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FOTO SHOW - Marina Militare: ritrovamento del relitto del peschereccio Nuova Iside, affondato a largo di Palermo il mese scorso
20.06.2020 11:01 di Napoli Magazine
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Ieri, 19 giugno 2020, il cacciamine Numana della Marina Militare ha individuato il relitto del peschereccio “Nuova Iside” grazie all’impiego sinergico di mezzi sofisticati della Marina Militare, con il supporto nelle ricerche della Guardia Costiera. Il relitto è stato ritrovato in un’area a circa 30 miglia a nord di Palermo, a quasi 1.400 metri di profondità, grazie all’impiego dei sensori della nave e di un veicolo filoguidato del Comando Subacquei e Incursori (COMSUBIN). La ricerca era iniziata lo scorso 30 maggio con l’impiego della fregata della Marina Militare Carabiniere che aveva individuato un’area di possibile presenza del relitto, dove il cacciamine Numana ha poi svolto ulteriori ricerche. La profondità del fondale, la presenza di forti correnti marine, l’incertezza della posizione dell’affondamento e le condizioni meteorologiche non ottimali, hanno reso la ricerca particolarmente difficile e complessa. La conferma dell’identità del relitto è stata ottenuta grazie ad alcune immagini del nome scritto sulla fiancata. Dette immagini ed il restante materiale ritrovato verranno ora messe a disposizione dell’autorità inquirente.

 

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FOTO SHOW - Marina Militare: ritrovamento del relitto del peschereccio Nuova Iside, affondato a largo di Palermo il mese scorso

di Napoli Magazine

20/06/2020 - 11:01

Ieri, 19 giugno 2020, il cacciamine Numana della Marina Militare ha individuato il relitto del peschereccio “Nuova Iside” grazie all’impiego sinergico di mezzi sofisticati della Marina Militare, con il supporto nelle ricerche della Guardia Costiera. Il relitto è stato ritrovato in un’area a circa 30 miglia a nord di Palermo, a quasi 1.400 metri di profondità, grazie all’impiego dei sensori della nave e di un veicolo filoguidato del Comando Subacquei e Incursori (COMSUBIN). La ricerca era iniziata lo scorso 30 maggio con l’impiego della fregata della Marina Militare Carabiniere che aveva individuato un’area di possibile presenza del relitto, dove il cacciamine Numana ha poi svolto ulteriori ricerche. La profondità del fondale, la presenza di forti correnti marine, l’incertezza della posizione dell’affondamento e le condizioni meteorologiche non ottimali, hanno reso la ricerca particolarmente difficile e complessa. La conferma dell’identità del relitto è stata ottenuta grazie ad alcune immagini del nome scritto sulla fiancata. Dette immagini ed il restante materiale ritrovato verranno ora messe a disposizione dell’autorità inquirente.