o meno può essere deciso solo al più alto livello politico o dal popolo ucraino", ha detto Dmitry Lytvyn, consigliere del presidente ucraino, riferendosi ad alcune analisi del consigliere Mykhailo Podolyak riportate da Le Monde. Podolyak, ha aggiunto Lytvyn, ha parlato non del consenso di Kiev, ma del fatto che in teoria si potrebbero discutere vari modelli di sicurezza, ma tutto dipende dai dettagli.

Gli Stati Uniti sarebbero disposti a contribuire nell'assistenza all'Ucraina come parte di un accordo di sicurezza per porre fine alla guerra con la Russia, ha detto Donald Trump. "Aiuteremmo con la sicurezza perché è un fattore necessario" per una soluzione, ha messo in evidenza il presidente Usa.

"C'è un incontro sabato, vedremo se ci parteciperemo. Parteciperemo se pensiamo che si siano buone chance" di un accordo. "Non siamo coinvolti nella guerra, ma siamo coinvolti nelle trattative".

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DALLA RUSSIA - Il Cremlino: "Il cessate il fuoco solo dopo il ritiro ucraino dal Donbass"

di Napoli Magazine

12/12/2025 - 13:25

Continuano i negoziati per tentare di arrivare a una tregua nel conflitto in Ucraina. Nel braccio di ferro tra Mosca e Kiev il nodo resta il Donbass conteso. Gli Usa spingono perché Zelensky lo ceda, il presidente ucraino sostiene che saranno i cittadini ucraini ad esprimersi con un referendum. Mosca non cede e ribadisce che non si fida del piano di pace abbozzato da Zelensky con i Paesi cosiddetti volenterosi dell'Ue e la mediazione di Trump. Secondo il Cremlino in Ucraina ci potrà essere un cessate il fuoco "solo dopo il ritiro delle truppe ucraine" dal Donbass, è quanto ha affermato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, confermando che "questo è uno dei requisiti che gli americani impongono" a Kiev. "Prima o poi, se non attraverso negoziati, allora con la forza, questo territorio passerà sotto il pieno controllo della Federazione Russa", ha detto Ushakov in un'intervista a Kommersant, ripresa dall'agenzia Interfax. Tutto il Donbass "appartiene alla Russia, secondo la Costituzione", ha ribadito Yuri Ushakov rispondendo così alla proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di tenere un referendum sul destino del territorio. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

L'obiettivo che si prefigge Volodymyr Zelensky con i colloqui in Europa, previsti nel fine settimana e all'inizio della prossima, è fare inserire nel piano americano di pace "proposte inaccettabili" per la Russia

"Non credo che saremo completamente soddisfatti" dal nuovo piano per la fine della guerra dopo le consultazioni tra Usa, Ucraina ed Europa sottolineato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov citato dalle agenzie russe Tass e Interfax. "Non abbiamo visto alcuna versione modificata dei piani americani. Quando la vedremo, potremmo non gradire molte cose", ha detto. "Prima o poi, i contatti attivi con gli americani riprenderanno, perché ciò che gli americani stanno attualmente coordinando con europei e ucraini deve prima o poi esserci mostrato, il che naturalmente provocherà la nostra risposta appropriata", ha spiegato.

Intanto, dal fronte ucraino, l'ufficio del presidente Zelensky definisce "errate" le interpretazioni di Le Monde secondo cui Kiev sarebbe disposta ad accettare la creazione di una cosiddetta "zona cuscinetto" nel Donbass. "Se l'Ucraina sia d'accordo o meno può essere deciso solo al più alto livello politico o dal popolo ucraino", ha detto Dmitry Lytvyn, consigliere del presidente ucraino, riferendosi ad alcune analisi del consigliere Mykhailo Podolyak riportate da Le Monde. Podolyak, ha aggiunto Lytvyn, ha parlato non del consenso di Kiev, ma del fatto che in teoria si potrebbero discutere vari modelli di sicurezza, ma tutto dipende dai dettagli.

Gli Stati Uniti sarebbero disposti a contribuire nell'assistenza all'Ucraina come parte di un accordo di sicurezza per porre fine alla guerra con la Russia, ha detto Donald Trump. "Aiuteremmo con la sicurezza perché è un fattore necessario" per una soluzione, ha messo in evidenza il presidente Usa.

"C'è un incontro sabato, vedremo se ci parteciperemo. Parteciperemo se pensiamo che si siano buone chance" di un accordo. "Non siamo coinvolti nella guerra, ma siamo coinvolti nelle trattative".