Si chiama Alessio Tucci ed ha 19 anni l'assassino reo confesso di Martina Carbonaro, la quattordicenne uccisa a Casoria. Il giovane, del luogo, farebbe il muratore. "L'ho uccisa perché mi aveva lasciato": avrebbe detto questo Alessio Tucci, nato nel luglio 2006, agli inquirenti. Martina Carbonaro, 14 anni, non voleva assolutamente riallacciare il rapporto interrotto ma avrebbe accettato lo stesso di incontrarsi con l'ex fidanzato nello stesso luogo dove solitamente si vedevano quando stavano insieme. Qui, al culmine di una lite, lui avrebbe colpito la ragazza con una pietra e l'ha uccisa. La confessione di Tucci, secondo quanto si è appreso, è giunta intorno alle 2.30. All'inizio il giovane era titubante e durante l'interrogatorio è caduto in diverse contraddizioni, anche con riferimento ai suoi spostamenti rispetto a quanto poi accertato dai carabinieri in base alla visione delle telecamere. Poi, davanti alle circostanziate contestazioni del pm è crollato e, piangendo, ha ammesso il delitto. Determinanti sono risultate anche le impronte sull'armadio all'interno del quale è stato trovato il corpo di Martina.
di Napoli Magazine
28/05/2025 - 16:51
Si chiama Alessio Tucci ed ha 19 anni l'assassino reo confesso di Martina Carbonaro, la quattordicenne uccisa a Casoria. Il giovane, del luogo, farebbe il muratore. "L'ho uccisa perché mi aveva lasciato": avrebbe detto questo Alessio Tucci, nato nel luglio 2006, agli inquirenti. Martina Carbonaro, 14 anni, non voleva assolutamente riallacciare il rapporto interrotto ma avrebbe accettato lo stesso di incontrarsi con l'ex fidanzato nello stesso luogo dove solitamente si vedevano quando stavano insieme. Qui, al culmine di una lite, lui avrebbe colpito la ragazza con una pietra e l'ha uccisa. La confessione di Tucci, secondo quanto si è appreso, è giunta intorno alle 2.30. All'inizio il giovane era titubante e durante l'interrogatorio è caduto in diverse contraddizioni, anche con riferimento ai suoi spostamenti rispetto a quanto poi accertato dai carabinieri in base alla visione delle telecamere. Poi, davanti alle circostanziate contestazioni del pm è crollato e, piangendo, ha ammesso il delitto. Determinanti sono risultate anche le impronte sull'armadio all'interno del quale è stato trovato il corpo di Martina.